droni militari turchi kizilelma e akinci

Volo dimostrativo in formazione dei droni militari turchi Kizilelma e Akinci

Durante il nono e il decimo test di volo presso l’Akinci Flight Training and Test Center nel distretto di Çorlu nella provincia nord-occidentale di Tekirdağ, il Bayraktar Kızılelma, il primo jet da combattimento senza pilota del paese, ha condotto con successo un volo dimostrativo in formazione con il velivolo a pilotaggio remoto Bayraktar Akinci.

I due droni militari turchi, uno classificato come jet da combattimento e l’altro come UAV da assalto e ricognizione, hanno svolto un volo in formazione a dimostrazione delle grandi capacità che l’azienda aerospaziale turca in particolare e della capacità della Turchia, più in generale, che sta rapidamente sviluppando nuove tecnologie aerospaziali nazionali come i droni Kizilelma, TB3, Anka-3, il jet d’addestramento Hurjet o il caccia di quinta generazione TF-X.

In questa occasione Baykar ha mandato in volo il secondo prototipo del Kizilelma, versione già più avanzata del primo con modifiche alle alette canard e al sistema di retrazione del carrello.

Droni militari turchi: il Bayraktar KIZILELMA a bassa osservabilità

Il nuovo drone da combattimento turco porterà a termine con successo le missioni più impegnative grazie alla bassa firma radar ottenuta dal suo design. Il primo aereo da combattimento senza pilota della Turchia, che dovrebbe avere un peso al decollo di 6 tonnellate, utilizzerà tutti gli armamenti sviluppati a livello nazionale e sarà un grande moltiplicatore di potenza con una capacità di carico utile di 1500 chilogrammi. Il drone da combattimento avrà anche un’elevata consapevolezza della situazione grazie al suo radar AESA di produzione nazionale.

Il KIZILELMA, che potrà eseguire combattimenti aria-aria con manovre aggressive come gli aerei da guerra con equipaggio, a differenza di altri velivoli senza pilota, utilizzerà missili aria-aria sempre di produzione nazionale. Con queste capacità, potrebbe cambiare gli equilibri sul campo di battaglia.

La sua autonomia di volo sarà di 930 chilometri, mentre l’altitudine operativa è stata dichiarata in 10.668 metri e dovrebbe avere una velocità massima di 900 km/h. Il Chief Technology Officer del produttore turco di droni Baykar, Selcuk Bayraktar, aveva affermato che “l’aereo avrà una sezione trasversale radar ridotta. Ciò non significa che sarà completamente invisibile ma la bassa rilevabilità sarà un grande vantaggio”.

Baykar ha svelato anche l’altro futuro prodotto di punta in fatto di droni militari turchi, il Bayraktar TB3 anch’esso capace di atterrare e decollare su unità navali con ponti di volo corti come la TCG Anadolu anche grazie alle sue ali pieghevoli. Con la sua struttura ad ali pieghevoli, il TB3 occuperà meno spazio sul ponte di volo e nell’hangar delle navi. Il Bayraktar TB3, che avrà anche la capacità di comunicare oltre la linea di vista, potrà così essere controllato da distanze molto lunghe e sarà in grado di eseguire missioni di ricognizione-sorveglianza, intelligence e offensive con varie munizioni intelligenti.

Secondo il produttore turco il KIZILELMA potrà eseguire combattimenti aria-aria con manovre aggressive come gli aerei da guerra con equipaggio e insieme al TB3 o al Bayraktar Akinci, con le loro capacità di eseguire missioni offensive di attacco, potrebbero cambiare gli equilibri sui futuri campi di battaglia.

Il Bayraktar Akinci

L’Akinci, che in turco significa “Raider”, è un drone ad alta quota e di lunga durata (MALE) che può volare per 24 ore e in grado di eseguire missioni di attacco aria-terra e aria-aria. Il velivolo ha una lunghezza di 12,2 metri, un’altezza di 4,1 metri e un’apertura alare di 20 metri. Può volare a un’altitudine di 12.192 metri, ha un peso al decollo di 5.500 chilogrammi e trasporta un carico utile massimo di 1.350 chilogrammi.

Diversi esperti militari hanno suggerito che la maggiore capacità di carico utile di combattimento di Akinci, rispetto al Bayraktar TB2 che cerca di sostituire, consentirebbe di utilizzare armi più letali sul campo di battaglia. Oltre al radar avanzato AESA e alle munizioni di precisione, l’UCAV Akinci potrebbe anche essere utilizzato come aereo per attacchi di sciami di droni.

I primi del mese di aprile hanno visto anche il collaudo con l’Akinci del missile supersonico IHA-230 in grado di colpire obiettivi a una distanza fino a 140 chilometri. In un altro test è stato utilizzato il kit di guida laser Aselsan integrato con una bomba MK-82, anch’essa sviluppata da Aselsan, utilizzata nel tiro di prova. Il kit converte bombe “stupide” MK-82 da 227 chilogrammi (500 libbre) e MK-84 da 2 tonnellate in armi “intelligenti” economiche e altamente affidabili.