F-18 Hornet australiani
@ RAAF / FSGT Mick Bott

I caccia F-18 Hornet australiani in pensione potrebbero essere inviati in Ucraina?

Australia, Stati Uniti e Ucraina stanno discutendo l’invio a Kiev di 41 F-18 Hornet australiani, ritirati dal servizio nella Royal Australian Air Force (RAAF), per aiutare a soddisfare parte della richiesta del presidente Volodymyr Zelensky per aerei da combattimento occidentali, piuttosto che mandarli alla rottamazione come previsto.

E’ quanto riferisce l’Australian Financial Review che gli Stati Uniti, che hanno recentemente concesso ad altri alleati occidentali il permesso di fornire all’Ucraina aerei da combattimento avanzati compresi gli F-16 di fabbricazione statunitense, sarebbero favorevolmente disposti all’idea di regalare all’Ucraina gli F-18 Hornet australiani.

L’approvazione di Washington è necessaria perché possiede la proprietà intellettuale sui jet che sono stati ritirati dalla RAAF e che vengono sostituiti dagli F-35, di cui l’Australia ne ha ordinati 72.

Gli F-18 Hornet australiani in pensione sono parcheggiati in un hangar presso la base aerea RAAF di Williamtown fuori Newcastle e, a meno che non vengano inviati in Ucraina, saranno demoliti o venduti a una compagnia aerea del settore privato, la RAVN Aerospace, per essere utilizzati negli Stati Uniti come “aggressors” per i piloti militari contro cui addestrarsi.

Secondo quanto riporta AFR, Robert Potter un esperto di sicurezza australiano che fornisce consulenza al governo ucraino, ha confermato che i negoziati erano in corso, ma un accordo specifico non è stato ancora finalizzato. “Tuttavia, gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno un interesse attivo e specifico nell’acquisizione di caccia di quarta generazione per l’aeronautica militare ucraina“, ha affermato.

L’Australia gestisce una grande scorta di aerei ritirati che altrimenti sarebbero destinati alla distruzione. Sono necessarie più approvazioni formali per concludere un acquisto di questi aerei, ma è probabile che sia un’idea il cui momento è giunto“. Una fonte separata vicina alle discussioni ha convenuto che non ha senso distruggere aerei perfettamente funzionanti che, secondo lui, potrebbero essere operativi entro quattro mesi e utilizzati per aiutare a respingere l’invasione russa.

Mentre una manciata di aerei sarebbe utile solo per la cannibalizzazione di parti, la grande massa richiederebbe poco lavoro per essere portata in condizioni di volo e rimarrebbero operativi almeno per un paio d’anni. Gli F-18 Hornet australiani sarebbero in buona forma perché hanno operato poco sul mare.

I piloti e il personale di terra ucraini potrebbero essere rapidamente addestrati per utilizzare gli Hornet con manuali di addestramento in lingua ucraina da produrre e con un afflusso di piloti occidentali per aiutare l’Ucraina nell’addestramento, e ciò potrebbe includere anche ex piloti di Hornet.

Il ministro della Difesa Richard Marles, che ha incontrato il suo omologo ucraino a margine del vertice sulla difesa a Shangri-La, Singapore, ha rifiutato di commentare, ma il suo ufficio ha invece indicato i commenti fatti sul prossimo contributo dell’Australia allo sforzo bellico. “Ci sono richieste specifiche che l’Ucraina ci ha fatto, non entrerò nei dettagli di quelle, ma ci stiamo lavorando con il governo dell’Ucraina“, ha detto.

Nel 2019, il governo Morrison aveva accettato di vendere 25 dei 75 aerei, originariamente acquistati alla Royal Canadian Air Force, per 90 milioni di dollari canadesi ovvero circa 4 milioni di dollari ciascuno. Nel 2020, l’allora ministro Melissa Price disse che “fino a 46” degli aerei rimanenti sarebbero stati venduti ad una compagnia americana di addestramento aereo. Tre anni dopo, otto sono stati destinati ai musei e uno alla formazione. Il resto, 41 aerei, rimane in deposito.

Negli ambienti internazionali, gran parte del dibattito sull’aeronautica militare ucraina si concentra sull’F-16, il più numeroso aereo da combattimento in servizio in occidente. L’F/A-18, che la RAAF ha ritirato nel novembre 2021 dopo circa 400.000 ore di volo, è della stessa generazione e svolge gli stessi ruoli di combattimento dell’F-16. Entrambi sono della stessa epoca dei MiG-29 e dei Sukhoi Su-27 ancora usati dagli ucraini. Ricordiamo che i 75 F/A-18 Hornet ordinati dall’Australia furono messi in servizio tra il 1984 e il 1990 per sostituire il Mirage III della RAAF.

Dopo le iniziali resistenze alla richiesta del presidente Zelensky di caccia americani usati, il presidente Usa Joe Biden al vertice del G7 in Giappone ha dato il via libera agli alleati occidentali per fornire a Kiev caccia di quarta generazione come gli Hornet e gli F-16. Molti analisti hanno affermato che ci sono diversi motivi per cui gli F-18 Hornet australiani aiuterebbero a fare la differenza.

In primo luogo, gli Hornet potrebbero svolgere un ruolo importante nella difesa dei civili ucraini. I sistemi di difesa aerea occidentali come i missili Patriot stanno facendo un lavoro efficace fermando i peggiori bombardamenti notturni della Russia sulle principali città, ma ci sono ancora lacune, con aree meno edificate prive di tali sistemi. In secondo luogo questi aerei potrebbero essere usati per intercettare e abbattere i missili da crociera russi.

Gli Hornet bimotori e molto robusti, per via del loro utilizzo sulle portaerei, avrebbero maggiori possibilità di sopravvivenza sul campo di battaglia e sarebbero più adatti di altri jet di quarta generazione ad essere operati dagli aeroporti, spesso austeri, dell’Ucraina. Inoltre per quanto riguarda la manutenzione, questa potrebbe essere agevolata dalla Finlandia che li sta ancora utilizzando in attesa dell’entrata in servizio degli F-35.

Gli F-18 Hornet australiani sono stati aggiornati a partire dal 1999 nell’ambito del programma di aggiornamento HUG – Hornet Upgrade Program. Concretamente, questo programma ha portato all’installazione di nuovi sistemi e munizioni da utilizzare;

  • Sostituzione del radar AN/APG-65 con la sua versione modernizzata, l’AN/APG-73 (più veloce ed efficiente)
  • Nuovo sistema di allarme radar AN/ALR-67 (RWR)
  • Integrazione del casco digitale JHMCS (Joint Helmet Mounted Cueing System)
  • Sostituito il pod di tiro AN/AAS-38 Nite Hawk con il pod AN/AAQ-28 Litening
  • Possibilità di trasportare il pod per contromisure elettroniche EL/L-8222
  • Possibilità di trasportare il missile aria-aria a corto raggio ASRAAM (Advanced Short-Range Air-to-Air Missile)

Gli aerei hanno anche subito altri aggiornamenti inclusa la capacità di trasportare le munizioni GBU-31 JDAM e AGM-158 JASSM. Infine, tra il 2006 e il 2010, la struttura degli Hornet è stata completamente ispezionata e la fusoliera centrale sostituita. Concretamente, questi Hornet F/A-18A/B modernizzati sono più o meno equivalenti agli Hornet F/A-18C/D.