HH-139B Aeronautica Militare
@ Aviation Report / Gianni Scuderi

I primi 40 anni dell’82° Centro CSAR dell’Aeronautica Militare

6 Agosto 1982, dopo 34 anni dallo scioglimento, sul sedime aeroportuale di Trapani – Birgi,  viene ricostituito l’82° gruppo S.A.R. con le storiche 139^ e 149^ squadriglie. Se negli anni è cambiata la sua denominazione e sede, il compito e il teatro operativo rimangono uguali a quelli di un tempo; la ricerca e soccorso nelle azzurre distese del Mare Nostrum.

Durante l’estate appena conclusa  l’82° Centro C.S.A.R. dell’Aeronautica Militare ha festeggiato i suoi primi 40 anni dalla ricostituzione, ricorrenza celebrata durante una giornata articolata seguendo un ricco programma di eventi con l’intervento delle autorità civili e Militari, del Comandante il 15° Stormo Col. Giacomo Zanetti, e degli ex che hanno servito sotto le insegne del reparto.

Le celebrazioni hanno avuto inizio con la scopertura del monumento a ricordo dello storico HH-3F Pelican proseguito una mostra statica di mezzi e materiali che hanno ripercorso i 40 anni del S.A.R. , e il ricordo di alcuni episodi che hanno segnato la vita del reparto. Momento clou dell’evento che ha suscitato grandi emozioni, è stata la presentazione  del bellissimo HH-139B in livrea “Special Color 40° Anninversario”.

Dai Canarini agli Jedi

La storia “recente” dell’ “Ottantaduesimo” ci racconta che il Sikorsky HH-3F “Alpha” nella sgargiante livrea Bianco-Giallo-Rossa fu la prima macchina che equipaggiò il reparto neocostituto, e dopo il periodo di training e familiarizzazione con il mezzo ha inizio il ciclo operativo con missioni di ricerca e soccorso, sia in ambiente marino che montano con il codice radio di “Onda” pochi anni dopo sostituito da “Palma”.

Acquisito in 35 esemplari l’HH-3F era una macchina fantastica che rappresentò un grande salto di qualità rispetto le generazioni precedenti di elicotteri, sia per la formula progettuale che per le apparecchiature elettroniche di nuova generazione imbarcate, per l’epoca molto performanti tra cui il Radar AN/APN-195, quest’ultimo in grado di localizzare una superficie di qualche metro quadro a circa 40 miglia di distanza fornendo un’ottima capacità di discriminare un naufrago immerso nel clutter marino

La dotazione elettronica era molto completa per l’epoca e comprendevano il sistema AFCS  Hamilton Standard (controllo automatico di stabilizzazione sui tre assi), VOR/TACAN, sistema Topomat , radar Doppler, radar di navigazione/meteo ECHO 292, SHRS (sistema di riferimento d’assetto e direzione), HSI (indicatore di situazione orizzontale), trasponditore IFF, Marker Becon, VOR-DMF e VOR-ILS, apparati di comunicazione in VHF/FM (anche in banda Marina), UHF/AM, VHF/AM, HF/SSB.

Per le operazioni salvataggio l’elicottero è provvisto di verricello situato sopra il portellone laterale, con capacità di sollevamento di 300 kg circa mentre il gancio baricentrico poteva  sopportare un carico fino a 1.820 kg circa, ed ha un cavo di 75mt tranciabile in emergenza grazie ad una “ghigliottina” a cartuccia.

Le prestazioni dell’HH-3F erano di tutto rispetto; propulso da 2 turboalberi General Elettric T58-GE-100 da 1550 eva (1350 continui) sviluppava una velocità massima di 136 kn e 130 kn di crociera entrambe a a livello del mare, velocità di salita 408 m/min, raggio di azione di 297 nm, tangenza operativa di 11.499 ft

insomma l’HH-3F fece riacquisire ai reparti S.A.R. dell’Aeronautica la capacità operativa di portare soccorso in ambiente marino con un mezzo in grado di ammarare e flottare nei pressi dei naufraghi, quest’ultima perduta con il pensionamento dell’HU-16 Albatros.

