Il governo bulgaro sembra essere più vicino al raggiungimento di un accordo per un aereo da combattimento ad interim dopo aver tenuto colloqui con Svezia e Francia, mentre la nazione dell’Europa sud-orientale attende gl’arrivo dei nuovi F-16V americani.
La potenziale acquisizione dei jet è stata suggerita da Lockheed Martin attualmente in ritardo sulla consegna degli aerei F-16V Block 70 prevista tra il 2023 e il 2025, a seguito di problemi con il Covid-19. Questo significa che Sofia vedrebbe l’inizio dell’operatività dei caccia americani non prima del 2028 circa.
Pertanto, la Bulgaria starebbe guardando per un velivolo “provvisorio” per sostituire l’ormai anziana flotta di MiG-29 Fulcrum che diventerà inutilizzabile, a causa di problemi di manutenzione, dalla fine del 2023 in poi secondo quanto dichiarato, a Breaking Defense, da un portavoce del Ministero della Difesa bulgaro. “Fino a quando gli F-16 non raggiungeranno la piena capacità operativa intorno al 2028-2030, i caccia ad interim dovranno essere utilizzati allo scopo di svolgere la missione di polizia aerea nello spazio aereo della Bulgaria“, ha detto il portavoce bulgaro.
L’acquisizione provvisoria dei caccia è iniziata con l’invio di lettere da parte della Bulgaria a Stati Uniti, Svezia, Francia, Israele, Paesi Bassi, Spagna e Italia, specificando la possibilità di noleggiare aerei di seconda mano. I Paesi Bassi, la Spagna e l’Italia avrebbero confermato di non essere in grado di soddisfare la richiesta, sempre secondo il portavoce del Ministero della Difesa bulgaro.
“Svezia e Francia hanno risposto favorevolmente alla nostra richiesta“, ha detto il portavoce. “Abbiamo avviato colloqui con entrambi per esplorare le possibilità per l’acquisizione di caccia ad interim. Non abbiamo ancora ricevuto alcuna offerta”. Non si hanno notizie dagli Stati Uniti.
La Svezia potrebbe offrire aerei Saab JAS 39 Gripen C/D e la Francia i suoi jet Mirage 2000 o Rafale. Nel tentativo di risolvere i problemi di manutenzione del MiG-29, la Bulgaria ha anche discusso con la Polonia, poiché anche quest’ultima gestisce ancora lo stesso velivolo e potrebbe offrire alla Bulgaria una soluzione per manutenere potenzialmente la propria flotta oltre il 2023.
Come sappiamo una prima tranche di otto caccia F-16V Block 70 è stata concordata tra la Bulgaria e gli Stati Uniti nel 2019 con una seconda tranche di ulteriori otto approvata dalla Defense Security Cooperation Agency nell’aprile 2022. L’Assemblea nazionale bulgara ha approvato la fase 2 del piano di spesa all’inizio di novembre.
Il mese scorso il Dipartimento di Stato ha affermato che gli F-16 forniranno alla Bulgaria una flotta di moderni aerei da combattimento multiruolo, supportando la capacità della Bulgaria di difendere il suo spazio aereo, rafforzando la sicurezza regionale e migliorando l’interoperabilità dell’aeronautica militare bulgara con gli Stati Uniti e la NATO.
Lockheed aveva originariamente rivelato i problemi con il Covid-19 sul programma F-16 Block 70 nel novembre 2021, due anni dopo che la Bulgaria aveva ordinato il jet, ammettendo che la principale fonte dell’interruzione era collegata ad un importante sottoassemblaggio dell’aeromobile, senza identificare il fornitore estero. Lockheed Martin però ora prevede di aumentare significativamente la produzione del jet per tutto il 2023.
L’assemblaggio del primo F-16 Block 70 bulgaro è iniziato presso lo stabilimento di produzione Lockheed Martin di Greenville, Carolina del Sud, insieme ad altri modelli ordinati per la Slovacchia e il Bahrain. Per quest’ultima la Lockheed aveva anche rilasciato un video sui social. Oggi la Bulgaria sta costruendo le infrastrutture necessarie, addestrando i piloti e il personale di manutenzione per supportare le operazioni dell’F-16 quando i jet arriveranno nel paese. In effetti, i piloti bulgari sono stati negli Stati Uniti già negli ultimi anni per l’addestramento.
L’ultima variante dell’iconico F-16 presenta una serie di capacità e tecnologie moderne tra cui un radar AESA (Active Electronically Scanned Array) della Northrop Grumman, una cabina di pilotaggio modernizzata, serbatoi di carburante conformi e una durata di servizio estesa di 12.000 ore, secondo quanto pubblicizzato dalla Lockheed Martin.
Si stima inoltre che “quasi” 700 F-16 siano attualmente operativi in Europa.