Il 9° Stormo dell’Aeronautica Militare è una delle unità più prestigiose dell’intera Forza Armata. Nato il 26 febbraio 1934 a Ciampino, quale reparto da bombardamento, il 9° Stormo ha contribuito a scrivere la storia dell’aviazione militare italiana e del paese intero, svolgendo un ruolo importante in molte operazioni militari e attività di pace. Nel 1936 combatte in Somalia e partecipa alle operazioni in Nord Africa durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel settembre 1967 viene ricostituito come Stormo Caccia Intercettori sull’Aeroporto militare di Grazzanise (Caserta) e successivamente intitolato all’asso della 1ª Guerra Mondiale Francesco Baracca assumendone, insieme al 10º Gruppo Caccia, il “Cavallino Rampante” nero quale emblema. Negli anni 90, durante la crisi del Kosovo, partecipa alla difesa aerea nel settore adriatico continuando a fornire il proprio apporto al servizio di ricerca e soccorso SAR nazionale tramite la 609ª Squadriglia Collegamenti e Soccorso come accaduto, per esempio, a favore delle popolazioni colpite dal catastrofico sisma in Irpinia del 1980. La storia continua attraverso le attività con gli F-104 Starfighter terminata nel 2004, la successiva transizione agli F-16 Fightning Falcon, fino a quando il X gruppo volo viene ricollocato sulla base di Trapani Birgi ed al 9° Stormo viene ricollocato il 21° Gruppo volo “Tiger” con gli elicotteri AB-212 ICO sostituiti successivamente dagli attuali HH-101A Caesar.
Oggi al 9° Stormo opera, dunque lo storico 21° Gruppo Volo “Tiger”. Costituito il 25 maggio 1918 il 21° Gruppo ha operato su molti dei velivoli da caccia della Regia Aeronautica prima e successivamente dell’Aeronautica Militare. FIAT G-50, MC-200, MC-202, RE-2001 durante la 2° Guerra Mondiale, Spitfire, P-47, F-84G, F-86K nel dopo guerra. Nel 1963 transita sull’F-104G con il quale nel 1968 entra nel NATO TIGER Club, associazione di reparti aerei alleati aventi per emblema la tigre. Successivamente transita sul F-104S e dopo sul Tornado ADV con il quale partecipa alle operazioni NATO “Deliberate Force” sulla Bosnia e “Allied Force” in Kosovo effettuando un elevato numero di sortite a protezione della NATO impegnata contro la Serbia.
Il 23 marzo 2006 il 21° Gruppo volo, ricollocato sulla base aerea di Grazzanise, opera per diversi anni con gli elicotteri AB-212 ICO assicurando il supporto aereo al comparto delle Forze Speciali e partecipando alla missione ISAF – International Security Assistance Force in Afghanistan. Oggi il 21° Gruppo Volo è equipaggiato con i potenti elicotteri Leonardo HH-101A “Caesar” e continua ad essere una delle unità più rispettate e innovative dell’intera Forza Armata. Con una lunga storia di eccezionale servizio e successi, il 21° Gruppo Volo “Tiger” rappresenta uno dei punti cardini dell’Aeronautica Militare.
Attualmente il 9° Stormo, insieme al 17° Stormo Incursori, dipende dalla 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS) di Furbara che ha inoltre un collegamento tecnico con la 46ª Brigata Aerea di Pisa per l’aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e l’integrazione dell’attività Supporto Aereo alle Operazioni Speciali della componente velivoli ad ala fissa ed un collegamento tecnico con il 3° Stormo di Villafranca per l’aggiornamento, standardizzazione e l’interoperabilità delle procedure e materiali specialistici e la condotta di attività addestrativa riferita alla componente Forward Arming and Refuelling Point (F.A.R.P.), per le attività S.A.O.S. e P.R..
