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Uno sguardo ai programmi aeronautici nel Documento Programmatico Pluriennale della Difesa 2020–2022

F-35A ed Eurofighter Typhoon Aeronautica Militare (@ Archivio Aviation Report / Gianluca Vannicelli)

E’ stato approvato il Documento Programmatico Pluriennale (DPP) della Difesa. Ministro Guerini: “Le risorse destinate alla difesa rappresentano una leva strategica per l’economia del paese e assicurano la crescita dell’occupazione. Circa 80% delle risorse destinate al comparto industriale nazionale. Necessario procedere a nuove assunzioni”.

Oggi più che mai, occorre puntare su prodotti innovativi in grado di contribuire all’ammodernamento dello strumento militare nazionale, assicurare elevati ritorni economici per il Paese e crescita occupazionale”. Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini dopo l’approvazione del DPP – Documento Programmatico Pluriennale della Difesa per il triennio 2020 – 2022 dove al suo interno è illustrato il piano di sviluppo complessivo dello Strumento militare e la modernizzazione delle Forze Armate.

In considerazione di uno scenario internazionale caratterizzato da crescente instabilità, il Documento Programmatico Pluriennale punta inoltre sulla rapida attuazione del processo di adeguamento dello Strumento militare per fare fronte ad ogni tipo di minaccia e in un’ottica indispensabile di bilanciamento tra le diverse componenti dell’Esercito ItalianoMarina MilitareAereonautica Militare e Arma dei Carabinieri.

Gli interventi di ammodernamento dello Strumento Militare dovranno necessariamente tendere al ripianamento dei principali gap capacitivi, tenuto conto delle nuove minacce e situazioni di rischio, anche alla luce delle carenze capacitive evidenziate dalla NATO, nell’ambito della periodica Defence Planning Capability Review;

  • completamento dei programmi avviati;
  • sostegno alla ricerca tecnologica;
  • raggiungimento di una sempre più spiccata digitalizzazione della difesa in grado di garantire, tra l’altro, una maggiore interconnettività delle FA;
  • proseguimento delle attività di bonifica ambientale e di razionalizzazione delle infrastrutture.

A tali priorità si affianca l’esigenza di garantire un investimento adeguato in settori caratterizzati da un rapido sviluppo di tecnologie fortemente innovative (Intelligenza Artificiale, sistemi autonomi, tecnologie quantistiche, etc.) per incrementare le capacità di comando e controllo e mantenere la necessaria superiorità informativa e decisionale.

In particolare la Componente Aerea della Difesa dovrà assicurare la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale e contribuire a quella euro-atlantica, nonché garantire la proiezione di forza dall’aria, con possibilità di operare nel più ampio spettro di conflittualità in ogni dominio, anche in scenari ad alta intensità, e in dispositivi interforze e/o internazionali, garantendo capacità di comando e controllo, alta rischierabilità e trasporto strategico, adeguate capacità di difesa e superiorità aerea, di appoggio alle forze di superficie e di ingaggio di precisione anche in profondità, di sorveglianza e di ricognizione nelle aree di interesse nazionale, di protezione delle forze dalla minaccia aerea e missilistica.

Principalmente, si prevede il potenziamento delle capacità di sorveglianza e comando e controllo multidimensionale, di ricognizione persistente e di superiorità informativa; il mantenimento / rinnovamento della componente aerotattica e di difesa antiaerea, il potenziamento della flotta per il trasporto strategico e della componente elicotteristica dedicata al SAR/SMI e all’addestramento ala rotante; l’ammodernamento e l’acquisizione di munizionamento per l’ingaggio di precisione, a lunga gittata e di obiettivi in ogni dominio, anche a vantaggio delle altre componenti. Inoltre, occorre ripianare i gap capacitivi evidenziati, con particolare riferimento ai quantitativi di armamento (Stockpile), alla difesa missilistica e alla capacità di supportare contromisure elettroniche.

Il Bilancio della Difesa per il triennio 2020-2022 trova fondamento, al pari delle altre amministrazioni statali, nella Legge 27 dicembre 2019, n. 160 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”. La dotazione complessiva per il 2020 ammonta a 22.941,82 M€, pari all’1,38% del PIL previsionale (1.661.432 M€)3. Le assegnazioni per il 2021 e per il 2022, invece, ammontano rispettivamente a 23.005,6 M€ e 22.920,4 M€ e riferite ai corrispondenti valori di PIL previsionale di 1.763.459 M€4 e 1.913.559 M€5, denotando un rapporto pari a 1,30% nel 2021 e 1,20% nel 2022.