Nel corso della sua longeva vita operativa il “Pelican” viene aggiornato alla più sofisticata versione “Bravo”  aggiornamenti che riguardano l’avionica, la strumentazione ottimizzata per l’utilizzo dei primi apparati NVG “Nigth Vision Goggles, “Radar Warning Receiver” con sistema automatico/manuale per il lancio di esche infrarosse “flares” o di “chaffs”,  nonché supporti per armamento difensivo sistemato nei portelloni, ed altri particolari che ottimizzano la macchina per il nuovo profilo di missione “Combat S.A.R.” affidato all’82° gruppo.

Anche la livrea subirà un cambiamento sostanziale abbandonando gli sgargianti colori Bianco-Giallo-Rosso che li distingueva, per passare alla più “operativa” mimetica a bande ed insegne low visibility. Anche il codice radio cambia dal 2008 e “Palma” viene sostituito da “Jedi” i famosi Cavalieri del bene della saga fantascientifica “Star Wars”.

In adempimento ai nuovi compiti assegnati l’82° C.S.A.R. verrà chiamato, a partecipare a numerose missioni in campo internazionale quali l’Operazione “Albatros” in Somalia, in Albania all’Operazione “Arcobaleno” e all’ Operazione “Alba”, all’Operazione “Antica Babilonia” in Iraq, oltre a fornire la copertura SAR in favore degli equipaggi di volo impegnati sui cieli libici nelle operazioni “Odissey Dawn” e “Unified Protector”. Il 14 agosto 2014, data del Phase Out, i “Pelican” avevano prodotto 36.500 ore volate, di cui 7.400 operative, 7000 salvataggi e 720 vite salvate.

Gli Jedi  Oggi

All’inizio del nuovo millennio, l’82° gruppo Combat S.A.R. subisce una ristrutturazione come i similari reparti dell’AM, trasformando la denominazione in 82° Centro C.S.A.R.  cambiando anche la catena di comando che passa alle dipendenze del 15° Stormo che ha sede a Cervia  che a sua volta è inquadrato all’interno della 1^ B.A.O.S. (1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali), sempre con sede a Cervia. L’82°, rispettando la suddetta dipendenza, è posto, come tutti i reparti operativi dell’AM, sotto il controllo del C.S.A. (Comando Squadra Aerea) attraverso il comando intermedio del C.F.S.S. (Comando Forze Speciali e di Supporto).

L’82° Centro C.S.A.R. oggi conta un organico di circa 100 unità ed è articolato con un’area Comando, quindi manageriale e di staff, e un’area tecnica. Da esso dipendono sempre le storiche 139^ e  149^ squadriglie all’interno delle quali sono inquadrati i piloti, gli operatori di bordo e gli aerosoccorritori (ARS). L’area tecnica fornisce che il 1° livello ed il 1°livello rinforzato agli assetti in dotazione è articolata attraverso diversi nuclei che forniscono l’apporto manutentivo in ogni campo necessario per il mantenimento dell’operatività dei vettori .

A seguito della dismissione dell’HH-3F nell’Agosto del 2013, il reparto riceve in dotazione il primo elicottero Agusta- Westland HH-139A, una seconda macchina giunge in volo da Cervia pochi giorni dopo consentendo al gruppo di garantire il servizio d’allarme. L’iter addestrativo, svolto da Marzo a Luglio 2013, vide impegnati piloti,  operatori di bordo ed aerosoccorritori dell’82° Centro nel raggiungimento della piena capacità operativa sull’HH-139A, traguardo centrato nei tempi stabiliti grazie al supporto dell’81° C.A.E. (Centro Addestramento Equipaggi) di Cervia che per l’occasione rischierò una propria “cellula” presso Birgi.

L’elicottero HH-139A era stato scelto dalla AM quale soluzione “ad interim” in attesa della definizione del programma che dovrà analizzare il definitivo assetto ad ala rotante per i compiti di Combat SAR, individuato nell’Augusta-Westland HH-101. A fronte di questa scelta nel 2014 viene completato il processo di ammodernamento della flotta di elicotteri in dotazione al reparto.

Il salto generazionale compiuto con l’avvento dell’HH-139A è storico,  proiettando gli equipaggi dell’ 82° Centro C.S.A.R. nel mondo del “glass cockpit” e dell’avionica avanzata che consente, con ancor maggior precisione, di poter lavorare in zone impervie e in situazioni meteo marginali, anche grazie ad un più favorevole rapporto peso/potenza.

