Con l’intensificarsi della lotta tra la Cina e gli Stati Uniti, un pilota di caccia J-20 cinese ha fatto rivelazioni intriganti sull’aereo da guerra di quinta generazione dell’aeronautica militare cinese (PLAAF).
Una pubblicazione legata all’esercito cinese, il People’s Liberation Army Daily, ha rivelato che un pilota di caccia J-20 ha utilizzato il velivolo da combattimento per identificare gli aerei militari stranieri di quinta generazione che sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea cinese del Mar Cinese Orientale (ADIZ) a luglio.
Ciò assume significato in quanto è la prima volta che fonti ufficiali cinesi confermano che un J-20 è stato impiegato per identificare aerei militari stranieri nell’ADIZ cinese. La notizia implica quindi che il J-20 è completamente in grado di rilevare e riconoscere gli aerei da combattimento stealth di altre nazioni, secondo il China Daily.
In genere, una zona di identificazione della difesa aerea è un’area dichiarata unilateralmente in cui il paese richiedente segue ed identifica gli aeromobili che volano all’interno di quello spazio designato. L’ADIZ cinese copre l’intero Mar Cinese Orientale e si sovrappone all’ADIZ giapponese, sudcoreano e taiwanese.
Sempre il China Daily aveva riferito nell’aprile 2022 che i J-20 sono stati schierati nel Mar Cinese orientale e meridionale per pattugliamenti di combattimento. Inoltre, i caccia stealth di quinta generazione cinesi hanno anche partecipato alle esercitazioni militari condotte all’indomani della visita di Nancy Pelosi a Taiwan all’inizio di questo mese.
“Quando abbiamo iniziato le nostre pattuglie, ci sono state proteste da alcuni paesi e provocazioni da parte di aerei militari stranieri“, ha detto al PLA Daily il pilota del J-20 nel contesto dei pattugliamenti dell’ADIZ della Cina orientale. “Dal momento che le nostre forze aeree e marittime hanno trasformato la gestione dell’ADIZ nel Mar Cinese Orientale in una routine, gli aerei della maggior parte dei paesi ora volano sostanzialmente secondo i nostri protocolli“.
Tuttavia, la parte più intrigante dei commenti del pilota è stata la capacità del J-20 di cercare ed identificare i caccia stealth di altri paesi, sottintendendo agli F-22 e agli F-35 americani, ma anche giapponesi e sud coreani che operano nell’Indo-Pacifico. Inoltre, sempre secondo il China Daily, i radar di Taiwan non sono riusciti a rilevare la rotta dei J-20 durante le esercitazioni militari condotte dalla Cina intorno all’isola di Taiwan. Pertanto Pechino avrebbe così completato i suoi test sul campo delle capacità stealth del J-20.
Il velivolo da combattimento J-20 è entrato in servizio nel 2017 come primo caccia di quinta generazione al mondo sviluppato al di fuori degli Stati Uniti e come concorrente del caccia da superiorità aerea F-22A Raptor dell’aeronautica militare statunitense. Entrambi sono stati progettati per massimizzare l’efficacia nel combattimento aria-aria con attributi tra cui un’elevata altitudine operativa, alta velocità, alta manovrabilità, lungo raggio, alto carico utile di armi, una grande suite di sensori e una configurazione a doppio motore.
Come l’F-22, il Il J-20 è stato progettato con un profilo stealth che elude i radar per migliorare la sua capacità di sopravvivenza rendendo particolarmente difficile l’aggancio da parte dei radar nemici. Laddove gli Stati Uniti non sono stati in grado di sviluppare ulteriormente il Raptor e con la produzione del caccia americano che è stata prematuramente interrotta nel 2011 come risultato di costi estremamente elevati, la Cina sembra avere piani ambiziosi per il J-20 che porteranno il suo design molto più avanti dei suoi rivali.
Il J-20S biposto
Ricordiamo quindi che del J-20 è stata sviluppata anche un versione biposto denominata J-20S, che è andato in volo per la prima volta lo scorso anno dopo che le prime foto, dei collaudi a terra, erano circolate nel mese di ottobre 2021. Considerando le specifiche prestazionali avanzate e la versatilità del J-20, ci si aspettava da tempo che la cellula sarebbe stata adattata anche in nuove varianti e derivati per svolgere ruoli aggiuntivi più o meno allo stesso modo dei suoi predecessori di quarta generazione.
Lo sviluppo di una variante biposto è un passo importante in questa direzione e, senza ulteriori modifiche, consente di utilizzare il velivolo per l’addestramento di piloti di caccia di quinta generazione in un modo che nessun altro aereo di quinta generazione al mondo può fare. In alcune interviste ai media statali, i piloti cinesi del J-20 hanno affermato che l’addestramento sull’aereo avviene prevalentemente su simulatori, che, sebbene abbastanza efficaci, dovrebbero essere affiancati dalla variante a due posti.
Ma, in combattimento, le versioni biposto di questi aerei potrebbero essere utili per missioni complesse come attacchi al suolo con penetrazione a lungo raggio in contesti altamente contesi o per attività di guerra ed attacco elettronico che su piattaforma stealth, avrebbero maggiore margini di successo ed efficacia.
Tuttavia il suo uso più atteso sarebbe quello di poter gestire il concetto di “loyal wingman” potendo controllare uno o più droni. In un possibile scenario di combattimento, un drone da guerra elettronica FH-95 potrebbe condurre attività di interferenza elettromagnetica fornendo copertura al J-20S che potrebbe controllare il drone stealth ad alta velocità FH-97 per penetrare e distruggere le linee di difesa ostili e il drone da ricognizione armato GJ-11 per condurre attacchi ad obiettivi sensibili e di alto valore.
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