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Esercitazione Areu Lombardia e Babcock Italia: come funziona un’operazione HEMS di soccorso alpino con elicottero AW139

@ Aviation Report / Emanuele Ferretti

Nella giornata di martedì 29 settembre 2021, nella località Pian dei Resinelli (Lecco), si è svolta la settima giornata dell’esercitazione di elisoccorso che ha coinvolto medici, infermieri di Areu Lombardia e personale del soccorso alpino oltre che il personale di Babcock Italia, in uno scenario impervio a 1000 metri di altezza.

Si tratta di una delle esercitazioni previste dal programma di formazione del personale lombardo all’utilizzo dell’elicottero AW139 nello sbarco in hovering e nell’utilizzo del verricello, esercitazioni che vedono utilizzati alternativamente l’elicottero di Como e quello di Milano. Dei 5500 interventi che vengono effettuati mediamente ogni anno in Lombardia, circa il 20%  avviene in montagna, per cui è fondamentale per i soccorritori sapersi muovere in ambiti difficoltosi per raggiungere l’infortunato e poter operare in tutta sicurezza.

Mediante l’utilizzo di manichini sono stati simulati tre scenari di intervento in alta quota; dopo un briefing teorico le tre squadre sanitarie sono state elitrasportate sul luogo dell’intervento, poi sono stati sbarcati e recuperati in hovering, e infine sono state calate con il verricello sullo scenario operativo per svolgere l’intervento e successivamente recuperate sempre con il verricello.

Esercitazione è sinonimo di sicurezza, addestrarsi significa migliorare ed inserire nuove tecnologie come la vela montata sulla barella testata per la prima volta durante questa esercitazione” afferma Manuel Giordana responsabile della base di Como di Babcock Italia. La vela è un dispositivo anti rotativo fissato alla barella, in pratica è una piccola ala posizionata nella parte superiore della barella che il medico va ad azionare quando viene sollevato dal verricello e che impedisce alla barella di girare su se stessa.

Tutto questo grazie al Leonardo AW139, un elicottero prodotto in oltre 1000 unità che, grazie alla cabina più grande nella sua classe, priva di strutture interne, può ospitare fino a 5 soccorritori e 4 barelle (poste in senso longitudinale o trasversale), oltre a una suite completa di elettromedicali indispensabili per il soccorso. L’ampio spazio garantisce agli operatori il completo accesso al corpo del paziente; le porte scorrevoli su ogni lato sono progettate per facilitare il caricamento della barella, sia a terra che in volo. Con un peso massimo al decollo di 7000 kg, una potenza di 1,142 kW e una autonomia di oltre cinque ore di volo, questo elicottero ben si presta ad operare in scenari critici come quelli visti in questa giornata.

Quota, ostacoli e terreno impervio, sono queste le difficoltà che hanno dovuto affrontare le squadre coinvolte in questa esercitazione, oltre all’utilizzo della vela montata sulla barella, difficoltà che non hanno minimamente impensierito il personale coinvolto facendo sembrare questa esercitazione una operazione di routine. Questo la dice lunga sul grosso lavoro svolto in questi anni dal soccorso alpino, dal personale Areu ed in particolare dal personale di Babcock Italia.

Babcock Italia è la società leader in Italia nella fornitura del servizio pubblico di elisoccorso. È il principale operatore in Italia, attraverso la gestione di oltre il 60% delle basi nazionali. In Italia dispone di una flotta di 55 elicotteri e 41 basi operative, dislocate su tutto il territorio nazionale. In Lombardia gestisce le basi di Bergamo, Brescia, Como, Milano e Sondrio, con 5 elicotteri.

L’impegno per il training e la sicurezza

Per Babcock l’addestramento dei propri piloti rappresenta uno dei suoi principi fondamentali e dedica da sempre tutti gli sforzi per garantire la massima sicurezza delle proprie operazioni: sicurezza per i pazienti soccorsi e sicurezza per l’equipaggio. E investe molto nelle attività di training e nella formazione dei propri piloti, realizzando più di quanto è previsto dalla normativa europea e nazionale.

Lo slogan di Babcock è «Home Safe Everyday». Tutto lo staff, dai piloti agli ingegneri, sono certificati, addestrati e altamente specializzati grazie anche all’utilizzo di 8 simulatori di volo. E’ la società che fa più addestramento al simulatore in Italia e tale attività cresce sempre di più: 1.080 ore nel 2017, 1.228 nel 2018, e 1.318 nel 2019.

E’ la prima società ad aver istituito un Dipartimento interno che affronta con approccio sistemico e in maniera integrata e organica la sicurezza, sia la sicurezza sul lavoro che la sicurezza delle operazioni di volo, ed è stato il primo operatore a sensibilizzare le istituzioni sul tema degli ostacoli in volo, col fine di avere una mappatura nazionale di tutti gli ostacoli, ad oggi inesistente. Grazie a questa attività, è partito un tavolo di lavoro con istituzioni e soggetti interessati.

Di recente, Babcock è impegnata anche nell’addestramento – sia al simulatore che in elicottero – per i voli notturni con tecnologia NVG (Night Vision Goggles) e faro Frakka (per illuminare intensamente il territorio) e anche per i voli “Single Pilot”.

Un sentito ringraziamento a Babcock Italia e a tutto il personale Areu e del Soccorso Alpino della regione Lombardia.

Testo e immagini: Emanuele “Manè” Ferretti

Emanuele "Mané" Ferretti: Emanuele Ferretti, per gli amici Manè, è da sempre un grande appassionato di volo. Oltre ad avere all'attivo diverse centinaia di ore di volo in parapendio ed in paramotore, Mané lavora in una azienda aeronautica in provincia di Ascoli Piceno. La passione per la fotografia e per la natura lo ha portato a scoprire il mondo con i mezzi più disparati: dalla canoa, alla moto, al paramotore.

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