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Con la consegna del 60° elicottero NH90 l’Aviazione dell’Esercito Italiano completa la flotta degli elicotteri europei

@ Aviation Report / Stefano Monteleone

Consegnato dallo stabilimento Leonardo di Venezia Tessera il sessantesimo elicottero multiruolo UH-90A (denominazione NATO per l’NH90 TTH dell’Esercito Italiano). L’Esercito Italiano, uno dei maggiori operatori dell’elicottero NH90 al mondo svolge un’ampia gamma di missioni tattiche e di risposta alle emergenze in Italia e all’estero.

Ad oggi, circa 490 elicotteri NH90, un misto di varianti sia terrestri che navali, sono in servizio in tutto il mondo svolgendo missioni in qualsiasi condizione atmosferica e ambientale. Il programma di elicotteri multiruolo UH-90A (denominazione NATO per l’NH90 TTH dell’Esercito Italiano) dell’Esercito Italiano ha segnato un importante traguardo con il completamento delle consegne il 25 novembre scorso.

Il 60° e ultimo velivolo, assemblato presso lo stabilimento Leonardo di Venezia Tessera, è stato consegnato all’operatore nel corso di una cerimonia ufficiale alla presenza di rappresentanti dell’Esercito Italiano e del suo reparto Aviazione, Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale Armamenti, NAHEMA (NATO Helicopter Management Agency), NHIndustries e Leonardo.

L’Esercito Italiano è uno dei primi e maggiori operatori di NH90, con 31.096 ore di volo registrate ad oggi in Italia e all’estero. Gli UH-90A hanno svolto un ruolo fondamentale per anni fornendo eccezionali capacità operative, sia all’interno del paese che all’estero in condizioni difficili con tassi di disponibilità ed efficacia della missione impressionanti.

La flotta è distribuita su tre principali basi dell’Aviazione dell’Esercito Italiano e la configurazione versatile degli elicotteri consente loro di svolgere un’ampia gamma di missioni quali trasporto tattico di unità di fanteria, supporto logistico, operazioni speciali, trasporto materiali, operazioni di recupero al verricello, trasporto sanitario, trasporto di un veicolo tattico leggero. L’UH-90A è in servizio con il 3° REOS  Reggimento Elicotteri Operazioni Speciali “Aldebaran” a Viterbo, con il 5° Reggimento AVES “Rigel” a Casarsa della Delizia e con il 7° Reggimento AVES “Vega” a Rimini.

Negli anni, gli elicotteri sono anche stati impiegati a supporto di operazioni di protezione civile e nella gestione delle emergenze. Più recentemente, la collaborazione tra l’Esercito Italiano e Leonardo è cresciuta ulteriormente sviluppando la capacità di fornire addestramento per gli equipaggi di altri operatori di NH90.

@ Aviation Report / Stefano Monteleone

Carlo Gualdaroni, Chief Business Officer di Leonardo Helicopters, ha dichiarato: “Siamo estremamente entusiasti di raggiungere questo traguardo cruciale con l’Esercito Italiano. Questo risultato testimonia l’efficace partnership di lunga data tra l’industria e l’operatore per fornire le capacità richieste e supportarne l’uso, massimizzando così i vantaggi delle sue eccezionali prestazioni e tecnologie. Ci impegniamo a rimanere sempre più vicini all’Esercito Italiano per garantire che la sua flotta UH-90A svolga al meglio le sue missioni in qualsiasi condizione, ora e in futuro“.

Lo stabilimento di Venezia Tessera di Leonardo, che copre 24.000 m2, è l’assemblaggio finale italiano degli NH90 per vari operatori, tra cui l’Esercito Italiano e la Marina Militare Italiana. Il nuovo stabilimento ha iniziato l’assemblaggio degli NH90 nel 2010 e ha consegnato il suo primo velivolo nel giugno 2011. Lo stabilimento di Venezia Tessera svolge anche un ruolo importante per fornire retrofit agli elicotteri in servizio per vari operatori.

Leonardo è responsabile o contribuisce alla progettazione, produzione e integrazione di un’ampia gamma di componenti e sistemi NH90 critici. Questi includono la fusoliera posteriore, il sistema idraulico della scatola del cambio principale, le modalità superiori del sistema di controllo automatico del volo (AFCS), il sistema di gestione dell’impianto, l’integrazione della centrale elettrica, il sistema di missione NFH (che integra sonar, radar, elettro-ottica, collegamento tattico, guerra elettronica sistema, interrogatore Identification Friend or Foe (IFF), registrazione video della missione e gestione dei sistemi d’arma inclusi missili aria-superficie e siluri per missioni Anti-Surface Warfare (ASuW) e Anti-Submarine (ASW).