Con riferimento al periodo 2008 – 2020, il bilancio della Difesa a valori correnti registra un incremento del 6,3% passando da uno stanziamento di 21.132,4 M€ del 2008 a quello di 22.472,1 M€ del 2020 (immagine di seguito); ciò nonostante il rapporto Bilancio Ordinario Difesa/PIL ha subito una graduale diminuzione, passando dall’1,35% del 2008 al valore di 1,18% registrato nel 2019; il dato incrementale di 1,35% (1,38% se si considerano incluse le poste dedicate all’ex Corpo Forestale dello Stato) associato all’annualità 2020 non indica un aumento degli stanziamenti ma è frutto del taglio del PIL previsionale per effetto della crisi economica in atto a seguito dell’epidemia di COVID 19.

Programmi di interesse aeronautico descritti nel DPP 2020-2022

In riferimento alla programmazione con assicurazione di finanziamento, di seguito sono analizzati i programmi per una piattaforma aerea multi-missione e multi-sensore e l’aggiornamento di -mezza vita delle piattaforme MQ-9A che interessano l’Aeronautica Militare e di previsto avvio nel triennio finanziario coperto dalla Legge di Bilancio.

Piattaforma aerea multi-missione e multi-sensore

Il programma attiene ad un sistema multi missione, basato su piattaforma aerea Gulfstream G-550, equipaggiato con moderni sensori per la raccolta informativa strategica e la superiorità elettronica, idoneo a integrarsi in un’architettura netcentrica di C4ISTAR per la condivisione realtime delle informazioni, in grado di operare sia in contesto autonomo che, soprattutto, di complessa struttura interforze. In futuro si prevede l’ampliamento delle capacità del sistema al settore Comando e Controllo Multidominio nonché alla protezione elettronica delle forze, attraverso la scoperta in profondità della minaccia. Il programma, strutturato per successive tranche autoconsistenti, persegue la realizzazione progressiva della capacità avviando una prima fase il cui fabbisogno complessivo ammonta a 1.223,1 M€, interamente finanziati sul Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa. Il completamento avverrà in una fase successiva, utile a beneficiare dell’ulteriore sviluppo tecnologico e del maturare degli accordi di cooperazione internazionale già in itinere. Sono ricompresi nel programma anche i costi relativi al Mantenimento Configurazione Operativa (MCO) / Supporto Logistico Integrato (SLI) post consegna nonché alle necessarie predisposizioni logistico-infrastrutturali. E’ in corso l’iter di approvazione del previsto DM ai sensi dell’art. 536 del C.O.M..

MCO – MLM della componente sistemi aeromobili a pilotaggio remoto MQ-9A

Programma pluriennale di A/R prevede l’aggiornamento Mid Life Modernization (MLM) e il mantenimento delle dotazioni / capacità operative (MCO) di aeromobili a pilotaggio remoto (APR Strategici) attualmente in servizio inclusivi di Supporto Logistico. L’impresa, inoltre, garantirà l’allineamento dei sensori, dei sistemi di comando e controllo ed eventuali attuatori agli ultimi standard tecnologici, assicurando il necessario sviluppo per garantire l’output capacitivo ed operativo richiesto dalla Difesa negli attuali e futuri scenari di riferimento. Il programma ha un onere complessivo di circa 343 M€ distribuiti in 14 anni. E’ in corso l’iter di approvazione del previsto DM ai sensi dell’art.536 del C.O.M..

Ci sono poi ulteriori esigenze prioritarie da finanziare. Seppure al momento ancora in attesa del necessario sostegno finanziario, sono in possesso di una consolidata maturità tale da poterne garantire il rapido avvio nel caso in cui si dovessero palesare idonei spazi finanziari.

Tra i programmi che la Difesa intende avviare ripartiti per Capacità Operative Fondamentali (COF) e area (Area Interforze/Forze Armate) troviamo di interesse aeronautico:

  • Acquisizione e completamento dei nuovi elicotteri d’addestramento ed operativi leggeri (Light Utility Helicopter – LUH).
  • Acquisizione velivoli leggeri per addestramento basico low‐cost.
  • Acquisizione alianti per addestramento basico al volo.
  • Sviluppo e acquisizione di simulatori di volo per la Difesa.
  • Acquisizione del nuovo velivolo da trasporto tattico sostitutivo del C-130J e completamento della capacità di trasporto strategico nazionale (KC-767).
  • Completamento programma HUB aereo nazionale.
  • Realizzazione e acquisizione di sistemi di bordo per i velivoli MC-27J PRETORIAN da destinare al supporto delle forze di terra attive in “operazioni speciali”.
  • Costituzione dotazioni iniziali armamento JSF.
  • Programma di acquisizione della capacità Counter APR e dei relativi Sistemi.
  • Acquisizione della capacità Future Vertical Lift (FVL).
  • Sviluppo di un nuovo caccia europeo di sesta generazione (Tempest) per la difesa aerea nazionale.
  • Acquisizione missile aria-aria a corto raggio per i velivoli caccia della Difesa.
  • Acquisizione di velivoli a supporto delle Operazioni Speciali.
  • Ammodernamento della capacità d’ingaggio degli APR Predator B.
  • Trasporto sanitario aereo in biocontenimento di malati altamente infettivi.
  • Supporto logistico e adeguamento capacità tecnologiche delle linee elicotteri della Difesa e NH-90 Aggiornamenti evolutivi.
  • Potenziamento della flotta velivoli multisensore G550 (CAEW / BM&C2).
  • Programma di acquisizione Velivoli a Pilotaggio Remoto (UAV) di classe Micro e Mini e di sistemi unmanned e multisensore capaci di essere imbarcati su natanti (HARMSPRO).
  • Rinnovo della sensoristica aerea per attivita di Intelligence Surveillance Reconnaissance (POD-ISR) e per le attività dell’Ufficio Controllo Armamenti e Proliferazione (POD-UCVAC). Completamento acquisizione sistemi mobili multi-sensore per la sorveglianza terrestre a medio raggio.
  • Programma per l’acquisizione della capacità di velivoli equipaggiati con speciale sensoristica allo scopo di dotare lo strumento militare di una piattaforma che garantisca la scoperta in profondità della minaccia aerea e sottomarina.
  • Ammodernamento e rinnovamento della flotta APR della categoria MALE (Minimum Altitude Long Endurance), della piattaforma Predator e delle soluzioni ad interim. Acquisizione APR sostitutivo del Predator A+ e MQ-1.
  • Programma di completamento della flotta aerea di velivoli multimissione e multisensore.

Tutta la restante programmazione derivante da impegni e contratti assunti in passato e già oggetto di specifici approfondimenti nei precedenti DPP, viene ricondotta qui di seguito sempre con un occhio ai programmi di interesse aeronautico.

T-345

Il programma ha per oggetto lo studio, lo sviluppo e produzione di un nuovo sistema, idoneo ad essere utilizzato per la fase di addestramento basico dei piloti militari, denominato T-345 HET (High Efficiency Trainer) e per le esigenze della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN). Il fabbisogno complessivo inerente il programma, oltre alla acquisizione della flotta, viene incrementato di 530,95 M€ di cui 427,43 M€ per la quota dedicata al Mantenimento delle Condizioni Operative (MCO), Supporto Logistico Integrato (SLI) della linea volo e per l’acquisizione e sostegno dei relativi Role Equipment: equipaggiamenti propedeutici all’addestramento come i simulatori FTD / VRS (Flight Training Device / Virtual Reality System). L’incremento dei restanti 103,53M€ è dovuto ad una revisione prezzi elaborata in fase di produzione, sottesa da un innalzamento dei costi non ricorrenti della linea. Fabbisogno complessivo: 987,00 M€. (Anno di completamento 2033)

T-346

Programma di acquisizione di 18 velivoli T-346 e del relativo supporto logistico per l’addestramento avanzato dei piloti militari. Nel fabbisogno complessivo per l’acquisizione degli assetti, sono state considerate le risorse necessarie al Supporto Logistico Integrato (SLI) della linea nel periodo 2019-2034. Allo SLI pari a 34,1 M€ annui, si aggiungono inoltre 25,0 M€ annui nel periodo 2023-2034 per Mid Life Upgrade della linea. Sono contemplati, inoltre, all’interno del fabbisogno anche i costi per l’addestramento a terra e per le infrastrutture idonee a garantire l’efficace impiego del sistema di addestramento integrato (totale incrementale pari a 845,6 M€). Fabbisogno complessivo: 1.421,00 M€. (Anno di completamento 2033)

Rotary Wing Mission Training Center

Il progetto, di cooperazione internazionale, è finalizzato alla realizzazione, al funzionamento e supporto del Rotary Wing Mission Training Center (RWMTC), centro di Simulazione al volo per ala rotante, che ha lo scopo di massimizzare l’addestramento di base e ricorrente degli equipaggi di volo dell’EI, AM e MM, consentendo l’espletamento di task addestrativi relativi al volo tattico e all’assolvimento di specifiche missioni di volo. Fabbisogno complessivo: 290,0 M€. (Anno di completamento 2023)