L’HH-139A è un elicottero biturbina, spinto da due Pratt & Whitney PT6C-67C Turboshafts con FADEC che gli consentono una velocità massima di crociera di circa 165 kts. L’elicottero è in grado di volare di giorno come di notte e di operare in qualsiasi condizione meteorologica ed ambientale anche quelle più proibitive, consentendo agli equipaggi di operare efficacemente sfruttando la moderna configurazione avionica e i sofisticati sensori a disposizione.

L’elicottero è stato concepito per essere impiegato in molteplici missioni, e può essere convertito dalla versione S.A.R. a quella MEDEVAC o Utility (in grado di imbarcare 14 soldati) in soli 30 minuti. Ottimo interfaccia tra uomo e macchina il nuovo elicottero dispone dei più moderni sistemi di ricerca quali il NVG (nigth Vision Googles) che permette la visione notturna paragonabile a quella della luce diurna, il FLIR (Forward Looking Infrandet) ovvero un sistema che mediante l’utilizzo di zoom ad infrarossi, permette a grandi distanze di rilevare un corpo caldo in un contesto di temperatura più fredda, quale l’acqua marina, consentendo anche la registrazione del video effettuato come una normale telecamera.

Tutta questa tecnologia unitamente al knowhow maturato negli anni e all’addestramento effettuato, conferiscono all’82° Centro CSAR la capacità di intervento assicurata “h 24” per 365 giorni all’anno  in ogni condimeteo, rendendo  di fatto possibile la conduzione di soccorsi in zone impervie o in mare aperto che altrimenti non potrebbero essere effettuate in sicurezza.

Anche se già dagli anni ’90 inserito nel “Sistema Nazionale di Sicurezza ed Emergenza Antincendio” nel 2018 viene affidato all’82 ° Centro CSAR di Trapani-Birgi il compito di prevenzione e soppressione degli incendi boschivi, nell’attività di AIB (Anti Incendi Boschivi)  della Regione Sicilia, ciò è stato possibile grazie all’accordo stipulato tra il Ministero della Difesa Dipartimento della Protezione Civile, con la costituzione del Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), quale ente coordinatore degli interventi in caso di emergenza, ed a supporto ad altri corpi dello Stato.

Gli interventi AIB, vengono effettuati dagli HH-139A/B, che riescono a sganciare 800 litri d’acqua a passaggio, contenuta in un “Bucket” al gancio baricentrico.  Ad oggi nelle 130 missioni d’emergenze in cui il reparto ha operato, gli assetti hanno prodotto 250 ore di volo operative,  sganciando più di 1.250.000 litri di acqua.  Altro nuovo delicato profilo di missione assegnato al reparto è lo SMI (Slow Mover Interceptor)  ovvero missioni di volo per l’intercettazione diurna e notturna di velivoli a basse prestazioni in scenari complessi.

Le crescenti esigenze d’impiego operativo portano i vertici dell’Aeronautica all’acquisizione della versione aggiornata dell’HH-139A, così nel Gennaio 2021 l’”Ottantaduesimo” riceve il primo esemplare della versione HH-139B. La nuova macchina, acquisita in 17 esemplari riassume diversi accorgimenti tecnici che permettono di migliorarne la capacità operativa aumentandone la flessibilità d’impiego; introduzione del doppio verricello che aumenta l’affidabilità del sistema e la sicurezza durante le operazioni di recupero, disponendo di un back up, e di una “Mission Consolle” che consente una migliore gestione degli apparati di bordo ai fini della ricerca di eventuali dispersi… il peso massimo è stato portato a 7000kg.

Aggiornamenti importanti interessano anche i sistemi di bordo con apparati di ultima generazione; l’avionica ed i sensori di bordo, il sistema AIS (Automatic Identification System) che consente una ottimale interazione con i mezzi navali, l’OPLS  (Obstacle Proximity LIDAR System) che favorisce l’identificazione e la discriminazione degli  ostacoli orografici.

All’esterno gli aggiornamenti sono visibili grazie alla presenza della palla optronica multi sensore “Wescam MX-15i HD” posta a prua sotto il muso ed un proiettore “Trakka” impiegato durante le operazioni SAR notturne. Inoltre la nuova versione imbarca un sistema di auto protezione per la difesa contro missili dotati di sensore di guida a ricerca di calore. Tutti questi aggiornamenti consentono quindi al HH-139B di poter operare in maggior sicurezza di giorno e di notte con ogni condimeteo, anche in territorio ostile.

