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Aeronautica Militare: in missione con il nuovo P-72A del 41° Stormo

Missione sull’ultimo della flotta Breguet “Atlantic” dell’Aeronautica Militare affiancati in volo dal nuovo ATR P-72A…presente e futuro insieme a formalizzare in aria il passaggio di consegne. Il reportage volo-base-volo vissuto tra gli uomini, le macchine e il futuro del 41° Stormo.

Per chi come il sottoscritto ha vissuto ad “orecchio” il rombo possente dei Grumman S2-F Tracker che sorvolavano la città e successivamente il fischio inconfondibile dei Breguet BR.1150 Atlantic questo diventa un momento storico da ricordare…una sorta di scatti in successione temporale che fermano il tempo delineando la storia contemporanea del 41° Stormo Antisom.

Entrambe macchine avanzatissime per l’epoca in cui entrarono in servizio. Il primo duro, tozzo claustrofobico ma pratico e funzionale, il secondo elegante, gran macchina per abitabilità, operatività ed efficenza. Sia il Tracker che l’Atlantic cavalli di razza pura e veri Cacciatori di Sommergibili progettati e nati proprio per la specialità Antisom. Dal quel lontano 27 Giugno 1972, anno in cui l’Atlantic avvicendò il Tracker nel ruolo ASW, son trascorsi ormai 45 anni ed è giunta l’ora per il nostro mai domo “Hunter Killer” della meritata pensione. Solo un’altra macchina ha avuto una vita operativa così longeva in seno all’AM … lo chiamavano “Spillone”.

Il 41° Stormo e Sigonella AFB ci aprono un’ennesima volta le porte per toccare con mano il “cambio generazionale” di macchina, compiti e impegni istituzionali che proietteranno e renderanno lo Stormo ancora credibile protagonista nei cieli del Mediterraneo nel prossimo futuro. RAM 4 ci accoglie con il cocente abbraccio del sole di fine Giugno e sotto l’ombra di Hangar “One” due ATR P-72A (code 41-03 MM62298 e 41-04 MM62281) ed il Breguet Atlantic (41-03 MM48118) vengono accuditi dagli specialisti che li preparano alla missione odierna. La differenza dimensionale tra le due macchine è davvero imbarazzante…possente l’ATL minuto l’MP: macchine differenti, nate in tempi differenti, con compiti e ruoli differenti e comunque il P-72A viene considerato come una macchina di “transizione” in attesa del definitivo assetto che sostituirà l’Atlantic.

Certo l’eredità che il nuovo P-72A va a raccogliere non è tra le più facili visto il pesante curriculum  accumulato in quasi mezzo secolo di vita operativa dal suo predecessore. Un solo dato su tutti, oltre 250.000 ore di volo volate e nessuna perdita in 45 anni di attività operativa rendono l’idea del lavoro svolto dall’instancabile Atlantic! Se a questo aggiungiamo l’ultima perfomance che lo ha visto impegnato nel volo transatlantico unitamente ad altri assetti AM, quale “scorta” dell’F-35A del 32° Stormo in trasferimento negli USA, ed un recente record di permanenza in volo, diremmo proprio che il “vecchietto” dell’AM non vuole proprio sentir ragione di andare a riposo.

Leonardo MP-72A

Tornando al protagonista del nostro reportage, il P-72A è un velivolo biturboelica prodotto dalla ditta Leonardo, ex Finmeccanica e Alenia, sviluppato implementando apparati e sensori militari sulla cellula dell’aero civile ATR 72-600. Il velivolo, con caratteristiche “ognitempo” e capacità “multiruolo”, grazie ad un’avanzatissima suite di sensori, è in grado di assolvere molteplici tipologie di missioni: dal pattugliamento marittimo, alla ricerca e soccorso in mare (SAR), alla ricognizione elettronica, alle attività d’intelligence con sensori radar-ottici e al supporto aereo a truppe di terra.

Questi compiti vengono gestiti da una suite completa degli apparati del nuovo sistema ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance) di Leonardo.

