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Ripercorriamo 70 anni di storia dell’Aviazione dell’Esercito Italiano: dall’aereo “L-18” all’ultimo arrivato LUH AW169

@ Aviation Report / Gianni Scuderi

Quest’anno ha compiuto 70 anni la Specialità più giovane dell’Esercito Italiano. “L’Aviazione dell’Esercito “Volat agile, rapide observat” conduce e supporta le operazioni militari delle forze terrestri in guerra e in Pace, in Italia e all’estero, per garantire al Comandante terrestre l’assolvimento della missione tramite lo sfruttamento della terza dimensione, della potenza di fuoco, la rapidità di manovra.”

L’AVES, è costituita dal complesso di reparti che impiegano gli assetti aerei di cui la Forza Armata dispone per il soddisfacimento delle proprie esigenze operative. Gestita da personale altamente qualificato è l’unica “Specialità” di Forza Armata, cioè non appartenente a nessuna Arma o Corpo dell’Esercito Italiano.

L’AVES dispone di assetti ad ala rotante da trasporto e da combattimento nonché di  velivoli ad ala fissa con i quali vengono assolti compiti di Osservazione e Direzione del tiro delle artiglierie, Ricognizione, Esplorazione, Collegamento, Supporto, Scorta e Combattimento,  svolgendo quindi attività di supporto alle forze terrestri peculiarità che permette un diretto collegamento tra le forze operanti a terra con ritmi operativi e di manovra in ampi spazi che trovano nella specialità un’eccezionale strumento di flessibilità e affidabilità.

Ripercorrendo la storia ufficiale questa ci riporta indietro al 27 Giugno 1912 quando con la legge n. 698 fu istituito il “Servizio Aeronautico” presso la Direzione Generale del Genio e d’Artiglieria, quale unità destinata alla gestione e utilizzo degli aeromobili dell’Esercito del Regno d’Italia che inquadrava il Battaglione Specialisti equipaggiato con Dirigibili ed Aerostati e il Battaglione Aviatori con reparti di Aeroplani e Scuole di Volo stanziati rispettivamente a Roma e Torino.

Il 18 giugno 1913 il Servizio Aeronautico si trasforma in “Corpo Aeronautico”  sempre subordinato all’Arma del Genio e d’Artiglieria… infine con Regio decreto del 7 Gennaio 1915, convertito in legge nel 1917, venne istituito il “Corpo Aeronautico Militare” , alle dirette dipendenze dal Ministero della Guerra. Il 28 Marzo 1923 con la costituzione della Regia Aeronautica come Arma autonoma, prese corpo “ l’Aviazione Ausiliaria per il Regio Esercito” posta alle dipendenze dell’Alto Comando Regio Esercito, con compiti di Ricognizione Terrestre, Osservazione e Direzione del tiro delle artiglierie nonchè supporto alle truppe di terra con equipaggi composti da militari dell’Aeronautica nel ruolo Piloti e dell’Esercito nel ruolo Osservatori/Mitraglieri.

I fatti armistiziali del 1943 portarono allo scioglimento e/o accorpamento di molte unità della Regia Aeronautica e successivamente, la neonata Aeronautica Militare ricostituì sotto la propria egida i reparti da Ricognizione Aerea.

La storia della “specialità” dell’Esercito Italiano dal secondo dopoguerra in poi è costituita da un lento cammino che, attraversando diversi stadi giunge alla configurazione odierna. Essa risale al 1950 allorquando lo SME (Stato Maggiore Esercito) selezionò 15 candidati tra gli Ufficiali dei diversi reparti della Forza Armata , per essere inviati negli USA e frequentare il corso per il conseguimento del Brevetto di Volo, nonostante il parere negativo espresso dall’Aeronautica Militare che in virtù di una legge del 1937 deteneva il monopolio della gestione di tutti gli assetti di volo militari in Italia.

A seguito degli esami 8 Ufficiali superarono il corso acquisendo il brevetto di Pilota Militare e costituendo il primo nucleo di istruttori che avrebbero formato le nuove leve dei Reparti Volo dell’Esercito Italiano. Nel frattempo dagli Stati Uniti in conto MDAP (Mutual Defend Aid Program) venne assegnato all’Italia un lotto 302 velivoli leggeri Piper L18C ed L21-A/B surplus USAF … più nel dettaglio l’Esercito prese in carico 65 PA 18 Cub (L 18C) e 37 PA Super Cub 8 (L 21A/B) che ricevettero tutti matricole civili e colorazioni di un Giallo sgargiante.

