La portaerei Cavour, in rientro nel porto di Norfolk, ha completato le “prove in mare”, i sea trials, per l’impiego operativo dell’F-35B, il velivolo da combattimento di quinta generazione del programma Joint Strike Fighter con capacita di decollo corto e atterraggio verticale (STOVL – Short take Off and Vertical Landing), di prossima dotazione alla Marina Militare in sostituzione degli AV-8B Harrier II plus. Una sfida resa ancor più impegnativa dalla situazione globale legata alla pandemia che ha imposto rigidi protocolli sanitari.
I test di compatibilità sono durati quattro settimane, iniziati con la partenza da Norfolk il 28 febbraio scorso e con il primo appontaggio dell’F-35B avvenuto il 1° marzo 2021. Si tratta di una pietra miliare nel percorso di acquisizione della strategica capacità di impiego dei nuovi velivoli cui farà seguito, entro la fine del 2024, l’Initial Operational Capability con 8 aerei e circa 12 piloti addestrati e combat ready sull’F-35B e successivamente la Final Operationl Capability che coinciderà con la consegna dell’ultimo F-35B alla Marina previsto dal programma.
L’F-35 Joint Program Office ha prodotto, quindi, una raccomandazione alla Marina Militare Italiana per l’utilizzo sicuro dei caccia F-35B di quinta generazione sulla portaerei ammiraglia della Marina italiana ITS Cavour (CVH 550).
“Abbiamo portato a termine tutte le prove previste e al momento siamo in grado di rilasciare un permesso di volo provvisorio (IFC – Interim Flight Clearance), che permetterà a nave Cavour e al suo equipaggio di proseguire l’addestramento. Al nostro rientro a Pax River analizzeremo attentamente i dati raccolti e al termine saremo in grado di rilasciare la certificazione finale“, ha detto Ron Hess, ingegnere responsabile del team per la verifica di compatibilità dell’F-35 Patuxent River Integrated Test Force (ITF), gruppo composto da 180 persone tra ingegneri, ricercatori, piloti collaudatori, tecnici e operatori di ponte a bordo del Cavour. “Grazie alla cooperazione e stretta collaborazione con i team della portaerei siamo riusciti a svolgere le sea trials in modo sicuro, efficace e senza intoppi”.
Nel corso delle prove in mare i due F-35B del Pax River ITF imbarcati hanno effettuato oltre 50 missioni di volo, in diverse condizioni meteo e stato del mare, una sessione notturna, circa 120 appontaggi verticali e altrettanti decolli corti con l’ausilio dello ski jump, e singole prove di decollo verticale. A queste attività sono seguite innumerevoli ore di analisi dei dati, che hanno prodotto informazioni che dicono al Corpo dei Marines degli Stati Uniti (USMC) e alla Marina Militare come condurre in sicurezza le operazioni di volo dell’F-35B sul Cavour.
“È straordinario come l’equipaggio di nave Cavour e il team integrato abbiano raggiunto, così rapidamente, un elevatissimo livello di sinergia e integrazione con grande professionalità e una forte volontà comune di raggiungere l’ambizioso obiettivo“, ha dichiarato il comandante di nave Cavour, il capitano di vascello Giancarlo Ciappina.
Sono state infatti circa 800 le persone che hanno partecipato a questa importante certificazione: ai 580 membri dell’equipaggio partito da Taranto a fine gennaio si sono aggiunti, durante la sosta a Norfolk, il team ITF imbarcato, nonché il nucleo di personale della Marina che opera con i velivoli e che sta svolgendo la formazione nella base dei Marines a Beaufort.
“Sono molto grato a tutti i membri del team ITF e ad ogni singolo marinaio del mio equipaggio”, ha continuato il comandante Ciappina, “per l’ottimo lavoro svolto per conseguire questo eccellente risultato. In questo senso, sono molto orgoglioso del successo della Campagna “Ready for Operations” di nave Cavour, grazie alla quale la Marina e con essa tutta la Difesa italiana saranno presto proiettate in una nuova prospettiva di cooperazione con i nostri alleati, grazie al fattore abilitante che, sul piano strategico, i velivoli di quinta generazione impiegabili da portaerei rappresentano, in qualsiasi scenario internazionale, per specifiche operazioni marittime o interforze”.
