34° Gruppo Squadroni AVES Toro

34° Gruppo Squadroni AVES “Toro”

Eccezionale ed esclusiva possibilità quella concessa ad Aviation Report di effettuare una intensa due giorni in compagnia del personale del 34° Gruppo Squadroni AVES “Toro” basato su elicotteri ESC-3 (AB-205), impegnati in un addestramento congiunto con le truppe alpine dell’Esercito Italiano in preparazione del prossimo turno operativo nel teatro afgano attualmente in corso di svolgimento. Qualche tempo fa un noto slogan delle Forze Armate diceva più o meno così: “piloti militari, gente comune davvero speciale”, beh, senza voler levare nulla a nessuno, ci permettiamo di suggerire una piccola modifica: “gente con le stellette, persone comuni davvero speciali”!

Piloti, co-piloti, specialisti, operatori di mezzi antincendio e soccorso, meccanici….compongono da sempre un gruppo inscindibile che lavora all’unisono per raggiungere lo stesso risultato, con impegno, dedizione e una generosità fuori dal comune nei confronti dei colleghi e di chi…le stellette non le ha .
Vogliamo quindi dedicare questo lavoro agli uomini e donne dal “Basco Azzurro”, anche per esprimere ancora una volta con il nostro testo e le nostre immagini il più sentito apprezzamento per l’opportunità che ci è stata concessa.

L’addestramento si è svolto vicino la città di Aosta, in località Pollein, già sede del 545° Gruppo Volo dell’Esercito Italiano trasferitosi poi tra il 1991 e il 1992 a Venaria Reale (TO) insieme agli altri gruppi volo che compongono oggi il 34° Gruppo Squadroni AVES “Toro” che – insieme ai cugini del 54° Gruppo Squadroni AVES “Cefeo” – dipende dal 4° Reggimento “Altair” di Bolzano.

La città di Aosta è inoltre sede del Comando Addestramento Truppe Alpine (CAA) dell’Esercito Italiano. Operativo con il motto “Ardisci e credi“, il CAA è la vera e propria scuola di formazione di questo reparto altamente specializzato del nostro Esercito; presso il Centro si addestrano: Volontari, Sottoufficiali ed Ufficiali .
La sede del Reparto Addestrativo è nella bella Caserma “Battisti” di Aosta e da esso dipendono i seguenti reparti:
– Sezione Sci Alpinistica (operativa da “La Thuille” )
– Caserma “Montebianco”
– Sezione Sci e Ghiaccio del Centro Sportivo Esercito (in Courmayeur)
– Caserma “Perenni”

Analizzando l’evento addestrativo a cui abbiamo potuto assistere possiamo specificare che i Reparti Alpini della Brigata operanti in Pollein al momento del nostro Report erano in una fase di avanzato addestramento OMLT (Operational Mentoring Laison Team), ovverosia una unità che ha il compito di addestrare i componenti dell’Esercito Afghano (Afghan National Army) svolgendo specifiche attività C-T-M: Coaching, Teaching & Mentoring.

Per ulteriore precisione di informazione sottolineiamo come quando viene effettuato questo particolare addestramento, tutti gli istruttori provengono dal Cenro Addestramento dell’Esercito, mentre i reparti impegnati sono un “mix” di varie specialità e di appartenenti a diverse FF.AA., ad esempio: Alpini, Paracadutisti, Lagunari, Bersaglieri, personale dell’AVES, addetti alle Trasmissioni e – a volte – personale della Marina Militare Italiana.
Il nostro report si focalizzerà sulla componente ad ala rotante, ovverosia sul fondamentale ruolo che l’elicottero ha nei confronti del supporto alla truppe di terra.

34 gruppo squadroni aves 34 gruppo aves esercito italiano

34 gruppo squadroni aves 34 gruppo aves esercito italiano

L’attività viene svolta sia in fase diurna che notturna; i nostri equipaggi sono dotati di visori NVG – Night Vision Goggles, ovverosia binocoli a intensificazione di luce che permettono (quasi) di……….rendere giorno la notte.
Chi scrive ha avuto la possibilità di utilizzare questi particolari equipaggiamenti e possiamo assicurarvi che l’effetto prodotto è veramente di notevole interesse. Certamente, essendo un’attrezzatura che in modo artificiale cerca di rendere….naturale….il buio dell’ambiente circostante, ha delle particolarità di utilizzo molto precise.

In primo luogo il campo visivo a disposizione dell’operatore è ridotto a 40° a differenza degli usuali (circa) 182° che una normale visione binoculare permette ai piloti di volare durante il giorno; la Crew Coordination diventa quindi in questo caso ancor più importante che in altre condizioni di volo. Ogni membro dell’equipaggio ha sotto controllo uno specifico settore esterno all’aeromobile creando quindi una completa copertura visiva dell’ambiente circostante; mai come nel caso del volo notturno vale la massima che “otto occhi sono meglio che due”!

