La TAI – Turkish Aerospace Industries ha svelato la prima foto del nuovo drone da combattimento ANKA-3 Unmanned Fighter Aircraft che dovrebbe effettuare il suo primo volo quest’anno. L’ANKA-3 è un velivolo a pilotaggio remoto sviluppato dalle industrie aerospaziali turche (TUSAŞ) con un design ad ala volante sviluppata con risorse nazionali di Ankara.
La Turchia aveva promesso fin dall’anno scorso che all’inizio del 2023 avrebbe presentato gli sviluppi nell’ambito dei propri nuovi progetti aeronautici: la presentazione del nuovo caccia TF-X, il primo volo del jet da addestramento Hurjet e la presentazione del nuovo drone ANKA-3. Si pensa che questo drone sia stato sviluppato anche per lavorare in combinazione con il caccia stealth TF-X per alcune tipologie di missione.
Il Presidente dell’Industria della Difesa Prof. Dott. İsmail Demir, in una dichiarazione nel mesi di novembre 2022, aveva annunciato per la prima volta che TAI aveva sviluppato un drone da combattimento con motore a reazione. Secondo quanto dichiarato dalla TAI l’Unmanned Fighter Aircraft avrà un peso massimo al decollo di 6,5 tonnellate e sarà in grado di trasportare 1,2 tonnellate di carico utile. ANKA-3, che ha un’autonomia di 10 ore di volo con il suo carico utile standard a 40.000 piedi di altitudine, potrà volare ad una velocità di crociera di 250 nodi, con una velocità massima di 425 nodi.
Il nuovo drone da combattimento ANKA-3, che dovrebbe effettuare il suo primo volo nel secondo trimestre del 2023, è stato sviluppato alla luce delle esperienze maturate dal precedente drone ANKA. Si ritiene che ANKA-3, con il suo design ad ala voltante, abbia un’area di sezione trasversale radar molto ridotta grazie alla mancanza degli stabilizzatori verticali e di baie interne per l’armamento. Il drone sarebbe sviluppato principalmente per missioni aria-terra con le missioni deep-strike e di soppressione delle difese aeree nemiche (DEAD/SEAD) tra le principali capacità di attacco del velivolo.
L’immagine rilasciata mostra anche due Simsek, i due missili arancioni che spiccano sotto le ali, ovvero due missili per la simulazione dei bersagli aerei, che la Turchia insiste nel mostrare come un futuro missile “kamikaze”. Sebbene meno complesso, il design generale del velivolo ricorda l’S-70 Okhotnik/Hunter-B russo, l’X-47B americano e il nEURon franco/europeo.
L’UAV ANKA, sviluppato nell’ambito del progetto monomotore ANKA-1, è attivamente utilizzato dalle forze armate turche, dal Ministero dell’Interno e dalla National Intelligence Organization. Inoltre, finora è stato esportato in 4 paesi. L’UAV AKSUNGUR, sviluppato nell’ambito del progetto bimotore ANKA-2, è anch’esso utilizzato dalle forze armate turche ed è stato esportato in 2 paesi. La Turchia è attualmente nella fase di sviluppo di due velivoli da combattimento senza pilota e a bassa osservabilità, il Kizilelma di Baykar che abbiamo già visto decollare e ora l’ANKA 3.
Questi due droni potrebbero fornire un interessante mix di capacità avanzate di combattimento aereo senza pilota all’aeronautica militare turca. Il Kizilelma è più un progetto ad alte prestazioni con alcune caratteristiche di bassa osservabilità, mentre l’ANKA-3 è meno orientato alle prestazioni ma privilegia la sopravvivenza e la persistenza sul campo di battaglia. Insieme al TF-X e al HÜRJET rappresentano una nuova era per l’industria aerospaziale turca e per le capacità tattiche dell’aviazione militare turca.