Il Dipartimento della Difesa americano ha rilasciato una immagine del Test Pilot dei Marines americani, il Maggiore Dylan “Bilbo” Nicholas, assegnato all’Air Test and Evaluation Squadron VX-23 “Salty Dogs”, al rientro da una missione d’addestramento notturna con un velivolo di quinta generazione stealth variante F-35B a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL) del F-35 Patuxent River Integrated Test Force (ITF) presso la Naval Air Station Patuxent River, lo scorso 27 gennaio 2021.
Questi voli di collaudo e addestramento sono parte integrante della preparazione dei piloti per il distaccamento del team di test dell’ITF sulla portaerei “Cavour” della Marina Militare in programma tra febbraio e marzo 2021. Durante i test di volo sulla portaerei, noti anche come prove in mare, i membri della Integrated Test Force con la capacità e l’esperienza dei piloti collaudatore raccoglieranno i dati che verificheranno la compatibilità tra l’aereo stealth F-35 e l’unità ammiraglia della flotta navale italiana, aggiungendo così un sistema d’arma chiave alla portaerei e aumentando la sua capacità di spedizione e di combattimento.
La Integrated Test Force oltre a certificare l’uso degli F-35 sulle unità navali della US Navy ha condotto i test e le certificazioni anche per la Royal Navy britannica che sta utilizzando i suoi F-35B dalla nuova portaerei HMS Queen Elizabeth II che a breve sarà impegnata nella sua prima crociera operativa con a bordo i velivoli inglesi e americani.
La nave ammiraglia della Marina Militare “Cavour” è partita a fine gennaio 2021 alla volta degli Stati Uniti per la Campagna Ready for Operations. Acquisirà la certificazione operativa che le permetterà di operare con l’F-35B destinato a sostituire l’attuale flotta degli AV-8BII+ Harrier.
Il Cavour negli Stati Uniti lavorerà insieme al Test Center dello US Marine Corps allo sviluppo dell’F-35B per stabilire i limiti del suo utilizzo a bordo della nave, tra lanci e recuperi e per svolgere le qualificazioni dei piloti dell’Aviazione Navale che sono già negli Stati Uniti per il corso di addestramento sull’F-35. Le previsioni della Marina Militare sono di ottenere la IOC della Cavour e del Gruppo Aerei Imbarcati nel 2024 con 8 aerei e circa 12 piloti addestrati e combat ready sull’F-35B.
Il CSM della Marina Militare la scorsa settimana aveva detto che la Marina Militare dovrà raggiungere il traguardo della IOC per la propria componente aerea e che un’eventuale integrazione con l’Aeronautica Militare sarà pensabile quando il Cavour e il GrupAer avranno ottenuto una capacità iniziale solida. In quel momento potrebbero convergere gli interessi e le attività addestrativa, ma non prima di aver creato uno zoccolo duro per l’utilizzo degli F-35B.
Nave Cavour CVH550
Consegnata nel 2008, Nave Cavour è stata sviluppata per rispondere a requisiti di versatilità ed efficacia in ottica “dual use”, quindi sia in ambito militare che civile per il supporto alla popolazione in occasione di calamità naturali. La nave può assumere, anche contemporaneamente, il ruolo di portaerei, di piattaforma logistica ed anfibia, di unità di comando e di nave ospedale. Con un ponte di volo lungo 234 metri e due elevatori da 30 tonnellate collegati all’hangar, può ospitare i velivoli a decollo corto ed atterraggio verticale AV-8B Harrier II+ e a breve i nuovi F-35B che li sostituiranno più tutti gli elicotteri della flotta della Marina Militare: AB-212, EH-101 e SH-90.
L’armamento è composto dal sistema missilistico superficie-aria SAAM-IT e cannoni navali da 76mm ed ha un’autonomia di 7000 miglia alla velocità di 16 nodi (velocità massima 32 nodi e 28 nodi continuativa).
La portaerei della Marina Militare è stata sottoposta ad una serie di lavorazioni di ammodernamento e ristrutturazione, tra cui l’importante intervento di carenaggio periodico oltre alla metallizzazione del ponte di volo per contenere gli impatti termodinamici dei nuovi velivoli stealth di quinta generazione F-35B. I lavori allo scafo sono stati svolti attraverso l’applicazione di un ciclo di pitturazione all’avanguardia in termini di tutela dell’ambiente marino.
Le opere di ammodernamento sono terminate nella primavera del 2020 e sono stati eseguiti a cura del personale delle principali industrie nazionali di riferimento in ambito navale militare, come la Fincantieri e la Leonardo, ma anche grazie alla piccola-media impresa tarantina, oltre al concorso delle maestranze arsenalizie.
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