Altro aspetto è la consapevolezza che i sistemi NVG tendono a “schiacciare” il campo di profondità visiva, creando un immagine non del tutto tridimensionale dell’ambiente operativo, rendendolo a volte innaturale; l’addestramento costante e continuo dei nostri equipaggi di volo fa sì che queste intrinseche caratteristiche degli NVG vengano comunque utilizzate al meglio .

Anche l’elicottero AB-205, definito dall’Esercito Italiano come ESC-3 (Elicottero da Supporto al Combattimento), è debitamente equipaggiato per il volo notturno; in primo luogo l’illuminazione interna del cockpit è stata resa NVG compatibile, caratterizzandosi – tra le altre cose – da una ben riconoscibile luce a dominante verde. Sempre in merito alle caratteristiche della macchina segnaliamo ai lettori, pur senza entrare nei dettagli, che l’AB-205 nella sua ultima versione MEP si caratterizza per importanti dotazioni di sicurezza attive e passive: corazzature modulabili sul pavimento della macchina e a protezione dei punti sensibili (motore, trasmissioni, avionica…), sedili pilota e copilota di nuovo disegno (leggeri ma altamente resistenti), sistemi di jamming elettronico, nuovi sistemi di comunicazione interna ed esterna potenziati, nuovi ausili alla navigazione, così come lanciatori di flares posti sul trave di coda e- non ultimo – un efficace soppressore di calore posto sul terminale di scarico del motore, rendono il “vecchio” ed amato AB-205 un valido mezzo operativo in caso di operatività in territorio ostile.

Al momento della nostra visita due elicotteri hanno operato presso la base di Pollein, uno in configurazione MEDEVAC con vistose Croci Rosse sulle fiancate e l’altro (un International ma senza kit MEP) allestito in configurazione di supporto alle truppe di terra ed elisbarco con mitragliatrici laterali e configurazione interna alleggerita.

Entrambi i mezzi, dato il particolare terreno operativo Aostano, erano equipaggiati con pattini da neve. Questo interessante sistema, non usuale da vedere montato sui mezzi, venne realizzato specificatamente per l’AB-205 sin dall’aquisizione dell’elicottero da parte dell’Esercito Italiano: costituito da quattro sezioni, due per lato, vede quelle montate in posizione più arretrata più larghe rispetto alle sezioni anteriori in quanto il peso maggiore dell’elicottero gravita sulla parte centrale della fusoliera, motore, trasmissione e gran parte dei leveraggi sono infatti ivi montati; il pattino anteriore di destra invece ha una caratteristica sagomatura a “L” poiché è necessario lasciare uno spazio adeguato per il funzionamento in sicurezza del verricello elettrico che può essere montato sull’elicottero secondo necessità, ad esempio quando deve essere effettuato un salvataggio di infortunati o di feriti tramite barella .

La cronaca:
la prima fase di addestramento, come detto, è stata seguita direttamente dalla località di Pollein; al momento dell’arrivo i mezzi erano impegnati in voli notturni con i sistemi NVG a cui è seguito il rimessaggio degli elicotteri per la notte; contestualmente, nell’area addestrativa posta nelle immediate vicinanze dell’eliporto, le squadre degli Alpini si addestravano con mezzi tattici .

Il giorno successivo, dopo un esaustivo briefing da parte degli equipaggi presenti, l’attività si è concentrata su addestramento a elisbarco e coordinamento con le truppe di terra, spostandoci quindi – anche per esigenze fotografiche – nell’apposita area addestrativa intravista la notte precedente. Quest’area è una ampia porzione di terreno fatta a “ C “ con percorsi attrezzati per uomini e mezzi dell’Esercito (tra cui il nuovissimo VTLM “Lince”, ancora in fase di consegna ai reparti dell’Esercito Italiano e ufficiosamente definito San Lince dagli equipaggi a causa della sua ottima protezione balistica e antimina) a rappresentare vari terreni operativi ove i nostri soldati andranno poi ad operare. Un vecchio AB-204 è mestamente parcheggiato all’interno dell’area addestrativa.

aves esercito italiano italian army aviation

Gli equipaggi sono stati quindi impegnati nel far ottenere la qualifica di elisbarco agli alpini in addestramento; questo mediante lo svolgimento di varie manovre – a terra ed in volo – atte a far raggiungere una corretta familiarità con il mezzo ad ala rotante da parte delle truppe di terra: rapidi imbarchi e altrettanto rapidi sbarchi, arresti rapidi, mutua protezione degli elicotteri e degli Alpini (con e senza i propri mezzi) ed evacuazione rapida sono state le caratteristiche primarie dell’addestramento. Purtroppo, e ce ne scusiamo con i lettori, il ceiling molto basso e le condimeteo particolarmente sfavorevoli non hanno aiutato le riprese ma hanno sicuramente creato un background molto…“operativo”!

