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Con 32 F-35A già in servizio, la Norvegia vende gli F-16 alla Romania e alla Draken International

@ Onar Digernes Aase / Forsvaret

Il Ministero della Difesa rumeno ha inviato una richiesta formale al parlamento rumeno per approvare l’appalto di 32 F-16AM/BM Fighting Falcons ex Luftforsvaret (Royal Norwegian Air Force) per inserirli nella flotta della Forțele Aeriene Române (Aeronautica Militare rumena). I caccia norvegesi saranno disponibili non appena tutti i velivoli rimanenti saranno ritirati dal servizio entro la fine di dicembre 2021, dopo oltre 40 anni di servizio.

La Norvegia sta ritirando dal servizio attivo la sua flotta di F-16 Fightning Falcon mentre continua a lavorare sulla transizione al nuovo velivolo stealth di quinta generazione F-35 Lightning II dei quali finora ha preso in consegna 34 aerei su 52 ordinati, con l’ultimo lotto arrivato in Norvegia lo scorso 9 dicembre 2021.

I costi stimati per questa operazione sono calcolati in circa 454 milioni di euro, di cui 354 milioni di euro per gli aeromobili e 100 milioni di euro per il supporto logistico e le attrezzature specifiche necessarie per gli aggiornamenti dei velivoli che saranno forniti attraverso il governo degli Stati Uniti. Questi aggiornamenti, comprese le riparazioni e la manutenzione del motore, verranno eseguiti dall’Aerostar Bacau.

Ricordiamo che nel braccio di ferro tra gli Stati Uniti, la NATO e la Russia i primi stanno rafforzando il versante orientale della nuova cortina di ferro che si poggia strategicamente sulla Polonia e la Romania essenziali per un eventuale contrasto con la Russia tra il Baltico fino al Mar Nero collegati idealmente dall’asse che inizia a Danzica e termina a Costanza. In questi termini rientra l’ammodernamento della linea caccia della Romania con gli F-16 che sono basati vicino al Mar Nero.

La richiesta formale del Ministero della Difesa rumeno affermava che: “Al fine di continuare la fornitura graduale di aerei F-16 dal surplus delle forze armate dei membri della NATO, nel 2019 sono state inviate lettere di inchiesta (RFI) ai governi degli Stati membri della NATO. equipaggiati con velivoli F-16 (Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Grecia) sulla disponibilità a trasferire da 16 a 32 F-16. L’unica soluzione attualmente individuata a seguito dell’analisi delle risposte pervenute a seguito delle richieste di informazioni è l’acquisto dal governo norvegese di un pacchetto composto da 32 velivoli F-16 in configurazione M6.5.2 (superiore alla configurazione dei diciassette velivoli già in servizio in Romania), attrezzature di supporto logistico e servizi di addestramento“.

L’Aeronautica Militare rumena attualmente gestisce diciassette F-16AM/BM Block 15 Mid-Life Upgrade Fightning Falcon di seconda mano ex Aeronautica Militare portoghese e sono in servizio con Escadrila 53 “Vanatoare” (Warhawks) sulla Baza 86 Aeriană a Borcea/Fetesti. I velivoli ex portoghesi sono stati trasferiti in Romania tra il 2016 e il 2021.

Gli ex F-16 portoghesi avevano ricevuto aggiornamenti di mezza età prima di essere trasferiti in Romania e ora hanno la configurazione M.5.2R, con capacità simili ai velivoli Block 50/52, mentre gli aerei norvegesi presentano la configurazione M6.5.2, con la capacità di utilizzare anche armamento a guida laser JDAM e missili aria-aria AMRAAM-120D.

