Il Regno Unito e l’Italia hanno concordato di rafforzare ulteriormente la collaborazione militare con la firma di una nuova dichiarazione congiunta di intenti sulla cooperazione bilaterale in materia di difesa tra i ministri della Difesa Ben Wallace e Guido Crosetto. L’accordo è stato firmato ieri 9 febbraio 2023 dopo un incontro bilaterale, e vedrà una più profonda cooperazione e collaborazione tra le operazioni militari, in particolare nei settori dell’aerospazio, della cyber security sul caccia di sesta generazione GCAP.
Fa parte dell’accordo anche la capacità delle forze armate britanniche e italiane di operare insieme e sviluppare capacità condivise per ridurre al minimo i costi. Durante una riunione bilaterale, i ministri hanno discusso dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia, nonché della situazione della sicurezza in Libia e delle tensioni in corso nel Mediterraneo orientale e nei Balcani occidentali.
Il segretario alla Difesa Ben Wallace ha dichiarato che “attraverso questo nuovo accordo di difesa con l’Italia, nostro alleato e amico di lunga data, stiamo approfondendo la nostra collaborazione nel campo della difesa in un momento vitale per la sicurezza in tutta Europa e nel resto del mondo. Lavorando insieme come alleati della NATO per sostenere l’Ucraina, e anche su progetti congiunti tra cui il Global Combat Air Program, continuiamo a promuovere le nostre industrie e ad aumentare le nostre capacità“.
Il caccia di sesta generazione GCAP
I Ministri della Difesa sono stati raggiunti dai Ministri degli Esteri e del Commercio Internazionale del Regno Unito e dell’Italia alla Conferenza di Pontignano, il più grande evento diplomatico italo-britannico, che si svolge su base annuale. L’incontro dei Segretari alla Difesa di Regno Unito e Italia è stato il primo dall’accordo sul programma GCAP (Global Combat Air Programme), un progetto trilaterale tra Regno Unito, Italia e Giappone, annunciato dal Primo Ministro britannico a dicembre 2022 e che porterà alla fase successiva dello sviluppo di un jet da combattimento di sesta generazione.
Il caccia di sesta generazione GCAP dovrebbe entrare in servizio entro il 2035, l’ambizione è per un jet da combattimento di nuova generazione, potenziato da una rete di capacità come velivoli senza equipaggio, sensori, armi e sistemi di dati avanzati. La collaborazione tra le tre nazioni consente la condivisione di tecnologie avanzate per ottenere le migliori capacità militari, la condivisione dei costi di sviluppo man mano che verranno modernizzate le capacità militari e rafforzerà la base industriale in ciascun paese.
Per il programma GCAP, l’Italia ha già stanziato 6 miliardi di investimenti da dedicare ad attività di ricerca e sviluppo che consentiranno l’avvio di progetti di sviluppo tecnologico su aree di interesse strategico, consentendo alla componente industriale nazionale di partecipare alla futura fase di sviluppo del sistema di sistemi.
Le attività relative al GCAP, Global Combat Air Programme, sono iniziate ufficialmente nel dicembre 2021. L’ambizione nazionale è quella di sviluppare, con il programma GCAP, un vero e proprio modello innovativo di collaborazione tra Difesa e industria aerospaziale, che possa rappresentare un punto di riferimento per i progetti futuri. In una visione sistemica, le aree tecnologiche coinvolte spaziano dall’aeronautica all’elettronica, dal cyber spazio alla gestione integrata di propulsione e potenza, facendo leva su tecnologie quali l’intelligenza artificiale, l’analisi dei big data, l’informatica quantistica, il digital twin e sull’integrazione tra piattaforme, con o senza pilota a bordo.
Nell’ambito del viaggio, il Segretario alla Difesa del Regno Unito ha anche visitato la divisione velivoli di Leonardo a Torino, dove ha incontrato l’amministratore delegato della società e ha discusso del lavoro sul GCAP.