Periodo molto intenso per i velivoli da combattimento russi MiG-31 impegnati nei cieli di San Pietroburgo in quelli della Siberia fino a quelli caldi della Siria. I piloti dei caccia-intercettori d’alta quota MiG-31BM del reggimento dell’aviazione da combattimento del distretto militare centrale (TsVO) si eserciteranno a intercettare e contrastare armi ad alta precisione e sistemi radar di allerta precoce (AWACS) di un finto nemico durante la prima fase di un esercitazione di volo tattico in combattimento, iniziata nel territorio di Krasnoyarsk.
Durante la prima fase, il personale di volo del reggimento effettuerà il ritiro di più di 10 MiG-31BM a seguito della simulazione di un attacco aereo nemico per riposizionarsi in un altro aeroporto operativo. Da questa posizione, i piloti dei caccia intercettori si addestreranno al combattimento e al pattugliamento dello spazio aereo contrastando le armi ad alta precisione del nemico. Gli equipaggi dei MiG-31BM effettueranno il rilevamento e la distruzione di bersagli che imitano i missili da crociera e antiaerei, nonché dei sistemi di ricognizione e allerta radar nemici.
Una volta terminata questa prima fase dell’esercitazione gli equipaggi voleranno nella Repubblica di Buriazia, dove effettueranno lanci live in di missili aria-aria guidati contro bersagli singoli e di gruppo. Circa 20 unità saranno coinvolte nell’esercitazione in questione (caccia intercettori MiG-31BM, aerei da trasporto An-26 e An-12, aerei AWACS A-50), nonché circa 800 militari tra il personale di volo, equipaggi di combattimento delle stazioni radar “Nebo-M” e “Desna-M”, personale tecnico, gruppi di controllo e supporto al volo.
Dalla Russia alla Siria i MiG-31K hanno percorso 1500 Km per schierarsi sulla base aerea di Khmeimim. Accompagnati anche da quattro bombardieri strategici Tu-22M3, armati con i missili da crociera supersonici Kh-32 con una portata di 600-1000 km, i velivoli dal combattimento russi parteciperanno ad esercitazioni navali nel Mar Mediterraneo.
“Gli aerei a lungo raggio Tu-22M3 e MiG-31K con i missili Kinzhal sono stati trasferiti all’aeroporto di Khmeimim in Siria per partecipare all’esercitazione navale del raggruppamento della Marina militare russa nel Mar Mediterraneo orientale. Gli equipaggi delle forze aerospaziali russe hanno volato dai loro punti di schieramento, superando più di 1,5 mila km“, ha affermato il Ministero della Difesa di Mosca.
Ricordiamo che nel Mediterraneo sono presenti i gruppi d’attacco della portaerei della US Navy, guidato dalla portaerei USS Harry Truman, e della portaerei francese, guidato dalla Charles de Gaulle. Precedentemente anche la Marina Militare italiana era presente con il gruppo navale guidato dalla portaerei ITS Cavour. Queste portaerei della NATO imbarcano diversi gruppi aerei composti dai velivoli da combattimento Super Hornet, Rafale Marine e Harrier.
Nei giorni scorsi avevamo anche riportato che alcuni MiG-31K equipaggiati con i missili ipersonici Kinzhal si erano schierati a Kaliningrad nell’ambito delle esercitazioni militari in corso con la Bielorussia, la Allied Resolve 2022, lanciate per verificare la prontezza operativa dello Stato dell’Unione in caso di conflitto. La presenza dei missili ipersonici a Kaliningrad, nelle estreme vicinanze degli stati baltici e dell’est Europa, ha contribuito ad elevare le preoccupazioni di queste settimane riguardanti un eventuale invasione dell’Ucraina da parte della Russiaù anche se il dispiegamento dei MiG-31K può essere probabilmente inteso come un avvertimento deliberato alla NATO: una minaccia di rappresaglia qualora l’Alleanza Atlantica considerasse di intervenire contro una possibile azione militare russa in Ucraina.
Come sappiamo il missile Kh-47 Kinzhal (“Dagger”), che può essere visto agganciato sotto al MiG, ha una portata stimata di 1.240 miglia. Il missile è in grado di trasportare una testata a frammentazione da 1.100 libbre o una testata nucleare da 500 kilotoni anche se ad oggi sarebbe considerata un’arma strategica convenzionale poiché la capacità nucleare potrebbe non essere stata ancora implementata tecnicamente. Vola a quasi 10 volte la velocità del suono (più di 2 miglia al secondo) e segue una traiettoria più piatta rispetto ad un missile balistico standard, dando alle difese aeree poco tempo per reagire. Si dice che il Kinzhal sia capace di portare attacchi di precisione su obiettivi fissi ma anche di prendere di mira bersagli mobili con l’aiuto di un sensore di ricerca radar.
Si ritiene però che la Russia abbia modificato finora solo circa 10/12 MiG-31K dei 50 previsti per utilizzare il Kinzhal che si ipotizza possa colpire la maggior parte delle capitali dell’Europa occidentale, escluse solo Madrid, Lisbona e forse Reikjavik se sparato dallo spazio aereo di Kaliningrad in circa 7-10 minuti. Se invece i MiG-31 lasciassero la sicurezza dello spazio aereo di Kaliningrad, sarebbero in grado di ingaggiare bersagli lontani attraverso l’Oceano Atlantico combinando la loro autonomia e tangenza massima operativa elevata con le lunghe gittate dei loro missili.
Il MiG-31 (codice NATO – Foxhound) è un caccia intercettore supersonico di epoca sovietica, ora russa, biposto a lungo raggio. Il primo aereo da combattimento sovietico della quarta generazione. E’ stato sviluppato negli anni ’70 dal team del Separate Design Bureau dello stabilimento n. 155 (ora – RAC MiG JSC come parte della United Aircraft Corporation) sotto la guida del capo progettista Gleb Lozino-Lozinsky.
Photo credits: Russian Mod