Con questi primi velivoli si costituì l’ossatura dei reparti aerei dell’Esercito Italiano con un primo “Nucleo Aviazione Leggera” stanziato presso la Scuola d’Artiglieria di Bracciano ed il campo volo approntato a Monte dell’Oro.  Il 10 maggio 1951 è una data importante per la “Specialità” poiché viene ufficialmente costituta l’Aviazione Leggera dell’Esercito o ALE con il Reparto Aerei Leggeri pochi mesi dopo trasformato in “Reparto Aerei di Artiglieria”.

L’anno successivo il campo di volo di Monte dell’Oro divenne operativo con il 1° corso piloti Osservatori mentre la prima fase del corso di pilotaggio per il conseguimento del brevetto di 1° grado e per  gli esami di quello di 2° grado, veniva svolta presso l’Aeroclub dell’Aeroporto di Roma Urbe; a quell’epoca i  piloti dovevano prima  conseguire il brevetto di pilota civile di 1° grado per essere abilitati al volo solitario e di seguito quello di 2° grado per poter  imbarcare un passeggero/osservatore o lo specialista.

Questa procedura fu attuata fino al 12° corso,  mentre dal 13° in poi  la prima fase verrà svolta presso la Scuola Volo di Alghero/Fertilia  con istruttori dell’Aeronautica Militare.  In questa prima fase una particolarità era data dal fatto i velivoli  di colore Giallo “vestivano” matricole civili, sempre per la già citata legge del 1937 che assegnava la gestione di tutti i velivoli militari esclusivamente all’Aeronautica Militare.

Il 1953 fu l’anno che segnò una vera e propria svolta per la neonata ALE infatti, per far fronte ai sempre più crescenti impegni addestrativi, venne creato il “CAOAA”  (Centro Addestramento Osservazione Aerea per l’Artiglieria) che provvedeva alla formazione sia dei Piloti che degli Specialisti provenienti da tutte le Armi della Forza Armata. Conseguenzialmente aumentarono anche le necessità logistiche di gestione del personale, dei mezzi e della loro manutenzione,  e così venne costituito il “1° RAALE” (Reparto Riparazione Aerei Leggeri) per la gestione magazzini ricambi e delle attività manutentive di 3° e 4° livello e riparazione effettuabili sul Campo Volo di Bracciano.

Nel 1956 venne varata la legge che limitava il “monopolio” dell’Aeronautica Militare ai soli velivoli ad ala fissa con peso superiore ai 1.500 chilogrammi, consentendo all’Esercito la costituzione delle SAL (Sezioni Aerei Leggeri)  con velivoli  assegnati ai Comandi di Corpo d’Armata, di Divisione e Brigata, ai Reggimenti di Fanteria Meccanizzata, di Cavalleria e di Artiglieria pesante e campale.

Nello stesso anno a Casarsa della Delizia venne costituito  il “Reparto Sperimentale Elicotteri” ovvero la prima componente autonoma ad ala rotante dell’Esercito  equipaggiata con i moderni  elicotteri Agusta Bell 47G-2 “Sioux”. Gli anni ’60 videro un ammodernamento della linea volo; nel 1963 arrivarono 48 elicotteri AB-204B “Huey” e due anni dopo i primi esemplari di AB-205. Nel ’67 giunsero ai reparti i primi di 150 esemplari ordinati di AB-206 Jet Ranger in versione military.

Nel periodo compreso tra gli anni ’70 ed ’80 la “specialità” subì ancora cambiamenti strutturali ed organizzativi e la linea volo venne ulteriormente rinforzata;  nel 1971 furono adottati ufficialmente i baschi e le mostrine azzurre che ancor oggi contraddistinguono tutti gli appartenenti all’AVES…nel 1973 la componente elicotteristica vide l’ingresso in linea dell’elicottero pesante birotore Boeing CH-47C “Chinook”  e quattro anni dopo, nel 1975, venne preso in carico il primo di 80 assetti ad ala fissa SIAI SM1019 turboelica che andava a sostituire gli ormai obsoleti Piper L19/21.

Nell’83 furono acquisiti 14 elicotteri AB-212 “Twin Huey” e l’anno successivo furono radiati gli ultimi AB-47G…nel ’87 fece il suo esordio il primo di 24 AB-412 e nell’88 fu definitivamente radiato dal servizio l’AB-204. La fine degli anni ’80 vide l’acquisizione dell’Augusta A-129 Mangusta elicottero innovativo da attacco di concezione e fabbricazione completamente italiana, di tre assetti Dornier DO-228 e tre Piaggio P-180 Avanti.

