Il RAF Museum London – Hendon, insieme a quello di Cosford vicino a Wolverhampton, è uno dei più grandi musei aeronautici del mondo, con una delle più belle collezioni di velivoli storici accessibili al pubblico.
Al museo aeronautico di Londra vengono mantenute e tramandate le tradizioni e la storia della Royal Air Force, la più antica aviazione militare al mondo e la prima a rendersi indipendente dall’esercito.
Il RAF Museum di London – Hendon è quindi sicuramente all’altezza della fama della sua forza aerea ed è una tappa fondamentale per tutti gli appassionati di aviazione e di storia aeronautica in generale.
L’area museale è di notevoli dimensioni ed è divisa in vari hangars tematici che ripercorrono la storia della RAF dalla sua nascita ai giorni nostri, e volendo approfondire tutti gli aspetti storici, un giorno di visita non basterebbe. Il nostro reportage rende una visione d’insieme per chi volesse andare a visitare questo splendido sito aeronautico che conta più di 100 velivoli, e mostre tematiche permanenti e provvisorie che vengono organizzate durante tutto l’anno, come quella inaugurata il 4 dicembre 2014 sulla I Guerra Mondiale.
Il RAF Museum di Londra, inaugurato ufficialmente il 15 Novembre 1972, è ubicato presso il sito storico di Hendon’s London Aerodrome ed è comodamente raggiungibile con la metropolitana, la famosa Tube, dal centro di Londra utilizzando la Northern Line e scendendo alla stazione di Colindale. Una comoda passeggiata di poco meno di 10 minuti, o l’autobus 303, vi porterà direttamente all’ingresso principale del museo.
L’ingresso è completamente gratuito e all’ingresso, il visitatore viene accolto da un magnifico gate guardian, un Hawker Hunter FR10 (XF426), caccia ricognitore, con marche della Royal Air Force of Oman in ottime condizioni di mantenimento e da un missile terra aria a medio raggio Bristol Bloodhound appartenente al No.85 Squadron basato sulla RAF base West Raynham dal 19 dicembre 1975 al 1 luglio 1991, pezzi che stuzzicheranno immediatamente l’immaginazione dell’appassionato.
Nell’area centrale del parcheggio adiacente all’ingresso principale della mostra, si trova un bellissimo diorama a grandezza naturale composto da uno Spitfire ed una replica di un Hawker Hurricane Mk II a memoria delle imprese della RAF durante la II Guerra Mondiale, imprese ricordate anche dalla famosa Battle of Britain Memorial Flight e dai suoi velivoli storici che ancora oggi possiamo vedere volare in molte manifestazioni aeree inglesi.
Dal parcheggio si può accedere anche alla Grahame-White Factory e all‘hangar dedicato alla Battaglia d’Inghilterra e ai suoi velivoli più rappresentativi, sia alleati che tedeschi:
.:: La “Grahame-White Factory” è la prima fabbrica di aerei del Regno Unito costruita da Claude Grahame-White nel 1917 ed ora espone i velivoli più anziani del museo insieme a tutta una serie di cimeli che raccontano la storia del sito aeronautico di Hendon dal 1914 quando il Royal Flying Corps contava appena 1.500 uomini passando per la I Guerra Mondiale fino al 1918 quando fu fondata la Royal Air Force. All’interno 13 aerei tra i quali un Avro 504K, un Blériot XXVII, un Fokker DVII, un Sopwith F1 Camel, un Sopwith F1 Triplane e molti altri.
.:: L’hangar della Battaglia d’Inghilterra, chiamato “Battle of Britain Hall” contiene le memorie più importanti di una delle più grandi e lunghe battaglie aeree della II Guerra Mondiale che contrappose la RAF alla Luftwaffe. Recentemente ristrutturato in occasione del 70° anniversario della battaglia, al suo interno si possono trovare gli aerei più importanti che combatterono da entrambe le parti. 18 velivoli storici tra cui un Hawker Hurricane 1, un Heinkel He111H-20, un Junkers Ju87G-2, un Junkers Ju88R-1, un Messerschmitt Bf 109E-3, un Messerschmitt Bf 110G-2, un Short Sunderland MR5, un Supermarine Spitfire I e molti altri.
Entrando nel museo, dopo i non invadenti ma normali controlli di sicurezza, ci da il benvenuto uno Spitfire letteralmente incollato alla parete, punto d’ingresso della “Milestone of Flight Hall”. In questo hangar, costruito nel 2003 esattamente a 100 anni dal primo volo di Orville Wright, troviamo una mostra di velivoli che hanno fatto la storia dell’aviazione, sia inglesi che esteri. Partendo dai primi pionieri del volo, passando tra la I e la II Guerra Mondiale arrivando fino ai giorni nostri si possono ammirare da vicino velivoli di grande valore.
