Grazie alla sua manovrabilità, il caccia russo Su-57 di quinta generazione potrebbe sconfiggere l’F-35 americano in un combattimento aereo uno contro uno. Questa opinione è stata espressa dal pilota collaudatore della Federazione Russa Magomed Tolboyev in un’intervista alla TASS in occasione del suo 70° compleanno.
“Il Su-57 lo ucciderà facilmente se si incontrano uno contro uno. L’F-35 non sa come manovrare, non ne ha la capacità, ma ha una grande potenza elettronica che però può non funzionare, per questo non mi piace tutta questa elettronica“. Tolboyev ha descritto il Su-57 russo come “un magnifico aereo“, ma allo stesso tempo, ha sottolineato che i giorni delle battaglie uno contro uno sono ormai lontani.
“Ora non è il più momento dei combattimenti aerei uno contro uno. Tutto dipende dal supporto che ti viene fornito. Ora c’è la guerra elettronica. Questo non è un ring del wrestling, ma un approccio integrato alla risoluzione di problemi tattici“, ha spiegato il pilota collaudatore russo.
Il 20 gennaio 2021 il pilota militare russo Magomed Tolboyev ha compiuto 70 anni. Maggiore Generale (in pensione) è stato pilota collaudatore onorato della Federazione Russa ed Eroe della Russia. Durante il suo lavoro di collaudatore di volo, ha padroneggiato più di 50 modelli di aeromobili, inclusi i caccia MiG-29, MiG-31, Su-24 e Su-27 ancora in servizio con le forze aeree russe. A metà degli anni ’80, Tolboyev ha partecipato al programma spaziale Energia-Buran e ha completato un corso di formazione completo per voli con equipaggio su velivoli spaziali riutilizzabili. Tolboyev è anche uno dei fondatori dell’International Aviation and Space Salon (MAKS) e dal 1997 ne è presidente onorario. A tal proposito ha confermato lo svolgimento del salone aeronautico quest’anno, nonostante la pandemia.
Nel frattempo cinque caccia di quinta generazione stealth Su-57 saranno consegnati quest’anno dall’impianto industriale aerospaziale di Komsomolsk-on-Amur alle forze aeree russe. Come avevamo già riportato su Aviation Report il primo aereo Su-57 di produzione è già entrato in servizio in uno dei reggimenti dell’aviazione militare russa nel distretto militare sud. Entro la fine del 2024, le forze aerospaziali russe riceveranno 22 caccia. In totale la consegna dei primi lotti di 76 velivoli è prevista entro il 2028.
Il secondo esemplare di serie del Su-57 dovrebbe entrare in servizio tra la fine di marzo e l’inizio di aprile 2021. Al momento è in corso un programma a lungo termine per l’ammodernamento della produzione e l’introduzione di nuove tecnologie con l’obiettivo di raggiungere la piena capacità degli impianti industriali.
Le principali caratteristiche tecniche del Sukhoi SU-57
Il Sukhoi Su-57 codice NATO “Felon” è un caccia multiruolo di quinta generazione progettato per combattere contro tutti i tipi di bersagli aerei a lunghe e/o brevi distanze e colpire obiettivi terrestre e navali nemici, superando le capacità di difesa aerea. Il SU-57 è andato in volo per la prima volta il 29 gennaio 2010. Rispetto ai suoi predecessori, il SU-57 combina svariate funzioni che lo rendono un caccia multiruolo, mentre l’uso di materiali compositi e tecnologie innovative, nonché la configurazione aerodinamica del caccia assicurano la bassa tracciabilità radar e infrarossi.
Ulteriori progetti di sviluppo del Su-57 riguardano l’interoperabilità con l’ultimo aereo da combattimento a pilotaggio remoto della Russia, il drone da combattiento Sukhoi SU-70 Okhotnik (Hunter-B). Durante il volo, il SU-70 Okhotnik ha interagito con il SU-57 per testare l’estensione del radar del caccia e la gamma di designazione dei bersagli per le armi a lungo raggio lanciate al di fuori della copertura della difesa aerea nemica, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa russo. Praticamente l’Okhotnik è servito da “amplificatore di sensori” per il SU-57, volando con il caccia e usando i suoi sensori di bordo per fornire informazioni al pilota, come una sorta di “loyal wingman”.
Progettato dal produttore di aerei russo Sukhoi, il nuovo SU-57, denominazione del T-50 PAK-FA, ha effettuato il suo volo inaugurale nel gennaio del 2010 ed è stato sviluppato per i ruoli di superiorità aerea e attacco. E’ dotato di un rivoluzionario sistema avionico in grado di calcolare autonomamente la situazione del campo di battaglia per assistere il pilota. Il jet da combattimento stealth è inoltre equipaggiato con un radar AESA, che consente di rilevare bersagli aerei, terrestri e navali a distanze molto al di là della maggior parte dei sistemi moderni e di un sistema di puntamento IRST a infrarossi 101KS-V. Conserva alcune caratteristiche dei suoi predecessori, come i robusti carrelli di atterraggio, per poter operare da piste semi-preparate.
Secondo alcuni dati pubblicati, il caccia è ricoperto da diversi strati di speciali compositi che, formando una sorta di “torta a strati”, assorbono le onde radio, permettendo al Su-57 di risultare invisibile ai radar di difesa aerea nemici. Ogni strato del rivestimento speciale consente al Su-57 di ridurre significativamente la propria firma radar, ha una funzione specifica con uno spessore, unico. In precedenza, gli esperti aveano suggerito che i compositi a base di gadolinio, in grado di assorbire alcune onde radio, potrebbero essere utilizzati come rivestimento per il Su-57 russo, il che non esclude la possibilità che sia per questo motivo che è stato utilizzato diversi rivestimenti con diversi spessori che garantirebbe l’assorbimento di diverse gamme di onde radar.
I primi prototipi del SU-57 volavano con il motore NPO Saturn Product 117, derivato dal AL-41F-1S utilizzato dal Su-35. La nuova versione del motore, NPO Saturn Product/Item 30, dovrebbe fornire maggiore spinta e risparmio di carburante con peso ridotto e minori requisiti di manutenzione, offrendo al caccia una velocità massima superiore a Mach 2 e una capacità di supercruise intorno a Mach 1.3, con la caratteristica della spinta vettoriale Multi-Axis Thrust Vectoring (MATV) che gli permetterebbe di controllare sia l’imbardata che il beccheggio direzionando gli ugelli dei motori e quindi la spinta in tutte e quattro le direzioni. Il primo volo è stato a dicembre del 2017 ma la sua entrata in servizio, come riferito alla TASS da Sergei Chemezov di Rostec, sarebbe prevista per il 2022, così come molto probabilmente i primi velivoli utilizzatori del motore Product 117 saranno retrofittati in un secondo momento.
Il motore al secondo stadio di sviluppo con nome in codice Item 30 sarà prodotto in serie presso la UEC-Ufa Engine Production Association (parte della United Engine Corporation all’interno di Rostec). Il costruttore ha precedentemente prodotto il primo prototipo di questo motore di secondo stadio che, come detto, è entrato nei test di volo nel dicembre 2017. Era stato precedentemente riferito che le consegne in serie dei caccia Su-57 di quinta generazione equipaggiati con i nuovi motori sarebbero iniziate nel 2025, poi nel 2023, ora dovrebbe essere il 2022. Il motore di secondo stadio consentirà al caccia Su-57 di sviluppare velocità supersonica senza utilizzare il postbruciatore.