Linea MB-339

Il programma prevede l’acquisizione di parti di ricambio e attività manutentive necessarie alle Revisioni Generali e Rimessa in Efficienza degli impianti propulsivi deli velivoli T-339. i Velivoli sono impiegati sia per lo svolgimento dei programmi addestrativi di formazione dei Piloti Militari, sia per le attività della Pattuglia Acrobatica Nazionale – Frecce Tricolori. Fabbisogno complessivo: 1.077,50 M€. (Anno di completamento 2033)

Nave Cavour

Programma, avviato nel 1998, relativo all’acquisizione della Portaerei Cavour, caratterizzata da elevate capacità di comando, controllo, comunicazioni e flessibilità di configurazione d’impiego dei mezzi aerei imbarcati (velivoli Short Take Off and Vertical Landing – STOVL – ed elicotteri), e del relativo supporto logistico. L’Unità, già entrata in servizio, è in particolare idonea ad operare quale sede di comando per operazioni interforze ed internazionali e risulta connotata da elevata proiettabilità al fine di poter essere impiegata in un ampio spettro di operazioni, comprensive anche di quelle anfibie per le quali possiede capacità di trasporto di un’aliquota di mezzi e truppa. Fabbisogno complessivo: 1.390 M€. (Anno di completamento 2020)

LHD

Programma avviato nel 2015, all’interno del più ampio Programma Navale per la tutela della capacità marittima della Difesa (L.147/2013 art.1 co.37), per lo sviluppo ed acquisizione di una nuova unità in grado di proiettare ed impiegare capacità militari ed umanitarie dal mare su terra in teatri lontani e per periodi prolungati, per supporto alle operazioni anfibie o per intervenire in sostegno alle popolazioni colpite da situazioni di crisi/calamità. L’Unità sarà caratterizzata da elevata prontezza, autosufficienza logistica, autonomia e libertà di movimento nell’alto mare, capacità di comunicazioni, comando e controllo, che permettono la proiezione strategica di assetti a grandi distanze e in tempi brevi. Fabbisogno complessivo: 1.171,3 M€. (Anno di completamento 2033)

NH – 90 (EI + MM)

Programma avviato nel 2000 in cooperazione con FRANCIA, GERMANIA ed OLANDA, relativo allo sviluppo, acquisizione e relativo supporto logistico di elicotteri per le esigenze di trasporto tattico dell’Esercito (60 velivoli) e per le esigenze della Marina (56 velivoli), per complessivi 116 elicotteri. Gli oneri sono comprensivi del contributo già sostenuto a bilancio ordinario, pari a 2.052,0 M€. Fabbisogno complessivo: 5.154,0 M€. (Anno di completamento 2034)

Light Utility Helicopter (LUH)

Il programma è finalizzato al rinnovamento e nel contempo alla razionalizzazione della flotta degli Elicotteri di Supporto al Combattimento e per il supporto a carattere generale delle Forze Armate e nel campo della pubblica utilità e della tutela ambientale. Fabbisogno complessivo: 2.200 M€. (Anno di completamento 2033)

Programma di ammodernamento delle piattaforme elicotteri multiruolo dell’Arma dei Carabinieri da dedicare a compiti di Difesa nazionale e polizia militare. Sfruttando risorse provenienti dall’art.1 co.1072 della LdB 2018 è stato attivato il lotto opzionale al contratto in essere per l’acquisto di piattaforme LUH da impiegare per compiti di sicurezza del territorio nazionale. Fabbisogno complessivo: 246,0 M€. (Anno di completamento 2021)

Nuovo E.E.S.

Il programma prevede lo sviluppo e l’acquisizione fino a 48 esemplari di Elicottero da Esplorazione e Scorta (E.E.S.) caratterizzato da maggiori prestazioni in termini di sopravvivenza, capacità d’ingaggio, connettività digitalizzata, autonomia e proiettabilità, rispetto all’elicottero attualmente in servizio A129, il quale sta andando incontro a progressiva obsolescenza. La prima tranche, relativa alla fase di studio e sviluppo del velivolo, è stata già approvata con specifico DM nel 2016. Per l’avvio della tranche successiva è in corso l’iter di approvazione del previsto DM ai sensi dell’art. 536 del C.O.M.. Il fabbisogno è stato integrato per sopraggiunti aumenti dei costi di realizzazione della quota parte del programma ancora non finanziata. Fabbisogno complessivo: 2.770 M€. (Anno di completamento 2027)