1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali
Come sappiamo la 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali (1^BAOS) assicura la specializzazione e l’addestramento delle Forze Speciali (Incursori), delle Forze di Supporto Aereo alle Operazioni Speciali (S.A.O.S.) e per le attività di Personnel Recovery, garantendo il costante aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e l’integrazione dell’attività addestrativa, nonché l’efficienza dei sistemi d’arma e dei mezzi necessari. Inoltre la 1^ BAOS, ha il compito di esprimere le capacità necessarie a predisporre una struttura di uno Special Operation Air Task Group (SOATG) altamente specializzato, versatile e con alti livelli di prontezza operativa per esercitazioni ed operazioni sia a livello di Forza Armata sia in ambito interforze ed internazionale.
Nel corso degli ultimi anni la 1^ BAOS ha consolidato il proprio ruolo di punto di riferimento nella catena di comando e controllo nel settore delle Operazioni Speciali, nonché quale unico ed autorevole interlocutore di Forza Armata nei confronti del COFS.
In questo contesto ricordiamo che le Forze Speciali dell’Aeronautica Militare operano chiaramente con una spiccata connotazione aeronautica focalizzando la propria preparazione sui Combat Controller Teams, ovvero operatori in grado di dirigere le operazioni aeree e gli attacchi al suolo in contesti ad elevata minaccia.
Inoltre gli operatori si esercitano ad effettuare azioni su infrastrutture a carattere aeronautico, combattimento ravvicinato in ambienti urbani e ristretti, protezione e scorta, approntamento di punti per il rifornimento avanzato FARP, individuazione, conquista e allestimento di piste d’atterraggio improvvisate in aree remote e in territorio ostile, guida di velivoli da attacco in operazioni aerotattiche tramite designazione laser degli obiettivi con personale Joint Terminal Attack Control (JTAC), Vehicle Interdictions e Helisniping.
In addestramento con il 21° Gruppo Volo “Tiger” e gli Incursori del 17° Stormo
Il personale dei due Stormi opera quindi nel comparto delle Operazioni Speciali, uno dei settori in cui la vocazione innata dell’Aeronautica Militare per l’innovazione ed il cambiamento organizzativo si è sostanziata in forma più significativa per sviluppare elevate competenze distintive e peculiari. Il 9° Stormo, con il suo 21° Gruppo Volo, e il 17° Stormo Incursori hanno quindi la capacità di operare in maniera sinergica in contesti multidimensionali nell’ambito dei diversi domini di ingaggio, a livello nazionale e nelle operazioni fuori dai confini nazionali.
In questo contesto abbiamo avuto la possibilità di partecipare a due missioni di addestramento congiunte con un team di incursori del 17° Stormo Incursori di Furbara e due elicotteri HH-101 del 21° Gruppo Volo. La prima missione ha visto l’assalto a due costruzioni/target nelle quali era stata precedentemente segnalata la presenza di gruppi nemici. La seconda missione ha visto il distaccamento di incursori impegnati in un’attività di Helisniping e Vehicle Interdiction.
Decolliamo da Grazzanise, e la coppia di elicotteri con un volo tattico, anche lungo il fiume Volturno, si porta in zona di operazioni. Sul primo elicottero è imbarcato il team Sniper, mentre sul secondo il team d’assalto degli incursori. L’elicottero con in tiratori scelti coprirà tutte le fasi dei due assalti sui casolari dove è stata segnalata la presenze dei gruppi terroristici.
Al rientro dalla missione di assalto ci prepariamo a vivere, praticamente al centro dell’azione, la seconda attività prevista, la Vehicle Interdiction. In cosa consiste la Vehicle Interdiction? E’ una tecnica per fermare i veicoli dagli elicotteri riducendo al minimo i danni collaterali e per trarre in arresto le persone a bordo del veicolo in una progressiva escalation di forza.