Con i nuovi HH-139B il reparto partecipa ad esercitazioni nazionali ed internazionali, quali:

  • PERSONNEL RECOVERY WEEK: esercitazione “PRW” che mira al consolidamento delle capacità operative da utilizzare in una “Personnel Recovery Task Force”, addestrando gli equipaggi di volo e le forze di terra al perfezionamento delle tattiche d’intervento in ambiente ostile durante la ricerca e recupero del personale.
  • TENDE e SCAGLIA: esercitazione pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare con l’obiettivo di addestrare i Reparti della Difesa del Comparto “Operazioni Speciali” e mantenere le capacità Special Operations Task Unit (SOTU) e   Special Operations Air Task Unit (SOATU) nella condotta di attività di Supporto Aereo alle Operazioni Speciali (SAOS).
  • JOINT STAR: attività addestrativa organizzata e gestita direttamente dallo Stato Maggiore della Difesa per tramite il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI).
  • SQUALO: esercitazione organizzata dal Corpo delle Capitanerie di Porto alla quale  partecipano solitamente anche assetti aerei internazionali come quelli Francesi, Spagnoli e dell’Agenzia di frontiera e Guardia Costiera Europea, oltre a quelli nazionali.
  • TRIDENT JUNCTURE/JAVELIN: evento addestrativo multinazionale della NATO per mantenere e incrementare l’interoperabilità trai 29 Paesi dell’Alleanza e con i Partners.
  • CERNIA 15: esercitazione che si inquadra nell’applicazione dell’accordo internazionale tra Italia Francia e Spagna di supporto ed assistenza reciproca sul soccorso aereo SAR-MED-OCC (SAR Mediterraneo Occidentale), atta ad esercitare il personale coinvolto nella pianificazione, direzione ed esecuzione di operazioni combinate e multinazionali di ricerca e salvataggio di sopravvissuti a sinistri aerei su terra e su mare.
  • TLP (Tactical Leadership Programme): evento addestrativo delle forze aeree europee e  della NATO che mira a tenere alta l’efficienza di cooperazione in operazioni aeree congiunte.
  • GRIFONE: esercitazione Internazionale, interforze ed interministeriale pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare attraverso il “Rescue Coordination Centre”  (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.MED.OCC. (SAR Mediterraneo Occidentale).

HH-139A Aeronautica Militare

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@ Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare

L’82° Centro C.S.A.R. di Trapani Birgi garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo inoltre ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche estreme.

I  numeri parlano più delle parole: salvataggi  in mare ed in terra, di oltre  800 vite umane (oltre 700 con gli HH-3F, più di un centinaio con gli HH-139A/B), 44.000 ore di volo (circa 35.000 con HH-3F,più di 10.000 con HH-139A/B) tra addestrative e operative.

Con i migliori auguri per i prossimi futuri 40 anni … da Trapani-Birgi è tutto!

L’autore ed Aviation Report esprimono il loro ringraziamento per la disponibilità e fattiva collaborazione a:  SMA Ufficio Pubblica Informazione ROMA,  Col. AArnn  Pil. Daniele Donati comandante il 37° Stormo, Magg. Pil. Marco Forcato comandante l’82° Centro C.S.A.R., Magg. Maurizio Nanni Ufficiale Pubblica Informazione e Comunicazione 37° Stormo, Cap. Filippo Conforti Ufficiale Pubblica Informazione e  Comunicazione Nucleo Operazioni 82° Centro C.S.A.R. , Cap. Vincenzo Stellino Uff. Sicurezza Volo 15° Stormo, tutto il personale dell’82° Centro C.S.A.R. per l’accoglienza e la squisita gentilezza dimostrata durante al nostra visita.

In ultimo ma non per questo ultimo, un sincero e sentito ringraziamento particolare al Ten.Col. Angelo Mosca, ex ma mai ex Jedi e fino a pochi mesi fa comandante  l’ “ Ottantaduesimo”, per i bei momenti trascorsi insieme nei tanti anni di visite passate… un affettuoso augurio per il nuovo prestigioso  incarico e “che la forza sia sempre con te Comandante”.

Testo e foto Gianni Scuderi

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