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Ci risiamo … Polonia e Slovacchia finalmente pronte a consegnare i loro MiG-29 all’Ucraina?

@ Aviation Report / Andrea Avian

Ritorna la saga dei Mig-29 all’Ucraina. Lo scorso anno, pochi giorni dopo l’inizio della guerra in Ucraina, la Polonia aveva annunciato di essere pronta a donare i suoi MiG-29 Fulcrum ereditati dal suo passato comunista all’aviazione militare ucraina con Washington che sembrava sostenere questa iniziativa … che poi alla fine fallì.

Non volendo assumersi la responsabilità esclusiva della consegna dei MiG-29 a Kiev, e incorrere nell’ira di Mosca, le autorità polacche avrebbero voluto inviarli prima sulla base aerea di Ramstein in Germania, lasciando che fossero gli Stati Uniti a consegnarli agli ucraini e chiedendo sempre agli Stati Uniti di sostituirli con aerei F-16 di seconda mano. Tuttavia, l’amministrazione americana fece cadere la questione.

Poi fu la volta della Slovacchia che una volta ritirati dal servizio i suoi Mig-29 a settembre del 2022, dichiarò che potevano essere donati all’Ucraina. Ma anche questa volta l’iniziativa fallì. Tuttavia, e nonostante le ripetute richieste di Kiev, il trasferimento di aerei da combattimento occidentali non è ancora all’ordine del giorno, anche se alcuni paesi, come Paesi Bassi, Regno Unito e Francia, non sarebbero contrari in linea di principio.

Questa volta la saga del MiG-29 potrebbe concludersi ed avere successo? Il 9 marzo, durante un’intervista concessa alla CNN, il presidente polacco, Andrzej Duda, ha nuovamente messo sul tavolo il tema della consegna dei MiG-29 a Kyiv. “Siamo pronti a fornire i MiG-29, che sono operativi e attualmente in servizio nella nostra forza aerea. Sono sicuro che l’Ucraina sarebbe pronta a usarli immediatamente perché ha piloti in grado di usarli in questo momento“, ha detto Duda.

La Polonia aveva in servizio 44 Mig-29 Fulcrum dei quali 12 ereditati dall’epoca dell’Unione Sovietica nel 1991, 10 ricevuti dalla Repubblica Ceca nel 1996 e 22 venduti dalla Germania nel 2003. Dopo le perdite, attualmente Varsavia ne possiede ancora 29.

Lo stesso giorno, anche il Ministro della Difesa slovacco Jaroslav Nad ha rilasciato una dichiarazione in tal senso. “Penso che sia ora di prendere una decisione“, ha detto, con un post su Facebook. “Le persone muoiono in Ucraina, possiamo davvero aiutarle. Non c’è posto per la politica slovacca“, ha continuato, riferendosi allo smaltimento degli 11 MiG-29 non tutti operativi che Bratislava, come detto, ha ritirato dal servizio nel settembre 2022. Probabilmente un velivolo verrebbe mantenuto in patria e i restanti 10 ceduti.

Così i due paesi potrebbero consegnare complessivamente 39 MiG-29 all’Ucraina come parte di un’azione congiunta. Da parte ucraina si stima che l’eventuale consegna di questi aerei sarebbe una “buona notizia” in quanto segnerebbe un’evoluzione sulla questione della fornitura di aerei da combattimento da parte dei partner di Kiev e perché aiuterebbero ad alleviare la pressione attuale sui velivoli da combattimento di Kiev. Ricordiamo che dall’inizio della guerra l’Ucraina aveva ricevuto solo 18 aerei d’attacco subsonici Sukhoi Su-25 Frogfoot ricevuti dalla Bulgaria e dalla Macedonia.

Secondo gli Stati Uniti l’Ucraina avrebbe perso finora circa 60 aerei dal giorno dell’invasione russa del paese nel febbraio 2022, mentre i russi ne hanno persi più di 70. Dei 60 aerei ucraini persi, almeno 18 dovrebbero essere Mig-29 su una flotta che doveva essere inizialmente di circa 50 velivoli. L’aviazione militare di Kiev probabilmente perderà altri MiG-29 e 29 aerei in più, anche se alcuni da sottoporre a forte manutenzione, aiuterebbero sicuramente a sostenere i combattimenti nei prossimi mesi.

La decisione su come utilizzare gli aerei verrà presa in base alle loro condizioni“, ha commentato un portavoce del ministero della Difesa ucraino. “Qualsiasi aiuto con questo tipo di equipaggiamento è sicuramente una buona notizia per noi perché possiamo rafforzare la nostra capacità di combattimento“, ha insistito. Tuttavia, la priorità per Kiev resterebbe quella di ottenere i velivoli occidentali F-16.

Secondo la CNN a tal proposito, funzionari americani avrebbero confermato questa settimana che due piloti di caccia ucraini erano in addestramento presso la base aerea di Tucson in Arizona. Ma per il momento non si tratta di addestrarli sull’F-16, poiché la posizione di Washington non è cambiata riguardo alla consegna di tali aerei a Kiev, ma di esaminare come i piloti ucraini conducono la pianificazione e l’esecuzione delle missioni per determinare come poterli consigliare ad utilizzare le capacità che hanno e che gli Stati Uniti hanno dato loro, vedasi i missili anti-radiazioni AGM-88 HARM o le bombe a guida di precisione JDAM.

Redazione di Aviation Report: Dalla redazione di Aviation Report // From editorial staff

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