I caccia stealth americani F-22 Raptor di quinta generazione, hanno recentemente compiuto un significativo dispiegamento presso la base aerea di Ämari, in Estonia, come parte di una dimostrazione delle difese aeree integrate della NATO lungo il fianco orientale dell’alleanza. Questo dispiegamento, avvenuto l’8 maggio, è stato condotto dal 94th Expeditionary Fighter Squadron della Joint Base Langley-Eustis, che ha schierato dodici caccia stealth presso la base aerea di Powidz in Polonia a partire dai primi di aprile, prima di trasferirli ad Ämari.
Gli F-22 americani avevano assunto la missione dei caccia F-15E Strike Eagles del 48th Fighter Wing della RAF Lakenheath nel Regno Unito, che avevano svolto questo incarico dal mese di novembre 2022. Prima che gli Strike Eagles assumessero questa missione gli F-22 Raptor erano già stati schierati in Europa nel mese di luglio del 2022 con velivoli provenienti dal 90th Fighter Squadron, 3rd Wing, Joint Base Elmendorf-Richardson, Alaska. In quella occasione i caccia stealth americani F-22 furono schierati sulla base aerea di Łask sempre in Polonia.
La presenza degli F-22 in Estonia mira a scoraggiare eventuali atti di aggressione nella regione del Mar Baltico, che riveste un’importanza strategica ed economica, soggetta a possibili minacce da parte della Russia. Nonostante l’attenzione concentrata sulla guerra in corso in Ucraina, esperti di sicurezza nazionale mettono in guardia sulla necessità di proteggere i Paesi baltici da possibili azioni destabilizzanti russe.
Secondo Courtney Herdt e Matthew Zublic, esperti di sicurezza, la Russia potrebbe tentare di sfruttare le debolezze dell’alleanza NATO attraverso operazioni nella cosiddetta “zona grigia”. Pertanto, è essenziale che gli Stati Uniti, la NATO e i loro partner agiscano in modo unitario per contrastare l’atteggiamento sempre più ostile della Russia e per evitare un conflitto a tutto campo.
La missione di polizia aerea baltica dell’alleanza, che coinvolge anche gli Eurofighter italiani, tedeschi e britannici, ha già registrato diverse intercettazioni di aerei russi, come i Sukhoi Su-27 e l’Ilyushin Il-20, in volo senza i transponder accesi nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Baltico. Questi attività di difesa aerea ed intercettazione mirano a difendere la regione da possibili attacchi aerei della Russia.
Il dispiegamento dei caccia stealth americani F-22 in Estonia è parte di un piano strategico dell’US Air Force per rendere più complesso il processo di individuazione e attacco da parte di un nemico, spostando rapidamente le risorse aeree tra basi aeree più piccole nell’area operativa. Questo dimostra la prontezza operativa delle forze della coalizione e la capacità di rispondere ad eventuali minacce per difendere il territorio della NATO.
Il velivolo da combattimento F-22 di quinta generazione, con le sue caratteristiche di bassa osservabilità, sensori avanzati e manovrabilità, rappresenta una minaccia molto più intimidatoria per i piani di guerra russi. Come sappiamo attualmente l’F-22A affianca ma non sostituisce l’F-15C Eagle, mentre il nuovo F-35A dalla potente elettronica di bordo sta entrando in linea in numeri cospicui andando a formare assieme al Raptor un binomio temibile ovunque vengano rischierati.
Concepito come il principale caccia da superiorità aerea degli Stati Uniti, il Raptor si è, nel corso degli anni, evoluto in una piattaforma multiruolo in grado di utilizzare anche munizionamento guidato di precisione oltre a fungere da velivolo per la guerra elettronica grazie ai suoi sensori abilitati alla raccolta e alla condivisione in rete di informazioni sui sistemi nemici.
Inoltre, la presenza degli F-22 rafforza ulteriormente le difese aeree della regione baltica. Infine, un altro elemento cruciale per la sicurezza della regione è il sistema missilistico terra-aria avanzato nazionale spagnolo (NASAMS) dispiegato in Lettonia e coordinato con il Centro lettone di controllo e segnalazione.
In conclusione, il dispiegamento degli F-22 Raptor in Estonia sottolinea la determinazione della NATO e degli Stati Uniti nel difendere il territorio dell’Alleanza Atlantica e la prontezza operativa delle forze aeree della coalizione presenti in tutto il teatro europeo nello scoraggiare e difendere il proprio territorio e i propri interessi in un ambiente di sicurezza sempre più complesso e mutevole.