Dal 14 al 18 dicembre 2020, il personale del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, in approntamento per le missioni all’estero, ha svolto una serie di attività addestrative nelle Caserme “Ederle” e “Del Din” di Vicenza, sedi della 173rd Airborne Brigade dell’US Amrmy, l’Esercito americano.
L’unità aeromobile, affiancata da istruttori statunitensi, si è addestrata utilizzando strutture e simulatori messi a disposizione dalla unità statunitense, nel pieno del rispetto delle misure volte a prevenire il contagio da COVID-19. Il focus delle attività è stato l’addestramento alle “Urban Operations” (U.O.) e il perfezionamento al tiro anche in condizioni di stress fisico e mentale, fondamentale per elevare la preparazione di un soldato.
L’attività addestrativa si è svolta in un’apposita struttura denominata “shooting house” e ha visto l’utilizzo del sistema di simulazione “Simunition”, in dotazione all’Esercito Italiano, che permette di addestrare il personale all’utilizzo del fuoco in maniera proporzionale, mirata e selettiva.
Il sistema “Simunition”, oltre alle protezioni per il personale, comprende il kit di conversione dell’arma e il munizionamento non letale FX, che viene utilizzato per elevare il grado di realismo in totale sicurezza. La Forza Armata, ormai da diversi anni, promuove e incentiva l’utilizzo di sistemi di simulazione per la formazione e il mantenimento delle capacità operative.
Contestualmente all’addestramento alle U.O., l’unità aeromobile ha potuto svolgere esercizi di perfezionamento del tiro con i sistemi di simulazione Squad Advanced Marksmanship Trainer (S.A.M.T.) e Gunfighter Gym.
L’attività addestrativa ha consentito ai Comandanti di minore unità di affinare le capacità di comando e controllo in vari scenari operativi e ai fanti aeromobili, di perfezionare la propria preparazione e le proprie competenze grazie all’uso di moderni sistemi ed equipaggiamenti che consentono, in piena sicurezza, l’esecuzione di attività tattiche tese ad incrementare le capacità di impiego delle truppe aeromobili in Patria e all’estero.
La Brigata Aeromobile Friuli
La Brigata Aeromobile Friuli con sede a Bologna, oggi al comando del Generale di Brigata Stefano Lagorio, ha partecipato ai due conflitti mondiali e a tutte le più importanti missioni all’estero italiane. Nel 2000 la Brigata viene riconfigurata da meccanizzata in aeromobile con l’assegnazione dei due Reggimenti elicotteri 5° “Rigel” e 7° “Vega”, oggi affiancati dal 66° “Trieste”, unica unità di fanteria aeromobile in ambito Forza Armata. La brigata è inoltre responsabile del CFA – Centro di Formazione Aeromobile presso il reggimento di fanteria e di due CFE – Centro di Formazione Elicotteri presso i reggimenti elicotteri.
Con l’attuale configurazione, la Brigata Aeromobile “Friuli” garantisce una costante presenza dei propri assetti aerei e terrestri all’estero e sul territorio nazionale in attività di “homeland security” nel comparto Strade Sicure. Inoltre in stretto coordinamento con il COMAVES la brigata può fornire una componente capace di effettuare operazioni a bordo di navi della marina Militare della classe San Giusto e San Giorgio. La Brigata Aeromobile Friuli è inquadrata nella Divisione Vittorio Veneto con sede a Firenze.
La “Friuli” fa parte delle forze di manovra ed è stata concepita per esprimere un potenziale bivalente, cioè in grado di sfruttare tutte le possibilità che l’aeromobilità e l’aeromeccanizzazione offrono nei diversi ambienti operativi. Dispone sia di forze terrestri sia di una forte componente di elicotteri multiruolo e da esplorazione e scorta in grado di condurre operazioni anche in maniera indipendente. La capacità aeromobile è risultante dall’integrazione delle specifiche capacità proprie delle unità di volo e di fanteria leggera, poste sotto un unico comando e in grado di assolvere missioni nell’ambito delle quali, le forze, con i loro equipaggiamenti, manovrano nell’Area di Operazione per mezzo di aeromobili, al fine di ingaggiare il combattimento dall’aria e proseguirlo sia a terra che dall’aria.
Il perno della Brigata Aeromobile è quindi rappresentato dal ruolo delle componenti ad ala rotante e di fanteria aeromobile che possono assurgere, in funzione del tipo di missione, ad elemento principale della manovra, lasciando ad altre componenti il compito di supporto. Lo strumento aeromobile/aeromeccanizzato è contraddistinto da flessibilità, rapidità e precisione di ingaggio degli assetti ad ala rotante e consente, altresì, il dispiegamento, con ridotto preavviso ed in profondità nel territorio ostile o potenzialmente ostile, delle forze terrestri, al fine di proseguire congiuntamente lo sforzo principale. La manovra dall’aria e la manovra a terra corrispondono, pertanto, a differenti e complementari modalità di condotta di un’operazione terrestre, nella quale le due forme si integrano ed assumono un ruolo, più o meno preponderante, in funzione dei compiti assegnati alla componente ad ala rotante.
Immagini: Brigata Aeromobile Friuli