HH-139

Programma di completamento acquisizione dell’elicottero HH-139 quale “interim solution” di un elicottero di categoria media.L’elicottero svolge missioni di ricerca e soccorso (SAR) militare nazionale e Personnel Recovery (PR), di giorno e di notte, anche in condizioni meteorologiche estreme, in ogni contesto geografico d’interesse per la Nazione, in assenza di minaccia. Fabbisogno complessivo:765,8 M€. (Anno di completamento 2027)

Eurofigher F-2000

Programma, in cooperazione con Germania, Regno Unito e Spagna, relativo allo sviluppo ed all’acquisizione di velivoli per la Difesa Aerea, con compito primario di contrasto delle forze aeree avversarie. Il programma è sostenuto con risorse a valere sul Dicastero dello Sviluppo Economico (art. 4 della legge 266/97 e successivi rifinanziamenti) come rimodulate dalla L. 205/2017 (LdB 2018). Il programma garantisce anche lo sviluppo di sensori di nuova generazione ad avanzatissima tecnologia atti a promuovere il miglior posizionamento dell’industria nazionale aeronautica nell’ambito della cooperazione internazionale intorno al futuro programma per un caccia di 6^ generazione (Tempest); i volumi del programma F-2000 utili a detto strategico scopo sono stimati in ca. 742 M€, ai quali si aggiungeranno quote per ulteriori 760 M€ – da ricercare nell’ ambito di consolidate sinergie a livello intergovernativo ed in stretta collaborazione con l’industria – garantendo il pieno soddisfacimento del fabbisogno esigenziale di competenza nazionale per la fase di R&D, condotta congiuntamente a UK e Svezia. Il quadro esigenziale è stato adeguato alle problematiche di sostenibilità logistica e di obsoloescenza previste dall’e.f. 2022. Fabbisogno complessivo: 29.918,8 M€. (Anno di completamento 2030)

Tornado

Programma relativo all’ammodernamento strutturale, tecnologico ed operativo di mezza vita dei velivoli ed al mantenimento delle condizione operative per garantirne l’efficacia d’impiego sino al 2025 sostenuto in parte con risorse a valere sul Dicastero dello Sviluppo Economico. Le poste finanziarie allocate sul bilancio ordinario a favore del programma sono relative a contributi pluriennali pari a 8,3 M€ attivati fino al 2020. Fabbisogno complessivo: 1.300,0 M€ per ammodernamento. (Anno di completamento 2027)

HH – 101 CSAR

Programma relativo all’acquisizione di elicotteri HH-101 in versione CSAR (Combat Search And Rescue) ed all’adeguamento della flotta alla medesima configurazione ed il mantenimento delle condizioni operative per garantirne l’efficacia d’impiego per la protezione ed il recupero delle forze in ambiente non permissivo. L’aumento del fabbisogno è dovuto all’aggiornamento delle quote di sostegno MCO e SLI per la linea fino al 2034, necessario a supportare l’intera flotta (12 elicotteri + 3 di prossima acquisizione). Fabbisogno complessivo: 2.290,0 M€. (Anno di completamento 2033)

CH-47F

Il programma prevede l’acquisizione di nr. 16 elicotteri da trasporto medio CH- 47F caratterizzati da elevate prestazioni e capacità di carico allo scopo di sostituire i vetusti CH-47C in dotazione all’Esercito Italiano. Fabbisogno complessivo: 974 M€. (Anno di completamento 2021)

EH-101

Programma avviato nel 2010, relativo al sostegno logistico della linea EH-101 (22 elicotteri) della Marina Militare (primo lotto d’interventi), all’aggiornamento di configurazione e all’eliminazione delle obsolescenze. Include sia le risorse stanziate a fabbisogno per l’allineamento/ aggiornamento di configurazione ed eliminazione obsolescenze, sia le risorse stanziate per il Mantenimento Condizioni Operative della Linea a valere sull’art. 1 co. 95 L. 145/2018, per complessivi ulteriori 250,48 M€. Fabbisogno complessivo: 725,74 M€. (Anno di completamento 2028)

AV-8B Harrier II+

Programma avviato nel 2011, in cooperazione con SPAGNA ed USA, relativo al mantenimento capacitivo della linea AV-8B. Fabbisogno complessivo: 387 M€. (Anno di completamento 2024)

S.L.I. / M.C.O. G550-CAEW

Progettualità realizzata per assicurare il mantenimento delle capacità espresse dal Sistema d’Arma G550-CAEW dell’Aeronautica Militare attraverso un programma pluriennale di Supporto Logistico Integrato (SLI) e Mantenimento Capacità Operative (MCO) sostenuto con risorse a Bilancio Ordinario della Difesa. Fabbisogno complessivo: 606,7 M€. (Anno di completamento 2034)

