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Celebrati i 100 anni dell’aeroporto militare di Ghedi

Mercoledì 13 maggio, presso l’aeroporto militare “Alfredo Fusco” di Ghedi (Brescia), si è svolta la cerimonia per la celebrazione del centenario dell’aeroporto, attuale sede dei famosi “Diavoli Rossi” del 6° Stormo.

Fondato nel 1915 in occasione della Grande Guerra (1915 – 1918) per proteggere la città di Brescia, l’aeroporto è stato successivamente dedicato, nel 1921, alla memoria del tenente pilota Luigi Olivari, Medaglia d’Argento al Valor Militare. A questo asso dei cieli, eroe della prima guerra mondiale, ed alla base, D’Annunzio volle dedicare alcuni versi: “Questo campo di Ghedi, cimento e tempra d’eroiche giovinezze devote all’olocausto infinito, è oggi riconsacrato al puro nome di Luigi Olivari e nello splendore dei suoi puri occhi che, non tra gli uomini e non tra le aquile, ebbero eguali nel fissare il sole e la morte”.

La giornata si è aperta con l’ingresso alla base di una trentina di prestigiose auto storiche partecipanti alla “Mille Miglia, in partenza proprio da Brescia il giorno successivo. Gli equipaggi presenti si sono poi impegnati in una prova di regolarità Mille Miglia “Trofeo Diavoli Rossi”, premio non collegato alla gara su strada.

Alle 10,30 si è tenuta una breve cerimonia con la presentazione di un magnifico filmato dedicato alla storia della base e dell’Aeronautica Italiana. Poi i saluti e le parole del Capo di Stato Maggiore Generale SA Pasquale Preziosa, del Colonnello A.A.r.n.n. Pilota Andrea di Pietro, Comandante del 6° Stormo, del Comandante della Squadra Aerea, Generale Maurizio Lodovisi e del Generale di Divisione Aerea, Nicola Lanza de Cristoforis, Comandante la 1^ Regione Aerea di Milano. Hanno partecipato inoltre le massime autorità civili e militari della Regione Lombardia: l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali il Sindaco di Ghedi, i Labari dell’Associazioni Combattentistiche e d’Arma, e la rappresentanza del personale USAF nella base.

Il CSM dell’Aeronautica Militare nel suo discorso ha voluto sottolineare l’importanza della storia centenaria di Ghedi e di un’epopea che è ancora oggi in corso: “Quella di Ghedi è una storia centenaria fatta di vitalità di capacità e di affidabilità, che merita ammirazione e rispetto. Da Goliardo Mosca e Fusco, a Scarpetta, dagli incredibili assi di Borzoni si mitici Diavoli Rossi di Squarcina. Nomi che hanno reso fiero il nostro paese e che hanno segnato un’epopea intessuta di gesta eroiche, sudore, sangue e onore. E’ un’epopea che oggi si rinnova in cui rivivono tutti i nostri uomini; di ieri e di oggi. Ne sono state esempio le operazioni Odyssey Dawn e Unified Protector in Libia durante le quali i Tornado di Ghedi hanno fornito un prezioso contributo in termini di supporto e operatività.
E ancora un passo importante del discorso del Gen. Preziosa: “il paese ha bisogno dell’efficienza dell’Aeronautica Militare perchè ha bisogno di sicurezza. Ne ha bisogno e ha il diritto di averla e la nostra Forza Armata è qui a garantirla.
Ancora una volta il CSM dell’Aeronautica punta il dito su un aspetto assolutamente imprescindibile per la Forza Armata: la gestione e il continuo miglioramento del patrimonio umano e tecnologico che contribuiscono all’elevata qualità professionale e capacità che oggi contraddistinguono l’Aeronautica Militare in Italia e all’estero.

Il Colonnello Di Pietro Comandante del 6° Stormo ha voluto ricordare e salutare chi è ancora in servizio attivo presso lo Stormo, gli ex appartenenti e chi non c’è più. Un commosso ricordo è per i quatto piloti scomparsi nel tragico incidente dello scorso anno nei cieli di Ascoli Piceno.
Un accorato pensiero va anche ai nostri colleghi in questo momento lontano da Ghedi, in particolare al nostro contingente, il Task Group Devil schierato in Kuwait per il supporto alle operazioni della coalizione internazionale.
Un cenno è andato anche al futuro del reparto: “Un futuro che, in un clima di importante razionalizzazione di risorse, non ha tuttavia mai messo in discussione qualità, operatività, innovazione; aspetti che vedremo concretizzarsi già dal prossimo anno con la riorganizzazione di tutta la flotta Tornado su questa base.
Ricordiamo infatti che la Forza Armata ha previsto la chiusura del 50° Stormo di Piacenza e il contestuale trasferimento del suo gruppo di volo, il 155°, con i suoi velivoli Tornado in versione ECR / SEAD a Ghedi per unirsi ai tre attuali gruppi di volo del 6° Stormo: il 102° OCU, il 154° e il 156° in attesa dell’entrata in servizio nei prossimi anni del sostituto del Tornado, l’F-35 JSF Lightning II.
Ghedi
diventerà così una delle MOB – Main Operating Base per i velivoli F-35, con la fine della vita operativa del Tornado prevista intorno al 2025.

Al termine della cerimonia ospiti e partecipanti sono defluiti sul piazzale antistante l’Hangar del 156°, dove un Tornado in mostra statica esibiva la speciale colorazione relativa ai 100 anni di Ghedi.
Assieme allo Special Colour, erano disposti con cura un secondo Tornado ed alcune auto storiche Mille Miglia, a formare una quinta scenografica per un’emozionante foto di gruppo con le autorità e la formazione della Pattuglia Acrobatica Frecce Tricolori.
La PAN è giunta puntualissima e dopo un ampio giro per il posizionamento, ha letteralmente “infilato” la linea dello schieramento con un nastro tricolore che ha tinto il cielo della base.

Altri contenuti erano previsti per i tanti ospiti, con il passaggio di una formazione di Tornado, la mostra statica con due F-16 USA da Aviano, un F-16 belga, un Tornado tedesco, oltre ad un Aermacchi 326 ed un folto gruppo di velivoli storici ad elica appartenenti alla HAG (Historical Aircraft Group).
All’interno dei sei shelter affiancati, l’area coperta prevedeva mostre fotografiche, desk dei vari reparti con gadgets, un’area con simulatori di volo, l’esposizione di divise storiche e caschi di volo, veicoli della Grande Guerra e della Seconda G.M. italiani, americani e tedeschi; inoltre straordinari reperti e relitti di velivoli precipitati, recuperati dal Gruppo Air Crash PO. La vendita del volume “Ghedi 100” di Giovanni Merigo, ha permesso la raccolta di fondi per la realizzazione di una stele dedicata ai quattro piloti scomparsi nel tragico incidente dello scorso anno nei cieli di Ascoli Piceno.

Aviation Report e l’autore desiderano ringraziare per la cortese e professionale assistenza l’UCOM dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Valeria Musolino e il P.I. del 6° Stormo Magg. M. Cionfrini.

Testo: Luigi Sani
Immagini: Luigi Sani

Leggi i commenti (3)

  • Sapete dove è possibile acquistare il libro Ghedi 100 di Giovanni Merigo?....grazie mille.

  • Ciao Manuel, ci stiamo informando con l AM perchè la vendita nel giorno dell evento era abbinata con un aliquota parziale a sostenere il monumento per i 4 piloti morti nell incidente aereo. Appena abbiamo news, ti facciamo sapere. Grazie

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