  • ATOS è integrato con strumentazione digitale e TACAN (Tactical Air Navigation – Sitema di navigazione aerea a breve raggio), due SAASM VI INS/GPS ( Selective Availability anti-spoofing Module- Sistema che permette osservazioni GPS molto dettagliate e precise) e un IFF TX.
  • Torretta elettronica “Star Safire HD” ovvero un sistema di geo-puntamento di estrema precisione, che grazie ai Feed forniti da più sensori fusi in un’unica immagine, ottengono il contrasto e la presentazione dei dettagli più nascosti in modo ottimale, generando informazioni tre volte superiori rispetto ai sistemi convenzionali NTSC. Le immagini video acquisite provenienti da diversi sensori possono essere trasmessi simultaneamente su un singolo collegamento dati per l’ulteriore elaborazione, archiviazione e visualizzazione.
  • Radar AESA “Seaspray 7300” fa parte della famiglia di radar di sorveglianza AESA a scansione elettronica di Leonardo, utilizzato dalle forze militari e dalle Coast Guard di tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti e l’Australia. utilizza il suo sistema di rilevazione di target piccoli per l’individuazione di bersagli anche in condizioni di flutter estremo.
  • Sistema di autoprotezione ELT800V2 ESM che assicura la sorveglianza, l’analisi, la posizione e il riconoscimento di emissioni radar. Esso fornisce al sistema ATOS la capacità di gestire lo scenario tattico e di svolgere missioni ELInt. Oltre ai sistemi passivi vi sono sistemi di protezione attiva che comprendono dispensatori di chaff & flare simili a quelli installati sullo “Spartan”.

L’iter addestrativo con il nuovo assetto prende il via già nel lontano Dicembre 2015 presso l’ATR Training Center di Tolosa in Francia, con i piloti impegnati nell’acquisizione della qualifica sul velivolo ATR 72-600 civile da cui il P-72A deriva. In seguito, la transizione si è conclusa presso l’Aeroporto Alenia/Finmeccanica di Torino Caselle dove, il primo corso di transizione ha interessato tutte le articolazioni del 41° Stormo Antisom di Sigonella,  suddiviso tra personale navigante e personale tecnico manutentivo, provenienti dall’88° Gruppo, dall’86° CAE e dal GEA.

La familiarizzazione e addestramento degli equipaggi di volo, dei Mission System Operators (MSO) e degli On Board Tecnicians (OTB), si è svolta  presso la sede Alenia divisione Sistemi Avionici e Spaziali con un corso dedicato ed un “On Job Training” specifico per ogni apparato e sensore del velivolo. I corsi inerenti la manutenzione velivolo, GEA,  si sono svolti inizialmente a Sigonella AFB sede del GEA del  41° Stormo e successivamente presso l’azienda di produzione permettendo così l’ottimizzazione costi e la contestuale elevata standardizzazione del personale.

L’equipaggio  misto  è composto da ufficiali piloti e sottufficiali operatori di bordo che appartengono sia all’Aeronautica Militare che alla Marina Militare, da sempre caratteristica che contraddistingue il 41° Stormo che mantiene una veste tipicamente interforze attraverso un connubio tra due componenti perfettamente integrate in quasi mezzo secolo di vita operativa.

In conclusione, il P-72A è un velivolo multiruolo, in grado di svolgere un’elevata tipologia di missioni. Le sue caratteristiche principali sono, dunque, la versatilità, la rapidità d’intervento, la possibilità di rischieramento, la capacità di condivisione in tempo reale dei dati acquisiti e l’affidabilità, che ne fanno un Sistema d’Arma all’avanguardia in grado di svolgere efficacemente tutte le missioni assegnate. E’ in grado di operare efficacemente sul mare a bassa e media quota, anche in vicinanza della costa, a varie latitudini, con fattori climatici anche considerevolmente differenti, indipendentemente dalle condizioni di luce (H24) ed in condizioni meteorologiche marginali nell’assolvimento delle funzioni capacitive di sorveglianza marittima ed elettronica, di concorso con altre Istituzioni dello Stato e alla ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana.