NATO AGS – Allied Ground Surveillance

Allied Ground Surveillance (AGS). Programma promosso in ambito inter-alleato per sviluppare la realizzazione di un sistema aereo – composto da velivoli UAV (Unmanned Aerial Vehicle) – per la sorveglianza del territorio. Fabbisogno complessivo: 213,4 M€. (Anno di completamento 2019)

Aggiornamento piattaforma Predator

Programma di Ammodernamento e Rinnovamento volto a risolvere le obsolescenze dei sistemi e sensori in dotazione agli assetti Predator e garantirne il mantenimento delle condizioni operative.Il profilo finanziario generale è stato rimodulato ad invarianza di saldi per esigenze d’impegnabilità contrattuale. Trattasi dell’impegno di quota parte del programma che ammonterebbe ad un totale di 66 M€. Fabbisogno complessivo: 13,7 M€. (Anno di completamento 2020)

Piano Interdicasteriale P-180

Programma di acquisizione e rinnovamento della flotta P.180 della Difesa, in sostituzione di sistemi legacy e complemento della flotta con l’upgrade all’ultima versione, acquisizione di sistemi di simulazione di volo. I velivoli vengono utilizzati per la formazione e l’addestramento dei Piloti Militari e in attività di controllo e calibrazione delle radioassistenze. Rientra nel piano anche I’acquisizione di servizi (ore di volo / disponbilità di velivoli in leasing) per la sperimentazione di sistemi di precisione e tecnologie innovative impiegabili nel settore ISR dell’industria nazionale, per la realizzazione di un sistema da intendersi quale test bed tecnologico abilitante per le future tecnologie. Il fabbisogno potrà essere affinato a seguito dell’effettiva definizione dell’offerta industriale ponderata sulla base dei dettagliati interventi di manutenzione e ammoderna mento necessitanti dalla flotta dei velivoli già in servizio e destinata a completa revisione. Il conseguente cronoprogramma sarà implementato con alta priorità e in funzione delle risorse a legislazione vigente anche attraverso opportune rimodulazioni degli impegni contabili già assunti in ottica di massima sinergia con l’industria nazionale coinvolta. Fabbisogno complessivo: 432,0 M€.

Collaborazione MiSE-Difesa

La collaborazione MiSE-Difesa sostenuta dalle leggi precedentemente citate ha consentito di avviare e sostenere nel tempo programmi di assoluto rilievo, quali, in ordine cronologico, le acquisizioni dei velivoli Eurofighter Typhoon (in collaborazione con Germania, Gran Bretagna e Spagna), l’ ammodernamento tecnologico del velivolo TORNADO, le Fregate Europee Multi-missione FREMM (in collaborazione con la Francia), i Veicoli Blindati Medi VBM 8×8, l’elicottero medio NH-90, nelle sue varianti terrestre e marittima, una nuova famiglia di acquisizioni per la flotta militare nazionale, comunemente nota come Programma Navale, la Blindo Centauro II per il rinnovamento della linea in dotazione alle unità di cavalleria dell’Esercito, il Nuovo Elicottero di Esplorazione e Scorta (N-EES), che sostituirà l’AW-129, il B-1 NT (Block 1 Nouvelle Tecnologie) per ammodernamento dei sistemi missilistici FSAF e PAAMS, nonché lo sviluppo e qualifica del missile navale Teseo nella versione MK2/E e i sommergibili U212 di nuova generazione.

A tali rilevanti programmi, in termini di magnitudine, durata e livello occupazionale si associano altre famiglie minori di acquisizioni, sostenute grazie al contributo recato dalla L. 421/1996, e che ancora oggi assicura la regolare prosecuzione di programmi nazionali di acquisizione ad alta valenza tecnologica, come quelli dell’elicottero AW-101 Combat SAR, di digitalizzazione della componente terrestre (noto come FORZA-NEC), dei velivoli T-346 e T-345 (che riscuotono interesse anche a livello internazionale) e del Sistema di Comunicazione Terrestre per l’Arma dei Carabinieri (noto come Si.Co.Te.).

Tali interventi, oltre a contribuire a soddisfare le esigenze della sicurezza nazionale, concorrono in misura fondamentale ad assicurare la presenza significava dell’Italia in delicati settori ad elevata tecnologia. I rifinanziamenti degli strumenti normativi disposti dalla L. 232/2016 – Bilancio 2017 (L.421/96; L. 266/97; L.266/05), così come rimodulati in legge di Bilancio 2018 e 2019, unitamente alle risorse recate dai citati “fondi investimento”, hanno consentito di condurre uno specifico intervento volto ad assicurare l’ordinata prosecuzione della programmazione già operante.

