Quella appena trascorsa è stata una settimana intensa per le forze aeree e navali di Pechino, con un imponente schieramento di aerei e di unità navali. In questo scenario la portaerei CNS Liaoning (CV-16) della Marina dell’Esercito popolare di liberazione cinese, con un numero record di grandi cacciatorpediniere Type 055 da 10.000 tonnellate come scorta, ha attraversato lo stretto di Miyako ed è entrata nel Pacifico occidentale per esercitazioni di routine anche con gli aerei da combattimento J-15 imbarcati, lo stesso giorno in cui il Giappone ha adottato una strategia di sicurezza nazionale abolendo il principio postbellico di sola difesa, annunciando l’intenzione di dotarsi dei primi missili da crociera con capacità di attacco preventivo per darsi una base più offensiva contro eventuali minacce dalla Cina.
Come il più potente gruppo portaerei guidato dalla portaerei Liaoning, le unità navali cinesi dovrebbero svolgere una serie di esercitazioni orientate al combattimento oltre la prima catena di isole, migliorando le proprie capacità nella salvaguardia della sovranità nazionale, dell’integrità territoriale e degli interessi di sviluppo, hanno affermato gli esperti militari di Pechino.
La forza di autodifesa marittima giapponese ha individuato il gruppo di battaglia cinese composto dalla portaerei Liaoning, dai grandi cacciatorpediniere Type 055 Anshan e Wuxi, dal cacciatorpediniere Type 052D Chengdu, dalla fregata Type 054A Zaozhuang e dalla nave di rifornimento Type 901 Hulunhu in navigazione dal Mar Cinese Orientale attraverso lo stretto di Miyako nel Pacifico occidentale tra giovedì a venerdì, ha dichiarato lo staff congiunto del ministero della Difesa giapponese in un comunicato stampa di venerdì.
Prima di questo, sempre tra lunedì e giovedì, il Giappone ha anche riferito che il grande cacciatorpediniere Type 055 Lhasa, il cacciatorpediniere Type 052D Kaifeng e la nave di rifornimento Type903 ATaihu hanno navigato dal Mar Cinese Orientale attraverso lo Stretto di Osumi verso il Pacifico occidentale, e che una nave da ricognizione elettronica della marina militare cinese con numero di scafo 796 e il cacciatorpediniere di classe Sovremenny Taizhou hanno navigato dal Mar Cinese Orientale attraverso lo Stretto di Miyako sempre verso il Pacifico occidentale. E’ anche possibile che il gruppo della portaerei Liaoning abbia anche alcuni sottomarini a propulsione nucleare.
Non è noto se tutte le navi sopra menzionate facciano effettivamente parte del gruppo della Liaoning, ma il numero record di grandi cacciatorpediniere Type 055 da 10.000 tonnellate rappresenterebbe la configurazione più potente del gruppo del Liaoning fino ad ora, hanno detto gli osservatori. In precedenza nel gruppo era presente un solo cacciatorpediniere Type mentre questa volta sarebbero tre.
Nel mese di maggio di quest’anno, il Liaoning aveva tenuto esercitazioni in mare aperto nel Pacifico occidentale, a est dell’isola di Taiwan e a sud del Giappone. Con oltre 300 sortite aeree in circa 20 giorni, la missione aveva segnato l’esercitazione più lunga e intensiva della portaerei cinese nella regione.
La Cina dispone di tre portaerei la CNS Liaoning (CV-16), la CNS Shandong (CV-17) e la nuova Fujian (CV-18) e tre unità classe Tipo 075 da 35.000 tonnellate, unità d’assalto che schierano velivoli ad ala rotante e in un prossimo futuro, si ipotizza, anche velivoli a decollo corto ed atterraggio verticale. Le prime due, da 67.000 tonnellate, sono basate sul design della classe Kuznetsov sovietica e in particolare il Liaoning è stato commissionato da Pechino nel settembre 2012 dopo essere stato ricostruito in Cina per diversi anni a partire dall’unità navale dell’era sovietica Varyag.
Lo Shandong invece è stato progettato e costruito a livello nazionale ed è entrato in servizio nel dicembre 2019. Come il Liaoning è una portaerei della categoria STOBAR, che significa che i velivoli decollano dopo una breve corsa grazie ad un trampolino (sky-jump), ma possono appontare utilizzando i cavi d’arresto (STO – short take off + BAR – but arrested recovery).