Ed eccoci davanti ad una gondola aerea, ad un Blériot XI del 1909, ad un North American P-51D Mustang americano (413317), ad un De Havilland Mosquito B35 (TJ138), ad un Gloster Meteor F9/40 (DG202/G), ad un Messerschmitt Me 262A-2a Schwalbe (VK893) e sotto ad un BAe Harrier GR Mk3 (XZ997) o sotto ad un Eurofighter Typhoon fino a passare di fianco al mockup del nuovissimo F-35 Joint Strike Fighter (unico al mondo ad essere esposto). Questo hangar è visitabile anche dall’alto per avere una visione d’insieme veramente incredibile ed affascinante.
Un corridoio ci introduce al prossimo hangar previsto nella visita, il “Bomber Hall”. Qui troviamo alcuni dei velivoli più imponenti della RAF e forse anche i più belli e carichi di storia. L’esposizione, in parte, è dedicata ai 131.000 caduti durante l’offensiva aerea di bombardamento con la Germania nella II Guerra Mondiale.
I bombardieri hanno da sempre cambiato la faccia di ogni conflitto, e i velivoli presenti in questo hangar sono parte integrante della storia dalla II Guerra Mondiale ai giorni nostri. Infatti qui troviamo ad esempio: un Handley Page Halifax II, un North American TB-25 J Mitchell, un Focke Wulf Fw190A-8/U-1, un Consolidated B24L-20-FO Liberator, un Boeing B17G Fortress, un Avro Lancaster 1 e ancora più recenti la cabina di pilotaggio di un Handley Page Victor K2, un Hawker Siddeley Buccaneer S2B, un Panavia Tornado GR Mk1B, un Avro Vulcan B Mk.2 (XL318) appartenente al famoso No.617 Sqn “Dambusters”, e molti altri.
Dalla Bomber Hall si passa direttamente all’ultima grande sala, la “Historic Hangars” che non è altro che una parte dei vecchi edifici dell’Hendon Aerodrome collegati tra loro da alcuni nuovi edifici. La “Historic Hangars” è dedicata a Sir Sidney Camm il progettista dell’Hawker Typhoon e al suo interno sono posizionate alcune collezioni permanenti ognuna delle quali descrive una storia diversa della RAF:
.:: Whirling Rotors – Helicopters and Rotary Winged Aircraft Collection
Qui si trovano alcuni elicotteri utilizzati dalla RAF, dall’autogiro fino ai moderni elicotteri da trasporto e supporto alle forze terrestri. Sono presenti: un Boeing CH47D Chinook (solo sezione anteriore e cockpit), un European Helicopter Industries Merlin EH101, un Westland Belvedere HC1, un Westland Gazelle HT3, un Westland Wessex HCC4 e un Westland Whirlwind HAR 10.
.:: Wings Over Water Aircraft Collection
La collezione racchiude alcuni esemplari di velivoli utilizzati per la protezione delle coste, per il soccorso in mare e per volare lunghe distanze e quindi utlizzare lo specchio d’acqua come pista ed aeroporto. Sono presenti: un Supermarine Southampton e un Supermarine Stranraer.
.:: Fighter Aircraft Collection
I più famosi caccia della Royal Air Force, da intercettazione, da ricognizione, da attacco al suolo, da difesa aerea. Degni di nota: un Bristol Beaufighter TFX, un Bristol Bulldog MkIIA, un British Aircraft Corporation Jet Provost T5A, un British Aircraft Corporation Lightning F6, un Curtiss Kittyhawk IV, un de Havilland Vampire F3, un English Electric Canberra PR3, un Hawker Hunter FGA9, un McDonnell Douglas Phantom FGR2, un Panavia Tornado F3 e molti altri.
.:: The RAF Overseas Aircraft Collection
La RAF da sempre ha operato e combattuto con i suoi velivoli in tutto il mondo e in tutte le condizioni climatiche in aeroporti oltremare. Gli aerei presenti nella collezione rappresentano gli sforzi della forza aerea in queste località.
All’uscita da questo ultimo hangar troviamo un fornito negozio di libri, dvd, souvenir e gadgets sulla Royal Air Force e un bar. Per concludere suggeriamo vivamente di fare una visita a questo importantissimo museo aeronautico, dove la storia passata e gli avvenimenti di oggi si respirano a pieni polmoni. Un sito da non perdere per qualunque appassionato di aviazione militare.
Testo e immagini: Stefano Monteleone
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