Il più grande programma di elicotteri militari in Europa, l’NH90 è la scelta ottimale per le operazioni moderne grazie alla sua cellula completamente composita con un’ampia cabina, al suo eccellente rapporto peso/potenza e alla sua vasta gamma di equipaggiamenti di ruolo. È dotato di un sistema di controllo del volo quadruplex fly-by-wire per ridurre il carico di lavoro del pilota e migliorare le caratteristiche di gestione del volo.

L’NH90 è disponibile in due varianti principali: una specifica per le operazioni navali, l’NH90 NFH (NATO Frigate Helicopter) e il TTH (Tactical Transport Helicopter) per le operazioni terrestri. Ad oggi, circa 490 elicotteri NH90, un mix di entrambe le varianti, sono in servizio in tutto il mondo svolgendo missioni in una vasta gamma di condizioni meteorologiche e ambientali, su terra e mare.

UH-90 Aviazione dell’Esercito

La specialità dell’Aviazione dell’Esercito vanta il primato di essere stata la prima Aviazione ad impiegare uno squadrone UH-90A in operazione all’estero, in un contesto come quello dell’Afghanistan. Gli UH-90A hanno solcato i cieli afghani ed iracheni per molti anni supportando la componente terrestre e garantendo alla coalizione internazionale assetti pronti a condurre missioni di “Personnel Recovery” ed “Air Movement”. Tali esperienze nei teatri operativi hanno consegnato una picture dell’UH-90A come di un elicottero che, rispetto ai suoi predecessori, risulta più performante in termini di: autonomia di volo, velocità di crociera, carichi trasportabili e sicurezza in condizioni di volo marginali.

Frutto di un progetto congiunto che ha visto protagonisti Germania, Italia, Francia e Olanda confluire all’interno del consorzio NHI (Nato Helicopter Industries), l’ UH-90 è un aeromobile da trasporto tattico di tipo medio/pesante, quadripala e biturbina. Nato ufficialmente il 1° settembre del 1992 è stato il primo velivolo ad ala rotante di fabbricazione europea ad essere prodotto con un sistema di comandi di volo interamente “Fly by wire”, facendo largo uso di materiali compositi. Il contratto di progetto e sviluppo dell’elicottero venne siglato tra l’agenzia NATO NAHEMA (NATO Helicopter Management Agency) e il consorzio industriale NHIndustries. NAHEMA riunisce i rappresentanti delle forze armate delle quattro nazioni inizialmente interessate all’elicottero: Germania, Italia, Francia e Paesi Bassi.

NH Industries è invece il consorzio industriale incaricato di seguire il programma ed è costituito dai principali costruttori di elicotteri delle nazioni acquirenti. Le quote del consorzio sono così suddivise: per il 32,00 % alla Agusta Westland, per il 62,50 % all’Eurocopter e per il 5,50 % alla Stork Fokker Aerospace. Si tratta di un aeromobile di nuova generazione  prodotto appositamente per soddisfare tutti i requisiti operativi comunemente espressi dagli stati confluiti nel progetto. L’UH-90 è stato concepito per essere un velivolo in grado di operare ognitempo, sia in volo strumentale che a vista (IFR e VFR), anche con l’ausilio di un visore notturno FLIR-111 prodotto dalla Selex Galileo ed integrato in un casco di volo dedicato HMS/D (Helmet Mounted System/Display). Questo innovativo sistema permette al pilota di visualizzare una serie di dati (navigazione e motore), di allarmi, un generatore di immagini termiche dell’ambiente circostante (FLIR) e ad intensificazione di luce (IIT).

Ha un’autonomia di volo di circa 4 ore, con una velocità di crociera di 260 km/h e massima di 324 chilometri orari. Può imbarcare due squadre con assetto da combattimento ed equipaggiamento completo (fino ad un massimo di 20 passeggeri), con un payload massimo di 3600 kg.