Il 12 Giugno 1993 in virtù della già citata legge del 1956 l’ALE perse l’aggettivo “leggera”, e fu così denominata Aviazione dell’Esercito (AVES) passando Il 31 ottobre 1997, alle dipendenze del Comando dei Supporti Forze Operative Terrestri (COMSUP).  Il 1° Ottobre 1997 a Viterbo  viene costituito il Comando Aviazione dell’Esercito, alle dipendenze del Comando dei Supporti delle Forze Operative Terrestri… l’ente sostituisce il precedente Ispettorato dell’Aviazione Leggera Esercito creato nel 1962 poi Ispettorato dell’Aviazione Esercito con sede in Roma.

Nel gennaio del 2000 sulla base del decreto del 1° Giugno 1999 allorquando vennero varate una serie di provvedimenti atti a riconfigurare la composizione dell’Arma di Cavalleria a quest’ulitma fu assegnata l’Aviazione dell’Esercito come sua specialità con il nuovo nome di “Cavalleria dell’Aria”  il Comando ha quindi assunto la denominazione di “Comando Cavalleria dell’Aria” alle dipendenze del Comando Supporti delle Forze Operative Terrestri. Tale dipendenza, venuta meno con la soppressione del Comando Supporti, è divenuta nel 2002 diretta dal COMFOTER, con l’elevazione del Comando a livello di Comando Intermedio. Dal 1° dicembre 2003 la “specialità” viene rinominata Comando Aviazione dell’Esercito… Il resto è attualità.

Struttura e Organizzazione

Comando AVES

Il Comando Aviazione Esercito riunisce, negli enti che lo costituiscono, i reparti della terza dimensione dell’Esercito Italiano, a meno dei due Reggimenti della Brigata Aeromobile “Friuli”. Provvede alla formazione , addestramento e specializzazione dei Piloti Osservatori della Forza Armata mediante il Centro Addestrativo AVES  e gestisce la componente operativa rappresentata dalla Brigata AVES.

Brigata AVES

La Brigata, costituita dai Reggimenti operativi AVES, fornisce i “pacchetti di capacità” necessari alle Forze Operative Terrestri  sia in patria che nei  teatri esteri. Composta da personale volontario con i suoi Reggimenti composti  esclusivamente da reparti volo è dislocata in Calabria, Lazio e Trentino Alto Adige.

CAAVES

Il Centro Addestrativo Aviazione Esercito si costituisce sulla base del Centro Cavalleria dell’Aria con i reparti di istruzione dipendenti.
L’ente provvede all’addestramento dei Piloti, degli Operatori Tecnici ed allo sviluppo delle tecniche di impiego degli aeromobili, oltre a fornire i “pacchetti di capacità” necessari alle Forze Operative Terrestri in patria e nei teatri oltremare. Composta da personale Volontario, è dislocato a Viterbo e si compone di soli Reparti di Volo.

Comando Sostegno AVES

L’unità dipende dal Comando ​Aviazione dell’Esercito e si compone da quattro Reggimenti (Idra, Orione, Aquila, Scorpione) dislocati rispettivamente a Manziana (Roma), Borgo Panigale (BO), Orio al Serio (BG) e Viterbo. Questo tipo di struttura è dovuta principalmente alla peculiarità dei materiali AVES, che rende necessario organizzare i Reggimenti di Sostegno in Poli Tecnico Logistici, orientati per linee di materiali omogenei, gestiti univocamente a livello nazionale con personale volontario.

Sovrintende, sulla base delle direttive di SME – IV Reparto Logistico e della normativa tecnica emessa dalle D.G. competenti, all’efficienza degli aeromobili, dei sistemi d’arma e dei materiali peculiari dell’Aviazione dell’Esercito provvedendo  all’organizzazione e al funzionamento della logistica di sostegno, nonché alla direzione e controllo delle attività connesse con la gestione dei materiali.

Nel dettaglio:

  • elabora la regolamentazione specifica, nonché le norme di carattere tecnico-logistico procedurale per la conservazione, la distribuzione, il rifornimento e la riparazione dei materiali;
  • partecipa alle attività di sperimentazione dei procedimenti di impiego dei materiali e dei mezzi e alla definizione dei loro requisiti tecnico-operativi;
  • propone a SME – IV Reparto Logistico, la pianificazione logistica di settore concorrendo allo studio dei programmi concernenti l’acquisizione dei nuovi mezzi e materiali e l’ammodernamento di quelli in servizio per i riflessi che essi presentano nel settore della sperimentazione operativa, del mantenimento e supporto tecnico-logistico;
  • controlla la configurazione dei materiali, mezzi e sistemi d’arma, per tutto il ciclo di vita, sulla base delle prescrizioni tecniche emanate dalle D.G. competenti;
  • segue l’attuazione dei programmi e l’andamento della spesa, anche al fine di valutare la linea di tendenza dei parametri più significativi riferiti ai costi di esercizio e alla disponibilità operativa dei mezzi e materiali in servizio;
  • elabora e propone a SME – IV Reparto Logistico, i piani di distribuzione ai Comandi/Unità dei materiali approvvigionati, i piani di perequazione di quelli già in servizio e i piani di alienazione di quelli non più funzionali alla operatività delle Forze e alla efficienza dello strumento militare terrestre;
  • il IV Reparto Logistico, fornisce il necessario supporto tecnico peculiare per la programmazione finanziaria volta ad assicurare il mantenimento in efficienza e in sicurezza dei sistemi d’arma e materiali peculiari dell’Aviazione dell’Esercito.