La portaerei Cavour nel porto di Norfolk sbarcherà il personale ITF portando a termine l’approntamento necessario ad affrontare le ultime fasi della campagna Ready for Operations.
Come detto, dopo la traversata dell’oceano, il Cavour arrivato negli USA il 13 febbraio scorso era successivamente salpato dalla stazione navale americana di Norfolk in Virginia, il 28 febbraio 2021, e i caccia F-35B appositamente strumentati per i test di volo dell’Air Test and Evaluation Squadron (VX) 23 sono appontati verticalmente per la prima volta sull’unità navale italiana il 1° marzo 2021. Da allora, il team di test imbarcato del F-35 Patuxent River Integrated Test Force (Pax River ITF) ha collaborato incessantemente con l’equipaggio della nave italiana per raggiungere gli obiettivi dei test.
Dopo la prima settimana di attività il comandante Ciappina aveva detto che “la collaborazione tra l’ITF americana e l’equipaggio di nave Cavour rappresenta l’emblema dello storico legame tra Italia e USA. Ci sentiamo orgogliosi protagonisti di queste “pagine di storia” per la Marina Militare”.
Il team F-35 Pax River Integrated Test Force (ITF) della Naval Air Station Patuxent River, Md. (NAS PAX River) comprende quasi 200 persone con la professionalità, la competenza e l’esperienza dei piloti collaudatori per condurre i test di volo dell’F-35B, due velivoli di test evolutivi appositamente strumentati e apparecchiature di supporto, e oltre a certificare l’uso degli F-35 sulle unità navali della US Navy ha condotto i test e le certificazioni anche per la Royal Navy britannica che sta utilizzando i suoi F-35B dalla nuova portaerei HMS Queen Elizabeth II che a breve sarà impegnata nella sua prima crociera operativa con a bordo i velivoli inglesi e americani.
Nave Cavour CVH550
Consegnata nel 2008, Nave Cavour è stata sviluppata per rispondere a requisiti di versatilità ed efficacia in ottica “dual use”, quindi sia in ambito militare che civile per il supporto alla popolazione in occasione di calamità naturali. La nave può assumere, anche contemporaneamente, il ruolo di portaerei, di piattaforma logistica ed anfibia, di unità di comando e di nave ospedale. Con un ponte di volo lungo 234 metri e due elevatori da 30 tonnellate collegati all’hangar, può ospitare i velivoli a decollo corto ed atterraggio verticale AV-8B Harrier II+ e a breve i nuovi F-35B che li sostituiranno più tutti gli elicotteri della flotta della Marina Militare: AB-212, EH-101 e SH-90.
L’armamento è composto dal sistema missilistico superficie-aria SAAM-IT e cannoni navali da 76mm ed ha un’autonomia di 7000 miglia alla velocità di 16 nodi (velocità massima 32 nodi e 28 nodi continuativa).
La portaerei della Marina Militare è stata sottoposta ad una serie di lavorazioni di ammodernamento e ristrutturazione, tra cui l’importante intervento di carenaggio periodico oltre alla metallizzazione del ponte di volo per contenere gli impatti termodinamici dei nuovi velivoli stealth di quinta generazione F-35B. I lavori allo scafo sono stati svolti attraverso l’applicazione di un ciclo di pitturazione all’avanguardia in termini di tutela dell’ambiente marino.
Le opere di ammodernamento sono terminate nella primavera del 2020 e sono stati eseguiti a cura del personale delle principali industrie nazionali di riferimento in ambito navale militare, come la Fincantieri e la Leonardo, ma anche grazie alla piccola-media impresa tarantina, oltre al concorso delle maestranze arsenalizie.
Gli F-35B della Marina Militare
Ricordiamo che sono 60 gli aerei F-35A a decollo convenzionale ordinati dal Ministero della Difesa per l’Aeronautica Militare, oltre a 30 F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale destinati sia all’Aeronautica Militare che alla Marina Militare per un totale di 90 macchine, quantità tagliata nel 2021 dalle iniziali 131 macchine previste. Il primo velivolo di quinta generazione stealth F-35B della Marina Militare è stato consegnato alla forza armata il 25 gennaio 2018.
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