Giunto a Sigonella il 25 Novembre 2016 e preso in carico dal 41° Stormo, il nuovo P-72A ha avuto modo di essere impiegato nella sua prima vera missione operativa durante il recente G7 di Taormina durante il quale ha offerto la copertura con i sistemi imbarcati a salvaguarda della sicurezza della collettività e dei partecipanti all’importante evento.

In Volo

Credo, anzi son certo, che tessere ancora lodi sull’Atlantic sia superfluo quanto inutile visto che l’anzianità di servizio parla da se. Per questa missione ho volutamente scelto di volare sul “vecchietto”  per questioni affettive e, visto che a fine anno andrà definitivamente a riposo, cosa di più bello di un commiato in volo!

Non sto a raccontarvi del volo, cosa già ampiamente trattata in altri miei reportage relativi l’Atlantic, ma vi garantisco che nonostante 45 anni, sapientemente domato dal C.F. pil. F., il nostro “vecchietto” esegue virate così strette ma così strette che quelle strette sembrano larghe e quando si è all’apice sembra quasi che il velivolo si fermi nel cielo. Senza parlare di una sfogata con apertura che mette a dura prova i deboli di stomaco e per finire un touch & go ed un bel passaggio basso in asse pista con ancora un’altra sfogata e virata stretta a destra per allinearsi in corto finale. La missione dura circa un’ora ed abbiamo modo di fare i nostri scatti al nuovo arrivato, ad onor del vero molto fotogenico, e una volta finito il “lavoro” ci godiamo il volo e le manovre. A terra durante gli scatti statici ho notato un particolare inusuale e degno di nota … due velivoli con gli stessi codici ottici un P-72A e un Atlantic entrambi 41-03 !!!

Equipaggio del BR-1150 Atlantic

Essere i primi fotoreporter ad effettuare riprese in volo del nuovo P-72A in dotazione al reparto Etneo ci fa riflettere sull’importanza dell’evento. Tre diverse generazioni di velivoli e di equipaggi che volando tra cielo e  mare, sotto l’insegna del 41° Stormo, hanno garantito e continuano a farlo gli interessi italiani in questo delicato settore strategico in qualsiasi condimeteo, di giorno o notte, senza risparmiarsi … dimostrazione del binomio impegno-professionalità che da sempre contraddistingue gli uomini del  “Quarantunesimo”  sempre pronti ad affrontare le nuove sfide con la solita immutata e caparbia volontà di rendere al massimo.

Testo e foto: Gianni Scuderi

L’autore e Aviation Report desiderano ringraziare per la disponibilità, cortesia e collaborazione nella realizzazione del reportage: SMA Ufficio Relazione Esterne, Comando Aeroporto Sigonella, Col. Pil Federico Fedele attuale Comandante  Sigonella AFB e 41° Stormo, T.Col Pil M. M. Comandante 86° gruppo, T.Col Pil  A. N.  Comandante 88° gruppo, C.F Pil  S. F. , T.Col A. A.  Comaerop, Ltg P. L., Ltg C. M., Ltg G. F., 1° M.llo V. S.,  1° M.llo F. M.,  1° M.llo C. Savoca Uff. Relazione Esterne 41° Stormo.  In ultimo ma non per questo ultimi, un ringraziamento particolare a tutto il personale del GEA per la squisita disponibilità e sempre fattiva collaborazione.

Gianni Scuderi: Pilota civile e Paracadutista Militare, appassionato di fotografia ed Aviazione collabora da diversi lustri come fotoreporter freelance con web magazine e riviste specializzate. All’attivo oltre 200 ore di volo sia come pilota civile che fotografo a bordo di aeromobili militari quali: AB-206, AB-212 (Marina Militare e ARMADA Spagnola), AB-412, AW-139, HH-139A, CH-47 (AVES), CH-46 - CH-53 (US MARINES), B 707 T/T AM, BR-1150 Atlantic, HH-3F, SH3-D, NH-500 e HH412-C (GdF), SM-1019 (AVES), SM-208, KC-130 (RCAF - USAF), C-130J, C130-H, S-3A Sentry (NATO), G-222, Grumman C-1A (US NAVY), P166-DL3, Vigma D2

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