Quali sono gli investimenti previsti per il 2020 per il programma del Lockheed Martin F-35 Joint Strike Fighter?

Per quanto riguarda il programma più importante della difesa italiana, nel DPP 2020-2022 si legge che il programma procede in linea con gli indirizzi operativi e gli impegni di Governo indicati nel DPP 2019-2021 e si procede anche con le attività contrattuali di un primo lotto della Fase 2 avviata nel 2019 anche se gli investimenti previsti per quest’anno sono ridotti rispetto alle previsioni del 2019.

Ricordiamo che sono 60 gli aerei F-35A a decollo convenzionale ordinati dal Ministero della Difesa per l’Aeronautica Militare, oltre a 30 F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale destinati sia all’Aeronautica Militare che alla Marina Militare per un totale di 90 macchine, quantità tagliata nel 2021 dalle iniziali 131 macchine previste.

Durante i primi passi del programma JSF – Joint Strike Fighter, l’Italia prevedeva di ricevere 131 velivoli: 79 F-35A e 30 F-35B per l’Aeronautica Militare, e 22 F-35B che sarebbero stati commissionati dalla Marina Militare per essere imbarcati sulla portaerei “Cavour” e sulla futura nave d’assalto anfibia “Trieste”. Con una decisione presa dall’ex governo Monti nel 2012, il piano di acquisizione fu ridotto a 60 F-35A e 30 F-35B, 15 per ciascuna delle due forze armate.

Per quanto riguarda l’Italia, l’acquisto del lotto 14 è stato precisato e dettagliato nel DPP – Documento Programmatico Pluriennale 2019-2021 della Difesa, dove è riportato il programma d’acquisto di 28 velivoli (versioni A e B) fino al 2022. Per i lotti successivi dal 2023 in poi è stato il ministro Lorenzo Guerini, lo scorso mese di maggio, a dare il via libera per finalizzare il piano di acquisto totale dei 90 velivoli previsti ad oggi per la difesa italiana.

Il Dpp 2020-20220 conferma per gli F-35 gli impegni di spesa con una leggera rimodulazione. Il documento prevede infatti lo stanziamento nella Fase 1 (anno di completamento 2022) di 800 milioni di euro quest’anno, 747 milioni nel 2021 e 700 milioni nel 2022. Nel Dpp 2019-2021 si prevedeva invece lo stanziamento di 859 milioni quest’anno, 690 milioni di euro nel 2019 e 747 milioni nel 2021.

Programma relativo allo sviluppo, industrializzazione e supporto alla produzione di un velivolo multiruolo di quinta generazione in sostituzione degli aeromobili attualmente in servizio (TORNADO, AM-X, e AV-8B). Il Programma procede in linea con gli indirizzi operativi e gli impegni di Governo indicati nel DPP 2019-2021 riguardo alla Fase 1, nonché con l’avvio nel 2019 delle attività contrattuali di un primo lotto della Fase 2 (c.d. Fase 2a). Dal punto di vista finanziario lo scostamento della quota programmata per l’esercizio finanziario 2020 da quanto riportato nel precedente DPP 2019-2021 (859 M€) è il risultato di una rimodulazione delle risorse già assegnate al programma per esigenze d’impegnabilità contrattuale e del contestuale avvio della richiamata fase 2a.

Gli oneri della Fase 1 (fabbisogno complessivo di 7.056,0 M€) soddisfano le esigenze di: acquisizione dei primi 28 velivoli, dei relativi motori, equipaggiamenti, spese iniziali per retrofit, supporto logistico fino al 2022, realizzazione dello stabilimento di Cameri e relativa assistenza tecnica, predisposizione dei siti nazionali (Amendola, Ghedi, Nave Cavour). La Fase 2a prevede la prosecuzione dell’acquisizione di 27 velivoli e relativi motori ed equipaggiamenti nonchè il potenziamento del supporto logistico. Gli oneri complessivi sono in corso di affinamento alla luce della progressiva riduzione dei costi unitari e del conseguente miglioramento delle economie di scala del programma.

Le poste finanziarie allocate nelle prime annualità sono destinate a garantire primariamente l’acquisizione dei materiali di lunga lavorazione e delle commesse dei subfornitori. L’avvio della Fase 2A si inserisce in una ponderata strategia di compressione temporale del programma che garantirà un significativo risparmio sugli oneri complessivi quantificabile in circa 1,0 Mld€ nonchè la piena disponibilità operativa dell’assetto dal 2030 (anzichè 2034).