La Fujian invece introdurrebbe capacità mai viste prima, al di fuori dei programmi delle portaerei americane, con il suo ponte di volo senza il sistema di lancio ski-jump, visto sulle navi precedenti, ma con un sistema di lancio con catapulta elettromagnetica di tipo EMALS che dovrebbe rivoluzionare le capacità del suo gruppo imbarcato. L’uso di un tale sistema di lancio consentirà a velivoli molto più pesanti con più carburante e con più armamenti, di operare dal suo ponte di volo. La componente aerea della nave dovrebbe includere non solo caccia J-15B potenziati (una copia aggiornata del caccia russo Su-33) di “generazione 4++”, ma anche velivoli per l’allerta precoce KJ-600, caccia stealth basati sul design del FC-31, che ha fatto la sua prima apparizione nell’ottobre 2021, jet d’attacco elettronici J-15D e una gamma di droni per ruoli di ricognizione e combattimento.
Nel dominio aereo invece martedì scorso l’autorità di difesa dell’isola di Taiwan ha riferito delle attività di ben 18 bombardieri strategici H-6 dell’aviazione militare cinese, un record in termini di sortite di bombardieri cinesi in esercitazioni intorno all’isola in un solo giorno. La Cina continua ad aumentare la pressione su Taiwan, che considera una provincia ribelle, sia diplomaticamente che militarmente. Dal 2020 ha moltiplicato le incursioni aeree nelle vicinanze dell’isola, il che logora l’aviazione da combattimento taiwanese.
Se all’inizio le formazioni aeree cinesi inviate intorno a Taiwan erano piccole, gradualmente sono cresciute di dimensioni al punto da mobilitare diverse dozzine di velivoli, inclusi caccia come J-16 e J-10, velivoli di intelligence e pattugliamento marittimo, bombardieri e droni.
In questa occasione circa 29 velivoli cinesi, tra i quali i 18 bombardieri H-6 con capacità nucleare, sono stati rilevati intorno all’isola di Taiwan nelle 24 ore tra lunedì e martedì scorsi, e sono entrati nell’autoproclamata zona di identificazione della difesa aerea sudoccidentale dell’isola, ha dichiarato Taiwan in un comunicato stampa. Questo è il maggior numero di sortite degli H-6 in un periodo di 24 ore da quando, nel 2020, l’isola ha iniziato a rilasciare dati giornalieri sulle attività degli aerei da guerra cinesi nella regione, ha riferito la CNN.
Un gruppo di bombardieri così numeroso potrebbe far piovere oltre 100 missili contro obiettivi terrestri e navali allo stesso tempo, e l’addestramento è stato un potente monito contro la collusione tra i cosiddetti “secessionisti” di Taiwan e gli alleati esterni, dopo le recenti vendite di armi statunitensi e le visite di funzionari occidentali.
Non è stato rivelato quale variante dell’H-6 abbia preso parte ai voli. Supponendo che fossero del tipo H-6K che può trasportare sei missili ciascuno, 18 H-6K possono trasportare 108 missili. Taiwan probabilmente non avrebbe una difesa contro un tale attacco di saturazione di così tanti missili.
Secondo i resoconti dei media, l’H-6K può trasportare diversi tipi di armi tra cui il missile da crociera CJ-20 e il missile anti-nave YJ-12. Durante il China Airshow 2022 tenutosi a Zhuhai, nella provincia del Guangdong della Cina meridionale a novembre, un bombardiere H-6K trasportava un nuovo tipo di missile balistico ritenuto ipersonico dagli analisti.
Le esercitazioni dei bombardieri strategici cinesi sono arrivate dopo che la scorsa settimana gli Stati Uniti hanno approvato un’altra vendita di armi all’isola di Taiwan, che include parti di ricambio per supportare la flotta di caccia F-16, aerei da trasporto C-130 e altri sistemi d’arma e hanno presentato il documento NDAA – National Defense Authorization Act 2023 del Congresso, che include prestiti militari diretti e ulteriori vendite di armi.
Secondo i resoconti tenuti dal media Taiwan News, la Cina ha inviato 220 aerei militari intorno all’isola dall’inizio di dicembre e più in generale secondo Joseph Wu, Ministro degli Esteri taiwanese, il numero di incursioni di aerei militari cinesi nelle vicinanze di Taiwan si è quintuplicato dal 2020 con 380 tracciate in quell’anno, contro le oltre 1.500 per il 2022.
Immagini: China Military