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Racconti di volo: se fossi un angelo

Se fossi un angelo (@ Emanuele "Manè" Ferretti)

Con tutto questo parlare di Covid19 mi è venuta l’orticaria; pensavo: visto che non posso uscire fisicamente di casa perché non lo faccio con la fantasia?

E allora mi chiedo, se io invece che essere quello scrittoruncolo che sono, fossi un angelo: “ma non gli angeli dipinti nelle chiese, non solamente loro, non i troni, non i serafini, non i cherubini, ma un angelo un po’ laico, il più laico di tutti che è l’angelo custode, quello che personalmente mi è stato simpatico fin dall’inizio, che il cielo dicono i nostri genitori ci affida a lui perché da bambini ci protegga e lui ci protegge non solo da bambini, ma anche quando diventiamo vecchi per esempio, quando un bambino gioca per strada e la palla gli va in strada e non guarda a destra cosa arriva e se arriva un camion, una bicicletta, una zanzara arriva un angelo e trac! lo salva; un vecchio quanti vecchi si addormentano al pomeriggio mentre leggono il giornale e magari gli occhiali si storcono e l’angelo sottile come il vento glieli drizza” diceva Lucio Dalla.

E se io fossi un angelo davvero?

Già, io cosa farei? Se io fossi un angelo mi staccherei da terra e mi metterei a disegnare delle piroette in cielo, leggiadro e spensierato, ballerei per ore nel cielo terso con la mia musica nelle orecchie infischiandomene di fare brutte figure o di cadere, mi sentirei come Al Pacino mentre balla il tango con la bellissima G. Anwar.

Non avendo un serbatoio di soli 12 litri come quello del mio paramotore partirei senza una meta, incurante dei consumi, dei CTR, dei NOTAM e di tutte quelle cose limitano la mia libertà mentre sono per aria.

Se io fossi un angelo girerei in lungo ed in largo l’Italia, alla scoperta delle città più belle ma soprattutto dei borghi e dei luoghi dimenticati, quelli dove nessuno va mai perché considerati di serie B o semplicemente perché nessuno li ha scoperti o riscoperti e li mi ci perderei perché sono un romantico ed un solitario.

Se io fossi un angelo passerei ore a parlare con i vecchi a farmi raccontare le storie ingigantite dallo scorrere del tempo, con i giovani a parlare della loro voglia di cambiare il mondo, con le donne a farmi raccontare la tenacia con cui tengono in piedi le famiglie, poi mi farei coccolare dalla loro cucina genuina ed abbondante.. Ingrasserei come un bue!

Se io fossi un angelo partirei e andrei alla scoperta dell’Europa dell’Africa dell’America, dell’Asia, dell’Antartide e Oceania… “tutto il mondo girerei!”

Se io fossi un angelo andrei nello spazio, visiterei la Via Lattea e tutte quelle costellazioni che da piccolo mi faceva vedere mia madre, poi passerei all’ISS da Luca Parmitano e gli direi: “Ti stimo fratello! Mi avanza una birra, perché non ce la beviamo insieme mentre ammiriamo da quassù la terra? Così mi racconti le tue esperienze di volo e magari mi insegni qualche trucchetto!

Se io fossi un angelo tornerei da quelle persone che mi hanno detto no, da quelle mi hanno abbandonato quando stavo per affogare, da quelle donne che ho incontrato e che non mi hanno voluto vicino e gli direi: “che stupidi siete stati!”

Se io fossi un angelo andrei dal mio amico Roberto con una decapottabile azzurra ed una cassa di birra e gli direi: “dai amico, molla tutto, sali e partiamo!”

Se io fossi un angelo andrei da tutte le persone che in questo momento stanno soffrendo e sfiorandogli gli occhi con le dita allevierei, anche solo per un secondo, le loro sofferenze!

Se io fossi un angelo andrei da chi governa il mondo e gli direi: “ma che cazzo state a fa?

Se io fossi un angelo non sarei all’altezza del ruolo, un angelo è una entità saggia e distinta non un omuncolo piccolo e pieno di difetti come me!

Se io fossi un angelo andrei da Francesco, Maria Teresa, Maurizio, Roby Patrirob e da tutte quelle persone che ho tanto amato e che ora non sono più tra noi e le abbraccerei forte forte e gli direi che mi mancano!

Se io fossi un angelo me ne starei seduto 10 metri in aria con il mio amico Bostro a bere birra e a guardare qualche bella turista prendere il sole in topless sotto di noi!

Se io fossi un angelo mi avvicinerei ai vari jet da combattimento, gli farei una pernacchia e gli direi: “lumaconeeee non mi prendi!” per poi sparire nell’infinito dei cieli mentre loro mi osservano con la faccia da ebete!

Se io fossi un angelo andrei da quelle poche persone che in me hanno visto qualcosa di più dei miei difetti, dei miei errori, della mia testardaggine, andrei da loro e accenderei un bel falò come quella sera alla Via del Sale con gli amici della LISSTA, con loro berrei e farei casino per tutta la notte poi mio malgrado li lascerei e andrei da loro, la mia famiglia e, come nel Film Casper, mi trasformerei in un cuscino per mia moglie e mio figlio e dopo averli baciati con un bacio freddo (come nel film) gli sussurrerei: “dormite tranquilli, vi proteggo io!”

Ora: io non sono un angelo custode e nemmeno uno scrittore, ma ho una grande fantasia e vi ho raccontato alcune delle cose che farei (almeno quelle più “politicamente corrette”) se fossi un angelo. Magari a qualcuno di voi è servito per staccare la spina e magari potrà essere uno spunto di riflessione e di evasione da una situazione non facile, e poi… sognare non costa nulla e lo si può fare anche da casa!

Dedicato alle donne e agli uomini che, anche mentre vi sto scrivendo, stanno aiutando migliaia di persone a vincere la loro battaglia contro il Covid19: loro non hanno bisogno di immaginare se fossero degli angeli custodi, loro SONO degli angeli custodi!

Testo e immagini: Mané

Emanuele "Mané" Ferretti: Emanuele Ferretti, per gli amici Manè, è da sempre un grande appassionato di volo. Oltre ad avere all'attivo diverse centinaia di ore di volo in parapendio ed in paramotore, Mané lavora in una azienda aeronautica in provincia di Ascoli Piceno. La passione per la fotografia e per la natura lo ha portato a scoprire il mondo con i mezzi più disparati: dalla canoa, alla moto, al paramotore.

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