La United Aircraft Corporation ha pubblicato un video dalla linea di produzione del primo velivolo di serie Sukhoi Su-57 Felon, il caccia di quinta generazione stealth della Russia. Dal 2021 si prevede di aumentare il tasso di costruzione di questo tipo di velivolo.
Il 21 gennaio 2021 si è saputo che il primo Su-57 era entrato in servizio in uno dei reggimenti delle forze aeree russe del distretto militare meridionale. Il governo del territorio di Khabarovsk aveva aggiunto che, secondo i piani per il 2021, l’impianto di produzione di Komsomolsk-on-Amur trasferirà altri quattro velivoli di questo tipo alle forze aeree russe. Secondo quanto già riportato, entro la fine del 2024 le forze aerospaziali russe dovrebbero disporre di 22 caccia Su-57.
Il 7 dicembre 2020, il CEO della società Rostec, Sergey Chemezov, aveva affermato che il primo Sukhoi-57 prodotto in serie con il motore di primo sviluppo sarebbe stato consegnato all’aeronautica militare russa entro la fine del 2020 mentre il primo Sukhoi-57 equipaggiato con la seconda versione del motore sarebbe stato assemblato a partire dal 2022. Il ministro della Difesa Sergei Shoigu aveva confermato che un totale di 22 aerei Sukhoi-57 sarebbero stati forniti entro la fine del 2024. In base a un contratto concluso nel 2019 un totale di 76 Sukhoi-57 devono essere consegnati entro la fine del 2028.
Inoltre la TASS aveva anche riportato che questo primo caccia Sukhoi Su-57 prodotto in serie sarà utilizzato per testare l’armamento ipersonico previsto per il caccia sempre presso il centro di test di volo ad Akhtubinsk. Attualmente solo i caccia MiG-31K di stanza nel distretto militare meridionale sono in grado di trasportare ed utilizzare i missili ipersonici Kinzhal.
Le principali caratteristiche tecniche del Sukhoi SU-57
Il Sukhoi Su-57 codice NATO “Felon” è un caccia multiruolo di quinta generazione progettato per combattere contro tutti i tipi di bersagli aerei a lunghe e/o brevi distanze e colpire obiettivi terrestre e navali nemici, superando le capacità di difesa aerea. Il SU-57 è andato in volo per la prima volta il 29 gennaio 2010. Rispetto ai suoi predecessori, il SU-57 combina svariate funzioni che lo rendono un caccia multiruolo, mentre l’uso di materiali compositi e tecnologie innovative, nonché la configurazione aerodinamica del caccia assicurano la bassa tracciabilità radar e infrarossi.
Ulteriori progetti di sviluppo del Su-57 riguardano l’interoperabilità con l’ultimo aereo da combattimento a pilotaggio remoto della Russia, il drone da combattiento Sukhoi SU-70 Okhotnik (Hunter-B). Durante il volo, il SU-70 Okhotnik ha interagito con il SU-57 per testare l’estensione del radar del caccia e la gamma di designazione dei bersagli per le armi a lungo raggio lanciate al di fuori della copertura della difesa aerea nemica, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa russo. Praticamente l’Okhotnik è servito da “amplificatore di sensori” per il SU-57, volando con il caccia e usando i suoi sensori di bordo per fornire informazioni al pilota, come una sorta di “loyal wingman”.
Progettato dal produttore di aerei russo Sukhoi, il nuovo SU-57, denominazione del T-50 PAK-FA, ha effettuato il suo volo inaugurale nel gennaio del 2010 ed è stato sviluppato per i ruoli di superiorità aerea e attacco. E’ dotato di un rivoluzionario sistema avionico in grado di calcolare autonomamente la situazione del campo di battaglia per assistere il pilota. Il jet da combattimento stealth è inoltre equipaggiato con un radar AESA, che consente di rilevare bersagli aerei, terrestri e navali a distanze molto al di là della maggior parte dei sistemi moderni e di un sistema di puntamento IRST a infrarossi 101KS-V. Conserva alcune caratteristiche dei suoi predecessori, come i robusti carrelli di atterraggio, per poter operare da piste semi-preparate.
I primi prototipi del SU-57 volavano con il motore NPO Saturn Product 117, derivato dal AL-41F-1S utilizzato dal Su-35. La nuova versione del motore, NPO Saturn Product/Item 30, dovrebbe fornire maggiore spinta e risparmio di carburante con peso ridotto e minori requisiti di manutenzione, offrendo al caccia una velocità massima superiore a Mach 2 e una capacità di supercruise intorno a Mach 1.3, con la caratteristica della spinta vettoriale Multi-Axis Thrust Vectoring (MATV) che gli permetterebbe di controllare sia l’imbardata che il beccheggio direzionando gli ugelli dei motori e quindi la spinta in tutte e quattro le direzioni. Il primo volo è stato a dicembre del 2017 ma la sua entrata in servizio, come riferito alla TASS da Sergei Chemezov di Rostec, sarebbe prevista per il 2022, così come molto probabilmente i primi velivoli utilizzatori del motore Product 117 saranno retrofittati in un secondo momento.
Il motore al secondo stadio di sviluppo con nome in codice Item 30 sarà prodotto in serie presso la UEC-Ufa Engine Production Association (parte della United Engine Corporation all’interno di Rostec). Il costruttore ha precedentemente prodotto il primo prototipo di questo motore di secondo stadio che, come detto, è entrato nei test di volo nel dicembre 2017. Era stato precedentemente riferito che le consegne in serie dei caccia Su-57 di quinta generazione equipaggiati con i nuovi motori sarebbero iniziate nel 2025, poi nel 2023, ora dovrebbe essere il 2022. Il motore di secondo stadio consentirà al caccia Su-57 di sviluppare velocità supersonica senza utilizzare il postbruciatore.
Quali armi avrà a disposizione il caccia russo SU-57?
L’armamento dell’aereo includerà una varietà molto ampia di missili anti-radar, aria-aria e aria-terra e i missili ipersonici. Come l’F-22 Raptor e l’F-35 Lighting II, il SU-57 dispone di alloggiamenti interni per l’armamento che contribuiscono a ridurre la cross-section e quindi la firma radar. Gli alloggiamenti sono due principali lungo la linea centrale della pancia del velivolo e due alloggiamenti secondari vicino a ogni radice alare.
Ad oggi, come confermato dalla Rostec, sono 10 i Su-57 in servizio con l’aviazione russa o in fase di test, uno (l’undicesimo è andato perso in un incidente). Questi includono quattro Su-57 che hanno eseguito un dispiegamento di prova in Siria alla fine di febbraio del 2018. In almeno una missione durante il dispiegamento siriano, un Su-57 avrebbe impiegato un missile da crociera in combattimento.