@ Bogdan PANTILIMON, Statul Major al Forțelor Aeriene

Gli F-16 della Draken International

Nel frattempo all’inizio di questo mese, il ministero della Difesa norvegese ha anche rivelato di aver raggiunto un accordo con il fornitore di servizi aerei Draken International per la vendita di un massimo di 12 caccia F-16 alla compagnia privata. Draken ha annunciato sui suoi canali social che era in corso l’acquisto degli F-16 più asset di supporto in un accordo firmato con il governo norvegese ma che richiede ancora l’approvazione finale sia delle autorità statunitensi sia di quelle norvegesi. Il valore del contratto non è stato rivelato.

I jet norvegesi potrebbero essere consegnati a Draken già il prossimo anno e sosterranno l’addestramento al combattimento aereo dissimilare contro gli aerei da combattimento americani. Con sede presso l’aeroporto internazionale di Lakeland Linder in Florida, l’azienda fornisce anche servizi aerei in Europa con una delle flotte più grandi al mondo di questo genere.

Draken offre supporto aereo di tipo “Aggressor” (Red Air), Joint Terminal Attack Controller (JTAC), Close Air Support (CAS), addestramento al volo, simulazione delle minacce, supporto per la guerra elettronica, rifornimento aereo, ricerca e servizi di test al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, appaltatori della difesa e aziende aerospaziali statunitensi, servizi forniti da una flotta di ex aerei militari.

Con l’aggiunta di questo nuovo lotto di F-16 alla sua flotta “aggressor”, la Draken International terrà il passo con la compagnia privata concorrente Top Aces, che ora gestisce i primi dei 29 ex F-16A/B Netz acquisiti da Israele. Ricordiamo che oltre agli ex F-16 norvegesi e ai 12 F-16 già acquisiti dai Paesi Bassi, Draken potrebbe espandere ulteriormente la sua flotta, con il governo olandese che ha annunciato un’opzione per l’azienda sull’acquisto di altri 28 esemplari, che dovrebbero essere ritirati dal servizio attivo entro la fine del 2024.

Draken potrebbe arrivare ad operare una impressionante flotta di F-16 di seconda mano, anche fino a 40 velivoli che andranno ad affiancare due caccia supersonici già in servizio, una dozzina di Atlas Cheetah ex sudafricani e 22 Mirage F1M ex aeronautica militare spagnola. La vasta flotta di Draken comprende anche gli A-4K Skyhawk, gli L-159, gli L-39 e gli MB339. I Cheetah ed i Mirage F1 offrono già un elevato livello di prestazioni e sono dotati di radar, con aggiornamenti in corso per rappresentare al meglio le minacce di quarta generazione.

@ NORDETMAN / Forsvaret

La corsa all’acquisto di F-16 di seconda mano da queste compagnie private riflette la crescente domanda delle forze armate statunitensi di servizi provati per velivoli “Aggressor – Red Air”, in particolare per soddisfare il grande contratto dell’US Air Force da 6,4 miliardi di dollari per integrare e fornire supporto al combattimento aereo dissimilare a 12 diverse basi aeree negli Stati Uniti. Draken è tra le società ad aver ricevuto una quota di questo contratto, insieme ad Air USA , ATAC – Airborne Tactical Advantage Company, Tactical Air Support e Top Aces . Il contratto durerà fino al mese di ottobre 2024 e dovrebbe coinvolgere tra le 40.000 e le 50.000 ore di volo all’anno.

L’F-16 grazie alla sua leggendaria agilità è il velivolo “Aggressor” per antonomasia, già utilizzato dall’USAF e dalla US Navy e le sue capacità saranno sicuramente sfruttate per l’addestramento avanzato dei piloti di F-35 e F-22, addestramento che i più anziani Skyhawk, Mirage o Cheetah non possono più garantire per carenza di prestazioni e capacità operative e di combattimento. Inoltre è importante anche ricordare, che nei prossimi anni gli F-16 Viper saranno sempre più disponibili sul mercato dell’usato per poter aggiornare le flotte di diverse aziende private statunitensi che si occupano di addestramento.

Categorie: News Militari
Redazione di Aviation Report: Dalla redazione di Aviation Report // From editorial staff

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