L’industria aerospaziale coreana, la KAI – Korea Aerospace Industries, ha informato il governo argentino che non sarà in grado di fornire il velivolo FA-50, variante avanzata del caccia leggero T-50 Golden Eagle, che la Fuerza Aerea Argentina avrebbe voluto acquistare già da tempo. Il motivo della marcia indietro della KAI è il veto messo dal Regno Unito a causa di alcuni componenti di produzione britannica incorporati nei sistemi del velivolo sud coreano.
Una lettera del 28 ottobre scorso del produttore sudcoreano che informava Buenos Aires che non sarebbe stato più in grado di fornire il caccia leggero poiché utilizza parti di fabbricazione britannica è stata pubblicata sui canali social del Ministro della Difesa argentino Agustín Rossi.
“È nostro rammarico informarvi che il problema della licenza di esportazione del Regno Unito non è stato risolto ad oggi. Sebbene KAI non abbia ancora trovato una soluzione, KAI sta facendo uno sforzo ragionevole per risolvere questo problema di licenza di esportazione del Regno Unito“, si legge nella lettera pubblicata online. Agustín Rossi ha bollato la decisione britannica come “superbia imperialista“.
Una cosa simile era accaduto quando l’Argentina si era rivolta al Brasile per acquisire i caccia JAS-39 Gripen. Anche in questo caso la vendita non era andata a buon fine a causa dell’embargo britannico, poichè la maggior parte dell’avionica del Gripen è di origine inglese. Nel caso del FA-50 i componenti di produzione britannica più importanti sono il seggiolino eiettabile della Martin Baker, l’HUD – Head Up Display e due MFD – Multi Function Display della BAE Systems.
Veníamos dialogando con la empresa KAI, coreana, para la compra del avión caza FA 50 para la Fuerza Aérea Argentina….
Pubblicato da Agustin Rossi su Venerdì 30 ottobre 2020
L’aeronautica militare argentina si era rivolta alla Corea del Sud per l’esigenza di sostituire l’anziana flotta di velivoli da combattimento oggi composta da pochi (O)A-4AR Fightinghawk. Negli anni dopo svariati tentativi di acquisto di velivoli, anche di seconda mano, come i Mirage F1 spagnoli e francesi, gli F-16 e gli F-17 cino-pakistani e gli IAI Kfir, l’Argentina si è rivolta a Seoul interessandosi al velivolo T-50 che fondamentalmente è un velivolo per l’addestramento con limitate capacità di combattimento.
I piloti argentini avevano già volato sul T-50 e anche sul M-346 dell’italiana Leonardo e tutti e due i velivoli avevano soddisfatto le aspettative degli argentini. Ora le ipotesi sono che l’Argentina molto probabilmente si rivolgerà all’industria russa e/o cinese.
FA-50 “Fighting Eagle”
Il FA-50 (Fighter Attack) è uno degli aerei della famiglia T-50 Golden Eagle, che comprende addestratori T-50 Advanced Jet Training, aerei da combattimento leggeri TA-50 Lead-in Fighter Trainer, caccia multiruolo FA-50 Light Combat Aircraft e aerei per pattuglia acrobatica T-50B Acrobatic Demonstrator.
Il velivolo FA-50 è ulteriormente sviluppato e aggiornato con Tactical Data Link, munizioni guidate di precisione e sottosistema di autoprotezione. Dotato di prestazioni di volo della classe dei jet da combattimento, il FA-50 è stato schierato ed opera nell’aeronautica militare della Repubblica di Corea (ROKAF – Republic of Korea Air Force) dal 2013.
Si tratta di un aereo monomotore, con design altamente derivato dall’F-16 della Lockheed Martin. È stato il primo jet da combattimento supersonico prodotto dalla Corea del Sud ed è stato già esportato in Indonesia, Iraq (T-50IQ), Filippine (FA-50PH) e Tailandia. Il velivolo ha visto la sua prima esperienza di combattimento con l’aviazione militare filippina quando l’aereo è stato utilizzato contro i terroristi affiliati allo Stato Islamico nella battaglia di Marawi.
Photo credits: KAI – Korea Aerospace Industries