aves esercito italiano italian army aviation

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Ci siamo spostati quindi presso l’aeroporto di Venaria Reale (Torino) per assistere a un ulteriore approfondimento del volo notturno operato dagli ESC-3. L’aeroporto si trova accanto alla splendida “Reggia di Venaria”, imponente plesso architettonico e naturalistico che vide la luce sin dal 1659 e realizzato per celebrare, attraverso la ritualità della caccia (Venarìa), la magnificenza del Duca Carlo Emanuele II. Venaria Reale, non tutti ne sono a conoscenza, è il più antico aeroporto italiano e chi vi opera è fiero di poter lavorare in questa importante location.

Sede del 34° Gruppo Squadroni AVES “Toro”, è da pochi mesi comandato dal Ten. Col. Pilota AVES Gian Luca Falessi, “Operare da Venaria” ci dice il Comandante, “è certamente un privilegio che non tutti i reparti possono avere, non tanto e solo per il monumentale…vicino (la Reggia) ! quanto per i grandi spazi liberi a disposizione di cui gode la base, questo ci permette di operare quando necessario su un campo molto vasto e posto in un’eccellente posizione baricentrica rispetto alle numeroso zone addestrative che si trovano nelle aree circostanti“. L’attività di volo è intensa, soprattutto in questo periodo perché, continua il Comandante Falessi “dobbiamo fornire mezzi ed equipaggi per le esigenze operative, a rotazione ed in collaborazione con i colleghi degli altri reparti assimilabili al nostro“.

Accolti dal ben noto “gate guardian” AB-205 dipinto con i colori dei 100 anni dell’Aeroclub di Torino entriamo in una base che si presenta con strutture moderne e ben curate con molti lavori di ulteriore ammodernamento tuttora in essere, soprattutto in termini di maggiori spazi a disposizione che verranno creati per il personale femminile che sempre più è presente nei ranghi dell’Esercito Italiano. Ampi e confortevoli spazi accolgono il visitatore che entra nella palazzina Comando e uffici, anche questa una caratteristica non sempre riscontrabile negli aeroporti militari !

Due storici hangar ospitano i mezzi in dotazione del reparto, mentre un’altra palazzina è adibita a officina di manutenzione; presso il 34° “Toro” è possibile effettuare manutenzioni fino alle 100 ore sulla cellula, dopo questo check i mezzi vengono inviati presso il centro di Bologna, sede centralizzata per gli interventi sugli ESC-3 con gli specialisti del 2° Reggimento di Sostegno AVES “Orione” .Gli ospiti fissi delle operazioni sono i….conigli ! infatti negli ampi spazi verdi intorno alla base nidificano centinaia di questi animali che peraltro sono anche specie protetta.

Il sedime è dotato di due piste di volo in erba orientate rispettivamente “15-33“, che è la principale per i velivoli con una dimensione di circa 600 X 30 m e la “18-36” dimensionata 400 X 30 m dotate di importanti ausili alla aeronavigazione ; una sottostazione meteo collegata con il centro di Caselle è prezioso ausilio per la pianificazione delle operazioni di volo.

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Il futuro del 34° Gruppo “Toro” e di Venaria Reale è ancora da scrivere ed ipotizzare sin da oggi una futura riorganizzazione – a nome degli stessi operatori – è forse prematuro; con ragionevole certezza però sarà proprio il 34° “Toro” a ricevere man mano tutti gli AB-205 rimasti in servizio presso l’AVES, man mano che un sempre maggior numero dei nuovi NH-90 (nominato ETT – Elicottero da Trasporto Tattico) sarà disponibile per i reparti di volo dell’Esercito Italiano.

L’autore e Aviation Report vogliono ringraziare il Comando Generale di AVES, l’Ufficio Stampa di Stato Maggiore Esercito nelle persone del Colonnello Meola e del Ten. Rizzo, il Comando del 4° Reggimento”Altair” di Bolzano e tutti gli…uomini con le stellette…del 34° Gruppo Squadroni AVES “Toro”.

Un sentito ringraziamento va a tal proposito agli equipaggi presenti a Pollein, nelle persone del Capitano Flavio Angelieri, del Ten. Carlo Roncoloni, del Luogotenenti Roberto Malerba e del Primo Maresciallo Moi Osvaldo così come a tutti gli specialisti che con pazienza hanno seguito lo scrivente in tutte le sue richieste!

Un Grazie sentito infine va all’amico Alberto Matteini per la fiducia e la premura dimostrata nei nostri confronti.

Testo e foto: Matteo Marianeschi