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Gli elicotteri militari italiani della Task Force Erbil

Nell’ambito dell’operazione Inherent Resolve l’Italia partecipa con uomini e mezzi inquadrati nella missione Prima Parthica. Circa un migliaio di militari di tutte le forze armate sono stati impegnati e lo sono ancora dall’avvio della missione iniziata nel 2014.

Il contributo nazionale riguarda sia lo schieramento e l’impiego di militari per l’addestramento e il mentoring a favore delle forze curde sia l’impiego di mezzi aerei ed elicotteristici a supporto della coalizione.

A ottobre 2014 è stata costituita la Task Force Air (TF-A) con circa 280 unità in Kuwait che impiegano un velivolo da rifornimento in volo (AAR) KC-767 e alcuni velivoli per la ricognizione e sorveglianza quali due aerei a pilotaggio remoto Predator e 4 caccia AMX che nella seconda rotazione hanno sostituito altrettanti Tornado.

Task Force Erbil

Con l’attacco iniziato due giorni fa per la liberazione di Mosul è tornata alla ribalta la Task Force Erbil italiana posizionata proprio a poche decine di km dalla zona dei combattimenti tra le forze irachene e curde contro i miliziani di Daesh che controllano la città.

A seguito di una specifica richiesta del Comando interforze della Coalizione, l’Italia aveva schierato un nucleo operativo dell’Esercito con uomini ed elicotteri per garantire l’addestramento dei militari curdi inquadrati nelle KSF (Kurdish Security Forces), il supporto alle forze occidentali sul terreno e il servizio di recupero del personale (Recovery Personnel) civile e militare. Il dispositivo opera quindi anche a favore del personale della Coalizione rimasto isolato sul terreno anche in aree potenzialmente ostili.

La capacità operativa aerea è assicurata da un Task Group composto da circa 140 militari e 8 elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito: 4  elicotteri da trasporto ed evacuazione medica NH-90 TTH e 4 elicotteri da combattimento e scorta AW-129 Mangusta.

I compiti del Task Group Erbil

I soldati italiani del Task Group Erbil provengono dai reggimenti elicotteristici dell’Aviazione dell’Esercito 3°, 5° e 7° appoggiati dal 66° Reggimento di fanteria aviotrasportata “Trieste“. Il loro compito è quello di fornire le capacità CSAR – Combat Search and Rescue e PR – Personnel Recovery in ambienti ostili.

Il Task Group Erbil altamente specializzato in questo tipo di operazioni fornisce, quindi, una ulteriore sicurezza alle forze militari irachene e curde impegnate nell’assalto a Mosul considerata la capitale in Iraq del Califfato dello Stato Islamico.

Insieme a queste forze locali, sono impegnati sul terreno sia elementi della US 101° Divisione Aviotrasportata (Air Assault) sia il personale delle forze speciali americane, inglesi e francesi che potrebbero essere i potenziali utilizzatori dei nostri elicotteri che a solo mezz’ora di volo dalle zone di combattimento si troverebbero in prima linea, sul fronte, per il recupero di personale ferito o il trasporto degli incursori.

Testo: Stefano Monteleone
Photo credits: archivio Aviation Report

Stefano Monteleone: Direttore editoriale e Capo redattore di Aviation Report. Ho volato a bordo di aeromobili militari quali: AB-212, EH-101, SH-90 (Marina Militare); AW-139 (Guardia Costiera); HH-139A, HH-101A, G-222, C-27J, KC-767A, KC-130J (Aeronautica Militare); CH-47C, CH-47F, NH-90, AB-412, AB-205 (Esercito AVES); ATR-42, HH-412, AW-139 (Guardia di Finanza); ACH130 Aston Martin (Airbus). // Editorial Director and Chief Editor of Aviation Report. I have flown aboard military aircraft such as: AB-212, EH-101, SH-90 (Italian Navy); AW-139 (Coast Guard); HH-139A, HH-101A, G-222, C-27J, KC-767A, KC-130J (Italian Air Force); CH-47C, CH-47F, NH-90, AB-412, AB-205 (Italian Army Aviation); ATR-42, HH-412, AW-139 (Italian Custom Police).

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