Torniamo ora sulla pista di Grazzanise nel vivo dell’azione. In questa attività gli elicotteri e gli incursori hanno interdetto in maniera tattica l’azione di un Suv prendendo successivamente in custodia gli uomini a bordo dell’autovettura. L’elicottero con il team Sniper ha affiancato e superato l’auto lanciata a tutta velocità sulla pista dell’aeroporto. A questo punto il tiratore scelto ha sparato (simulazione) al motore dell’auto bloccandola. Nel frattempo alle spalle della vettura il secondo elicottero è praticamente già atterrato e il team d’assalto si è diretto verso l’auto per neutralizzare definitivamente la minaccia.
A questo punto i terroristi sono stati presi in custodia e caricati a bordo dell’elicottero. Il team Sniper in volo ha continuato a coprire gli uomini a terra durante tutta la fase di interdizione e dell’arresto dei terroristi. L’attività di Helisniping viene condotta al fine di integrare la cornice di sicurezza del personale a terra durante le fasi più critiche di un intervento e per ingaggiare obiettivi statici o dinamici altamente paganti o altamente minacciosi per la sicurezza delle forze.
Dalle poche righe che descrivono questo evento tutto sembra essere semplice, ma di fatto non lo è. La coordinazione tra gli equipaggi di volo e gli incursori è incessante, è un meccanismo perfetto che consente una rapidità d’azione incredibile. Le capacità, espresse da tutto il personale coinvolto in questa esercitazione, si ottengono solo con un addestramento senza soluzione di continuità. Addestramento che viene svolto sia tramite questi eventi che partecipando ad importanti esercitazioni nazionali ed internazionali che, oltre ad affinare particolari peculiarità come quelle viste in questa occasione, spingono al massimo l’integrazione e l’interoperabilità tra personale di volo e di terra, integrazione indispensabile per la buona riuscita di tutte le operazioni del comparto delle Forze Speciali.
Gli elicotteri HH-101A “Caesar”
L’elicottero HH-101A “Caesar” è stato sviluppato da Leonardo, seguendo le specifiche esigenze dell’Aeronautica Militare, ed è basato sulla cellula dell’elicottero EH/AW-101, ben testato in tutti gli scenari operativi sia in ambito nazionale, con la Marina Militare, sia in ambito internazionale sempre con la Marina Militare, ma anche con la Royal Air Force che li hanno impiegati in Afghanistan con ampio successo e soddisfazione, garantendo agli utilizzatori performances, versatilità d’impiego e affidabilità anche in termini di manutenzione.
Il primo elicottero HH-101A Caesar per l’Aeronautica Militare è andato in volo a Yeovil, in Inghilterra, nel marzo del 2014, ed è entrato ufficialmente in servizio nella flotta ad ala rotante dell’Aeronautica Militare a febbraio 2016. Ad oggi la Forza Armata ha a disposizione una flotta di 12 macchine.
L’elicottero, spinto da tre motori GE CT7-8E che gli permettono una velocità di crociera di circa 280 Km/h, caratterizzato da una elevata proiettabilità anche fuori dai confini nazionali, è un assetto estremamente importante a supporto delle operazioni aeree nazionali.
L’HH-101A è equipaggiato con i più moderni sistemi di navigazione e comunicazione tecnologicamente allo stato dell’arte, con blindature e protezioni balistiche per l’equipaggio e i passeggeri e con un kit con sonda per il rifornimento in volo, capacità estremamente importante per la Forza Armata posseduta in Europa solo da Italia e Francia. L’elicottero può essere armato con tre mitragliatrici Gatling M134 da 7,62mm, due montate lateralmente ed una posteriormente sulla rampa di carico.
Aviation Report e gli autori desiderano ringraziare il Comandante del 9° Stormo, il Col. Pilota Massimo Luigi Valente, il Comandante del 21° Gruppo Volo il Ten. Col. Pilota Francesco R., il Magg. Antonio A., il Mar. Francesco R., gli equipaggi di volo e il personale degli Incursori del 17° Stormo.
Testo: Stefano Monteleone
Immagini: Stefano Monteleone e Gianluca Vannicelli