3° REOS

Dalla trasformazione del già esistente 26° Gruppo Squadroni  “Giove”, il 10 Novembre 2014 a Viterbo presso l’aeroporto “T. Fabbri” viene costituito il 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali “Aldebaran” che eredita il nome e la bandiera di guerra dell’ex 3° Reggimento AVES “ALDEBARAN” di Bresso , disciolto in data 1 settembre 1998. Il 3° REOS nasce grazie ad uno specifico progetto dello SME nell’ambito della riorganizzazione del comparto Forze Speciali  (FS) dell’Esercito Italiano.

Il Reggimento è qualificato in ambito NATO, quale Special Operations Air Task Group (SOATG), ed ha in organico tre linee di volo su assetti ad ala rotante CH-47F, AB-412 e NH-90 per la condotta delle operazioni nel “Full Spectrum” delle missioni specifiche delle Forze Speciali, sia in territorio nazionale che fuori area.

TUAV (Tactical Unmanned Aerial vehicle)

Nel 2015 l’Aviazione Esercito ha introdotto in servizio il Tactical Unmanned Aerial vehicle Shadow-200 un velivolo a pilotaggio remoto con capacità ISTAR in grado di operare a 16.000 ft con un raggio di 120 km in linea di sito e con un’endurance di circa 8 ore. Il payload del TUAV è in grado di vedere sia di giorno che di notte impiegando sistemi  IL e IR e designando bersagli con il laser. Il sistema si compone di una Universal Ground Control Station UGCS posta all’interno di uno shelter, una Portable Ground Control Station PGCS movimentabile su veicolo leggero, una rampa di lancio carrellata e un sistema di atterraggio. A supporto del parco aeromobili dell’AVES sono a disposizione  sia unità militari che i centri di manutenzione dei costruttori degli stessi.

Questi in breve, sono i 70 anni di storia vissuta dalla “specialità” aerea dell’Esercito Italiano…70 anni vissuti intensamente che nel corso di oltre mezzo secolo hanno portato uomini, donne e mezzi ad operare sia sul territorio patrio che in missioni all’estero guadagnando l’apprezzamento degli “alleati”… negli ultimi due anni una nuova sfida chiamata “Emergenza Covid 19” ha impegnato la “specialità”  sul territorio nazionale, sfida a cui i reparti dell’AVES hanno prontamente risposto con la professionalità e la competenza che da 70 anni  contraddistingue gli appartenenti al Corpo.

L’autore ed Aviation Report esprimono il loro ringraziamento per la disponibilità e fattiva collaborazione a: SME-ROMA, SME SEZIONE PUBBLICA INFORMAZIONE ROMA, Comando AVES Nucleo Pubblica Informazione, Col. Vincenzo Lipari, T.Col. Gianluca Carofalo, M.llo Ca. Dell’Aversana Milena.

Testo Gianni Scuderi
Immagini: Gianni Scuderi, Sergio Bottaro, Stefano Monteleone
Immagini storiche: Archivio AVES, E. Arrighi, Archivio Bottaro, Archivio Scuderi.

Eventuali accrediti fotografici errati o non citati, se segnalati saranno prontamente corretti e/o aggiunti.

Gianni Scuderi: Pilota civile e Paracadutista Militare, appassionato di fotografia ed Aviazione collabora da diversi lustri come fotoreporter freelance con web magazine e riviste specializzate. All’attivo oltre 200 ore di volo sia come pilota civile che fotografo a bordo di aeromobili militari quali: AB-206, AB-212 (Marina Militare e ARMADA Spagnola), AB-412, AW-139, HH-139A, CH-47 (AVES), CH-46 - CH-53 (US MARINES), B 707 T/T AM, BR-1150 Atlantic, HH-3F, SH3-D, NH-500 e HH412-C (GdF), SM-1019 (AVES), SM-208, KC-130 (RCAF - USAF), C-130J, C130-H, S-3A Sentry (NATO), G-222, Grumman C-1A (US NAVY), P166-DL3, Vigma D2

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