@ UPICOM Marina Militare / Stato Maggiore Difesa
Organizzata dalla Norvegia, è la più importante esercitazione condotta nell’Artico dagli anni ‘80, banco di prova dell’interoperabilità degli assetti dell’Alleanza Atlantica e dei paesi partner anche in ambienti estremi, tipici dell’inverno norvegese. Le esercitazioni della serie Cold Response sono condotte regolarmente ogni due anni in Norvegia e pianificate per tempo.
L’edizione di quest’anno era stata annunciata più di otto mesi fa e non è legata all’invasione non provocata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia, a cui la NATO sta rispondendo con misure preventive, proporzionate e non di escalation. In totale alla Cold Response 2022 prenderanno parte circa 30mila militari, oltre a circa 220 aerei e più di 50 navi delle Forze Armate di 25 nazioni NATO e partner, tra cui la Norvegia che guiderà l’esercitazione dal suo comando operativo interforze, il Norwegian Joint Headquarters di Bodo.
Durante l’esercitazione, le forze armate alleate e partner attraverseranno la vasta regione nordica, condurranno esercitazioni a fuoco live, salteranno nei laghi ghiacciati e molto altro ancora. Si tratta di addestrare capacità vitali e assicurarsi che le forze armate alleate siano preparate a rispondere a qualsiasi minaccia o crisi e mantenere i paesi e le persone al sicuro. La Cold Response 2022 riunisce alleati dell’Europa e del Nord America, a dimostrazione del duraturo legame transatlantico nel cuore della NATO.
Le forze alleate devono essere pronte ad operare in qualsiasi ambiente e in qualsiasi condizione. L’addestramento in Norvegia consente agli alleati e ai partner della NATO di esercitare le proprie capacità operando in ambienti estremi e accidentati, dai fiordi e mari ghiacciati alle montagne coperte di neve e ghiaccio.
La Cold Response svilupperà uno scenario immaginario in cui la Norvegia viene attaccata e viene invocato l’articolo 5 della clausola di difesa collettiva della NATO. L’esercitazione Brilliant Jump 2022 e la certificazione della Very High Readiness Joint Task Force della NATO, sono altri due eventi collegati a Cold Response.
Le Forze Armate italiane sono presenti con l’incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi. L’unità navale, salpata dal porto di Narvik (Norvegia) lo scorso 12 marzo, giocherà un ruolo centrale nell’esercitazione in quanto svolge il ruolo di nave di bandiera del Comandante della Task Force Anfibia multinazionale (Commander Amphibious Task Force – CATF), il contrammiraglio Valentino Rinaldi, e ospita a bordo il Comandante della Forza da Sbarco (Commander Landing Force – CLF) statunitense, ruolo ricoperto dal Generale di Brigata del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, Anthony M. Henderson, comandante del 2° Marine Expeditionary Brigade. Presente a bordo anche una componente interforze nazionale nello staff, con personale dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare.
Durante l’esercitazione nave Garibaldi opererà in stretta sinergia con assetti di diverse Forze Armate straniere, mettendo a frutto l’addestramento specifico svolto negli ultimi mesi dalle donne e dagli uomini della Marina Militare. Partecipa alla Cold Response anche un’aliquota di Alpini del 3° Reggimento di Pinerolo, che a terra simuleranno la forza opponente.
Immagini: UPICOM Marina Militare / Stato Maggiore Difesa
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