L’UH-90 si avvale del non plus ultra delle tecnologia aeronautica disponibile fra cui avanzati sistemi anti-ice sulle pale dei rotori (ripiegabile quello principale, come il trave di coda), del parabrezza sui motori e lo stabilizzatori al fine di estendere la possibilità di volo anche con condimeteo con un range termico che oscilla da -40° a +50° (aria tipo) fino a quote prossime ai 6000. L’elicottero è stato progettato per garantire il suo avviamento e lo spegnimento anche in presenza di vento forte con raffiche fino a 110 km.

Caratteristiche all’avanguardia anche per quanto riguarda la trasmissione dei comandi di volo (il sistema “Fly by wire” infatti non è disponibile su molti altri elicotteri dello stesso tipo), che ne rendono il pilotaggio più semplice rispetto a quello dei concorrenti.  Il velivolo può contare anche su avanzati sistemi di  navigazione (grazie ad un radar meteo Weather Radar WXR) , di auto-protezione (sistema EWS) e ad un localizzatore di emergenza (Emergency Locator System), oltre ad una buona protezione balistica grazie alla corazzatura presente sul pavimento. Il 7° Reggimento “Vega” e il 3° Reggimento ReOS (Reparto Operazioni Speciali) di Viterbo, sono state le prime unità operative dell’Esercito ad essere equipaggiate con l’UH-90.

L’equipaggio minimo per il volo è composto da un pilota e un membro di equipaggio in possesso della qualifica di “flight engineer”. Il numero degli occupanti può essere implementato in relazione alla tipologia di missione ed in funzione degli equipaggiamenti installati, fino ad un massimo di 2 piloti, 1 flight engineer e 2 mitraglieri addetti al sistema d’arma a canne rotanti Dillon M-134 D da 7.62 mm oltre al team MEDEVAC. La versione UH-90 TTH (Tactical Transport Helicopter) è la denominazione utilizzata dal Ministero della Difesa italiano per la versione terrestre in dotazione all’Esercito Italiano.

Quest’ultima è stata appositamente concepita per operare su qualsiasi tipologia di terreno, rispondendo a tutti i requisiti previsti per gli elicotteri da trasporto tattico. Scopo iniziale era ed è quello di affiancare per poi sostituire definitivamente le linee utility AB-205, AB-212 e AB-412. In quest’ultima configurazione l’elicottero può trasportare 20 soldati equipaggiati o circa 2500 kg di materiale, movimentabile sia attraverso i due portelloni scorrevoli laterali che attraverso una rampa posteriore. Le caratteristiche di elevata flessibilità e versatilità dell’UH-90 TTH, ne consentono una facile e rapida riconfigurazione tale da permettere lo svolgimento e l’impiego per una vasta gamma di missioni, fra cui operazioni SAR e C/SAR grazie al verricello da 270 kg di portata;  il velivolo può inoltre essere inoltre allestito con 12 barelle Nato standard in caso di missioni MEDEVAC/CASEVAC.

Altri ruoli includono le special OPS, l’Electronic Warfare, l’impiego come postazione di comando o il lancio di truppe elitrasportate, il trasporto VIP, quello di un veicolo tattico leggero e infine l’addestramento. E’ possibile l’estensione della sua autonomia di 3,5 ore di volo grazie alla possibilità di installare dei serbatoi ausiliari o al rifornimento via FARP. Fra i mission package, l’apparecchio può essere configurato con un gancio baricentrico da 4000 kg di portata con dinamometro, assieme a un sistema per la discesa rapida in fast rope o rappeling.

Immagini: Aviation Report / Stefano Monteleone, Gianluca Vannicelli

Stefano Monteleone: Direttore editoriale e Capo redattore di Aviation Report. Ho volato a bordo di aeromobili militari quali: AB-212, EH-101, SH-90 (Marina Militare); AW-139 (Guardia Costiera); HH-139A, HH-101A, G-222, C-27J, KC-767A, KC-130J (Aeronautica Militare); CH-47C, CH-47F, NH-90, AB-412, AB-205 (Esercito AVES); ATR-42, HH-412, AW-139 (Guardia di Finanza); ACH130 Aston Martin (Airbus). // Editorial Director and Chief Editor of Aviation Report. I have flown aboard military aircraft such as: AB-212, EH-101, SH-90 (Italian Navy); AW-139 (Coast Guard); HH-139A, HH-101A, G-222, C-27J, KC-767A, KC-130J (Italian Air Force); CH-47C, CH-47F, NH-90, AB-412, AB-205 (Italian Army Aviation); ATR-42, HH-412, AW-139 (Italian Custom Police).

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