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La Russia schiera a Kaliningrad tre velivoli da combattimento MiG-31 con capacità di utilizzo dei missili ipersonici Kinzhal

@ Russian Ministry of Defence

Tre aerei MiG-31 con capacità di utilizzo dei missili ipersonici Kinzhal sono stati trasferiti all’aeroporto di Chkalovsk nella regione di Kaliningrad come parte di ulteriori misure di deterrenza strategica. Lo ha annunciato il Ministero della Difesa russo in una nota stampa e sui canali social dove è stato pubblicato anche il video dell’arrivo dei tre velivoli da combattimento a Kaliningrad.

Oggi, 18 agosto 2022, nell’ambito dell’attuazione di ulteriori misure di deterrenza strategica, tre aerei MiG-31I con missili ipersonici Kinzhal sono stati trasferiti all’aeroporto di Chkalovsk nella regione di Kaliningrad“, si legge nel messaggio. “All’aeroporto di Chkalovsk, sarà organizzato il servizio di combattimento 24 ore su 24 degli aerei MiG-31I con il sistema missilistico ipersonico Kinzhal“, ha aggiunto il ministero della Difesa.

La nota stampa ha anche chiarito che durante il volo di trasferimento i tre caccia, forse appartenenti al 764th Fighter Aviation Regiment il primo operatore di MiG-31K di prima linea delle forze aeree russe, si sono addestrati con gli aerei da combattimento della 6a divisione delle forze aeree russe nonché con l’aviazione navale della flotta baltica. Inoltre, molto probabilmente, questi stessi velivoli in mattinata avrebbero violato lo spazio aereo del Golfo di Finlandia, come dichiarato da Helsinki.

Il MiG-31 (codice NATO – Foxhound) è un caccia intercettore supersonico di epoca sovietica, ora russa, biposto a lungo raggio. Il primo aereo da combattimento sovietico della quarta generazione. E’ stato sviluppato negli anni ’70 dal team del Separate Design Bureau dello stabilimento n. 155 (ora – RAC MiG JSC come parte della United Aircraft Corporation) sotto la guida del capo progettista Gleb Lozino-Lozinsky.

La variante degli aerei schierati a Kaliningrad, denominati MiG-31K ma anche MiG-31I, è una modifica dell’intercettore MiG-31 progettato esclusivamente per il combattimento aria-aria ed entrato in servizio nell’aeronautica dell’ex Unione Sovietica nel 1981, sebbene sia ancora ampiamente considerato uno degli aerei più capace dell’aeronautica militare russa in termini di prestazioni aria-aria.

In particolare il MiG-31K/I sfrutta la struttura del velivolo, l’elevata capacità di carico e l’elevata resistenza per integrare il missile balistico ipersonico Kh-47M2 Kinzhal (“Dagger”), che a causa delle sue dimensioni non può essere trasportato da aerei più leggeri e che può essere trasportato solo dal MiG-31, un solo missile per aereo. I missili ipersonici Kinzhal possono impiegare sia testate nucleari che convenzionali.

Il MiG-31K/I non è certo l’unica modifica del Foxhound ad operare in ruoli diversi dal combattimento aria-aria, con la cellula utilizzata anche per la guerra antisatellite inizialmente nell’ambito del programma MiG-31D, e forse ora denominato MiG-31I, le cose non sono ancora chiarissime.

Il missile ipersonico Kinzhal, che è stato utilizzato dall’aereo in questione nelle sue operazioni di combattimento in Ucraina, è per molti aspetti il ​​missile tattico più capace al mondo e che combina una velocità ipersonica di Mach 10 con un’elevata manovrabilità e una lunga gittata di 2000 km sufficiente per raggiungere obiettivi in ​​tutta Europa, tranne la penisola iberica, senza che l’aereo lasci lo spazio aereo russo. I derivati ​​del missile sono in fase di sviluppo per il caccia Su-57 stealth di quinta generazione e per il più pesante bombardiere strategico intercontinentale Tu-160 Blackjack.

Come detto, volando a quasi 10 volte la velocità del suono (più di 2 miglia al secondo) con una traiettoria più piatta rispetto ad un missile balistico standard, concede alle difese aeree poco tempo per reagire. Si dice che il Kinzhal sia capace di portare attacchi di precisione su obiettivi fissi ma anche di prendere di mira bersagli mobili con l’aiuto di un sensore di ricerca radar.

Il missile fornisce un mezzo asimmetrico per affrontare le forze molto più grandi schierate dalla NATO, con attacchi agli aeroporti, alle concentrazioni di truppe e ad altri obiettivi chiave nelle prime fasi di una guerra che potenzialmente possono causare danni sufficienti a compensare in parte gli immensi svantaggi materiali della Russia. Il missile Kinzhal è anche altamente capace nel ruolo antinave, consentendo ai jet MiG-31K di minacciare le navi da guerra nemiche ben oltre il raggio di rappresaglia, in gran parte dell’Atlantico e del Pacifico occidentale e potenzialmente molto più lontano con il rifornimento in volo.

Si ritiene che la Russia abbia modificato finora solo circa 10/12 MiG-31K dei 50 previsti per utilizzare il Kinzhal, un’arma estremamente manovrabile con la capacità di colpire i bersagli a velocità di Mach 10 e con un raggio d’azione di 2000 km, ma con la variante trasportata dal Tu-22M3 in grado di ingaggiare bersagli fino a 3000 km di distanza. I missili sono considerati effettivamente impossibili da intercettare e forniscono un mezzo importante per l’aviazione militare russa.

Il missile è in grado di trasportare una testata a frammentazione da 1.100 libbre o una testata nucleare da 500 kilotoni anche se ad oggi sarebbe considerata un’arma strategica convenzionale poiché la capacità nucleare potrebbe non essere stata ancora implementata tecnicamente. Queste due risorse MiG-31K + missile Kinzhal rappresentano, oggi, una forte enfasi della modernizzazione militare della Russia.

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