I costi comprendono il potenziamento delle capacità dello stabilimento di Cameri – in termini di efficientamento della performance produttiva e di conseguente ampliamento dell’utenza manutentiva a favore delle flotte JSF operate nella regione europea e di quelle di futura acquisizione da parte di Paesi alleati – precipuamente nell’ottica del pieno conseguimento dei ritorni industriali ed occupazionali associati al programma e di massima estensione dei relativi benefici al complesso delle PMI del Paese. Ritorni industriali nazionali: 4.030 M$ al 31/12/2019 (precedente rilevazione 3.281 M$ al 31/12/2018).

Immagini: Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare, Archivio Aviation Report / Gianluca Vannicelli

Redazione di Aviation Report: Dalla redazione di Aviation Report // From editorial staff

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  • Ma spendiamo ancora soldi per la difesa ? Sono basito, in un momento di crisi sanitaria, economica, climatica e ambientale, ancora il nostro governo dedica risorse economiche alla difesa. Da chi ci dobbiamo proteggere?? Russi, Cinesi, Libici, Trump.... Saluti Antonio Saullo

    • Da chi ci dobbiamo difendere?Dai turchi che hanno mire espansionistiche in tutto il Mediterraneo, scacciando persino piattaforme e navi italiane che estraevano o cercavano idrocarburi per conto terzi, dagli algerini che hanno esteso la loro ZEE fino alla Sardegna i quali hanno un esercito di tutto rispetto, oltre al super armato egitto, dai libici del colonnello haftar che di sovente e con arroganza ci minaccia e sequestra pescherecci e tiene in ostaggio gli equipaggi, poi la partecipazione per un credibile peace keeping che salvaguardi nel contempo le rotte del commercio e degli idrocarburi. Forse lei non ė al corrente che nel Mediterraneo ė in atto una vera e propria corsa agli armamenti e persino i russi hanno basi operative stabili come quella in Siria. Quindi invece di leggere cosa fa l'Italia guardi prima qualche rivista di geopolitica seria e poi non può sempre fare affidamento sugli americani per la difesa del nostro territorio. Se vuoi la pace preparati alla guerra dicevano i romani

    • Ecco, bravissimo, esatto! Hai perfettamente compreso anche tu da chi dobbiamo difenderci, esattamente dai russi, dai cinesi, dai libici... ed anche dalla giustissima e sacrosanta ira di Trump.
      Infatti egli è ovviamente stufo ed insofferente perché non ritiene più tollerabile che i contribuenti USA paghino il 6% del PIL, anche per la difesa dell'Europa, mentre l'Italia spende l'1,1% del PIL, anche se si era liberamente impegnato (assieme a tutti i paesi della NATO) a spendere non meno del 2% del PIL.
      Inoltre dobbiamo difenderci da paesi sempre più aggressivi come la Turchia e l'Algeria che poche settimane fa ha messo nero su bianco che tutto il Mediterraneo, fino quasi a Cagliari è "cosa sua".
      Poi ci sono gli obblighi che discendono dal far parte della NATO, dell'UE e non solo.
      È, le faccio presente che tutto ciò è accettato e sottoscritto da TUTTI i partiti rappresentanti in parlamento, inclusi ex pci, 5s e quel micro partitino della "sinistra-sinistra" di cui nessuno conosce il nome, ma sembra che assomigli a quello di uno shampoo.
      Tuttavia non si preoccupi, per lei non è detta l'ultima parola, in quanto, oltre a vergare commenti stupefatti come quello sopra, può darsi da fare in maniera più costruttiva (dal suo punto di vista).
      È sufficiente che lei fondi un partito che abbia come obiettivo quello di azzerare TUTTE le spese militari, presentarsi alle prossime elezioni (sperando che un giorno ci diano anche questo "privilegio"), vincerle, avere la maggioranza ed a quel punto, con un voto unanime del suo partito ed una sua piccola firmetta potrà conseguire il suo "saggio" proponimento.
      Come vede è banalmente facile.
      Oppure...
      Continui pure a mandare i suoi messaggi così profondi e meritevoli di rispetto, ma nel frattempo il governo della Repubblica Italiana continuerà a spendere ANCHE i soldi delle sue tasse (Iva inclusa) per acquistare armi, altre armi e poi ANCORA ARMI.
      E lei "ci dovrà stare", volente o nolente, che le piaccia o meno.
      Questa è la democrazia!

  • Ma nessuno pensa poi anche ai ritorni economici che queste spese hanno in Italia... Ho avuto la fortuna di visitare il sito di Cameri (essendo un lavoratore del loro indotto) ed è bellissimo vedere la FACO

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