Nel mezzo della crisi ucraina, secondo alcuni media internazionali, la Russia avrebbe di stanza alcuni caccia MiG-31K “Foxhound” armati con i missili ipersonico Kinzhal nell’enclave di Kaliningrad, lungo la costa baltica. Mentre l’Occidente e la Russia si confrontano sulla crisi ucraina, entrambe le parti stanno mobilitando armi all’avanguardia. Alcuni rapporti non confermati suggeriscono che fino a quattro o cinque MiG-31 armati di Kinzhal potrebbero essere atterrati a Kaliningrad e puntati verso il cuore dell’Europa.
I MiG-31K non sono in genere di stanza nella struttura russa di Kaliningrad. Sebbene sia difeso da grandi forze di terra e sia sede della flotta russa del Baltico e di missili Iskander a corto raggio con capacità nucleare, la maggior parte dei 50 aerei di stanza sulla base aerea sono jet Su-27 e Su-24, con alcuni più recenti Su-30SM2 e Su-35S arrivati pochi giorni fa.
Un video condiviso sui social media mostra un aereo da combattimento MiG-31K armato con un missile Kinzhal che atterra nella base aerea navale di Chkalovsk a Kaliningrad, tra Polonia e Lituania. Il missile ipersonico aveva fatto la sua prima apparizione pubblica durante la parata del Giorno della Vittoria di Mosca nel 2018. Per la prima volta nel giugno 2021, la Russia aveva anche schierato due aerei intercettori in grado di trasportare il missile ipersonico Kinzhal in Siria.
Il missile Kh-47 Kinzhal (“Dagger”), che può essere visto agganciato sotto al MiG, ha una portata stimata di 1.240 miglia. Il missile è in grado di trasportare una testata a frammentazione da 1.100 libbre o una testata nucleare da 500 kilotoni anche se ad oggi sarebbe considerata un’arma strategica convenzionale poiché la capacità nucleare potrebbe non essere stata ancora implementata tecnicamente.
Vola a quasi 10 volte la velocità del suono (più di 2 miglia al secondo) e segue una traiettoria più piatta rispetto ad un missile balistico standard, dando alle difese aeree poco tempo per reagire. Si dice che il Kinzhal sia capace di portare attacchi di precisione su obiettivi fissi ma anche di prendere di mira bersagli mobili con l’aiuto di un sensore di ricerca radar.
A Russian MiG-31K carrying a Kinzhal ballistic missile was spotted landing at the Kaliningrad Chkalovsk airbase on February 7.
This a very unusual developyment. MiG-31s are not based there, furthermore this is a Kinzhal missile carrier.https://t.co/ViWYjcdkLd pic.twitter.com/xqvD5I9BJG
— Status-6 (@Archer83Able) February 7, 2022
Da quanto sappiamo i “Kinzhal” se usati da un caccia MiG-31K hanno un raggio d’azione di circa 2 mila km. Altri paesi militarmente sviluppati si stanno solo avvicinando alla creazione di tali sistemi ma oggi si ritiene che nessun paese abbia un valido sistema di protezione contro i missili ipersonici. Il MiG-31 come piattaforma per i “Kinzhal” non è stato scelto a caso. Questo caccia intercettore supersonico a lungo raggio è stato sviluppato in Unione Sovietica, ma gli esperti lo chiamano ancora il velivolo da combattimento senza rivali nella sua categoria.
I MiG che utilizzeranno i missili ipersonici sono in fase di aggiornamento e la versione MiG-31K riceverà un sistema di controllo che assumerà effettivamente il controllo del missile al momento del lancio. Tenendo conto delle coordinate degli obiettivi, delle condizioni meteorologiche e di altri fattori, il sistema missilistico porterà autonomamente l’aereo al punto di lancio e, sempre in modalità automatica, verranno impostati tutti i parametri di lancio compresa la velocità e l’altitudine. L’equipaggio dovrà solo seguire le letture degli strumenti e, al momento giusto, “premere il pulsante”. L’emergere di un nuovo sistema di controllo accelererà anche il processo di addestramento dei piloti delle forze aeree russe.
Si ritiene che la Russia abbia modificato finora solo circa 10/12 MiG-31K dei 50 previsti per utilizzare il Kinzhal. Pertanto, il dispiegamento di un certo numero imprecisato di MiG-31K armati di Kinzhal suggerisce quanto seriamente l’esercito russo si stia preparando per varie contingenze che circondano una possibile azione militare in Ucraina, inclusa quella di scoraggiare il coinvolgimento della NATO. Rimane incerto se Putin porterà a termine un’invasione dell’Ucraina, per la quale sembra aver preparato meticolosamente l’esercito russo.

Il dispiegamento dei MiG-31K può essere probabilmente inteso come un avvertimento deliberato alla NATO: una minaccia di rappresaglia qualora l’Alleanza Atlantica considerasse di intervenire contro una possibile azione militare russa in Ucraina.
Si ipotizza inoltre che un missile ipersonico Kinzhal sparato nello spazio aereo di Kaliningrad possa colpire la maggior parte delle capitali dell’Europa occidentale, escluse solo Madrid, Lisbona e forse Reikjavik, mentre i missili Iskander di Kaliningrad possono colpire solo la periferia nord di Berlino. Inoltre, un Kinzhal sempre sparato dallo spazio aereo di Kaliningrad potrebbe colpire questi obiettivi in 7-10 minuti. Se invece i MiG-31 lasciassero la sicurezza dello spazio aereo di Kaliningrad, sarebbero in grado di ingaggiare bersagli lontani attraverso l’Oceano Atlantico combinando la loro autonomia e tangenza massima operativa elevata con le lunghe gittate dei loro missili.
Sebbene la Russia disponga di un numero enorme di missili balistici intercontinentali, il dispiegamento del Kinzhal, un missile a doppia capacità a corto raggio, rappresenta un’enorme sfida per la NATO guidata dagli Stati Uniti.
Photo credits: Russian Mod