Reparto aereo Vigili del Fuoco di Catania
Copyright: Gianni Scuderi

Vigili del Fuoco: il Reparto Volo di Catania-Fontanarossa

Nel 1951 il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato il primo ente statale ad “utilizzare” operativamente assetti ad ala rotante Sikorsky S-55. Nel 1954 venne acquisito il primo esemplare di Agusta-Bell AB47-G per svolgere il compito istituzionale di Soccorso Tecnico Urgente. Nacque così  “l’Aviazione dei Pompieri” come veniva scherzosamente chiamata e da allora son trascorsi ben 65 anni e ancor oggi gli elicotteri della componente aerea del C.N.VV.F. nella classica livrea Rosso-Bianco, sono pronti a decollare entro pochi minuti dalla chiamata per portare soccorso specializzato. Abbiamo trascorso una giornata ospiti dei “Draghi” del Reparto volo VVF Catania entrando a contatto con una realtà professionale spesso misconosciuta che è protagonista silente della sicurezza dei cittadini.

I primi 30 anni

Il binomio Vigili del Fuoco-elicottero risale già al 1947, ma in quei tempi a ridosso della guerra le priorità erano ben più importanti e non rimandabili e quindi, giocoforza bisognerà attendere gli anni successivi, quando purtroppo a seguito della prima alluvione del Polesine del Novembre 1951, due Ufficiali dei VV.F. gli Ing. Moscato ed Antenucci insieme al Prefetto Piéche Direttore Generale dei Servizi Antincendi, effettuarono diversi voli di ricognizione sull’area colpita dalla calamità a bordo di due elicotteri Sikorsky H19-HO4S (S-55) messi a disposizione dal Comando della “Six Fleet US Navy”. A seguito di questo primo “approccio” nel 1953 la Direzione del Corpo manifestò un notevole interesse verso gli elicotteri che si concretizzò l’anno successivo con la decisione di acquistare un’aliquota di assetti ad ala rotante per il soccorso aereo  e con l’invio di un primo gruppo di 4 ufficiali e otto specialisti presso l’Agusta di Cascina Costa per l’ addestramento e l’abilitazione al volo. Nell’estate dello stesso anno fu acquisito il primo di 3 assetti Agusta Bell model 47G-2, che venne assegnato al Comando Provinciale di Modena dove fu costituito ufficialmente il primo “Nucleo Elicotteri Vigili del Fuoco”. Con orgoglio i Dirigenti del Corpo riuscirono ad ottenere dal R.N.A. (Registro Nazionale Aeronautico)  l’immatricolazione civile degli assetti con le sigle delle città sedi dei primi Elinuclei Provinciali ovvero Modena, Roma e Napoli (I-VFMO, I-VFRO,I-VFNA) e successivamente con l’inserimento in organico di altri macchine dello stesso tipo si costituì anche il Nucleo elicotteri di Milano sull’aeroporto “ Forlanini” di Linate… nel 1955 fu chiuso il reparto volo di Napoli, a seguito dell’incidente sul Monte Faito dove persero la vita i due membri dell’equipaggio durante un intervento di soccorso. Gli AB47-G dei VV.F. potevano montare i galleggianti gonfiabili al posto dei pattini per interventi in zone marine e in versione “sanitaria” imbarcavano due barelle esterne per il trasporto feriti. Alla fine degli anni ’60 gli obsoleti AB47-G2 vengono radiati e gli affaticati AB47-J3 sono affiancati dagli AB206 ”Jet Ranger”(versione civile) e dagli AB205-A.

Negli anni ’60 e ’70 si sviluppò un’intensa e proficua attività di collaborazione operativa svolta con gli assetti ad ala rotante della componente aerea dei Vigili del Fuoco e  l’allora Corpo di Pubblica Sicurezza (oggi PolStato) in missioni di controllo del territorio e del traffico stradale. In quegli anni gli “elicotteri dei pompieri” si dimostreranno utili per la loro rapidità di intervento, per la possibilità di raggiungere zone altrimenti inaccessibili e per il valido ausilio alle squadre a terra. Ben presto ci si rese conto che i Nuclei Volo del Corpo erano un elemento fondamentale nelle operazioni di soccorso e di controllo/monitoraggio del territorio, sopratutto in occasione di calamità naturali dove necessita tempestività e specializzazione nell’intervento.

A  fronte di ciò l’art. 6 della legge 8 dicembre 1970, n. 996, stabilì che;  “il Ministero dell’Interno, per l’esecuzione dei compiti relativi agli interventi tecnici urgenti in caso di calamità naturale o catastrofe, provvede mediante il  Corpo Nazionale VVFF nella cui organizzazione sono costituiti nuclei elicotteri e reparti mobili di immediato impiego specialmente attrezzati”. Grazie a questa legge la componente elicotteristica dei VV.F. assume la connotazione specialistica propria del Corpo e viene dato un imput importante verso la modernizzazione della linea volo e delle strutture… nel 1986 vengono assegnati ai reparti volo i nuovi assetti AB412-SP a cui a fine anno si aggiungono anche una quindicina di AB204 ASW “denavalizzati” radiati dalla Marina Militare ma con ancora molte ore volo e interessanti capacità operative.

Nello stesso periodo  dell’acquisizione degli elicotteri AB204 della Marina Militare, gli elicotteri dei nuclei volo VVF furono inclusi tra gli aeromobili militari e dei Corpi Armati di Stato (legge 17 ottobre 1986 n.732). Da quel momento tutti gli assetti di volo hanno abbandonato le sigle e marche del Registro Civile per assumere “DRAGO” come nominativo identificativo radio e come sigle ottiche esterne quelle del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (VF seguita dal numero di carrozzella).

La componente elicotteristica dei Vigili del Fuoco, oggi

Questi i primordi della Componente Aerea dei Vigili del Fuoco. Oggi i 15 “Nuclei Elicotteri” distribuiti sul territorio nazionale hanno base ad Arezzo, Alghero, Bari-Palese, Catania-Fontanarossa, Cecina,  Lamezia Terme , Roma-Ciampino, Genova, Bologna, Pescara, Salerno-Pontecagnano, Sassari, Torino-Caselle, Varese-Malpensa, Venezia-Tessera. I Reparti Volo VVF dipendono operativamente dalle Direzioni Regionali dei VV.F. e logisticamente dai Comandi provinciali del Corpo ed in caso di eventi di particolare rilevanza vengono allertati e coordinati dall’UCSA (Ufficio Coordinamento Soccoros Aereo.) La loro gestione Tecnico operativa è affidata all’Ufficio per il Servizio Aereo del servizio Tecnico Centrale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e comprendono una flotta di elicotteri composta da Agusta Bell AB 206 “Jet Ranger III”, Agusta Bell AB 412 SP/EP , Agusta A.109E “Power” e velivoli Piaggio P.180 Avanti, oltre alla flotta nazionale dei velivoli antincendio Canadair CL-415 gestiti da una società privata. Ma il futuro della specialità si chiama Leonardo AW139 di cui il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha formalizzato la fornitura di 8 assetti  AW139 (con opzioni per ulteriori 12 assetti) e dei  servizi integrati di supporto e addestramento per piloti e tecnici. La consegna dei primi 2 nuovi elicotteri AW139 è già avvenuta nell’Aprile scorso mentre le prossime sono previste per il 2020.

Reparto Volo VV.F. Catania-Fontanarossa

Il Reparto Volo Etneo dei Vigili del Fuoco nasce nel 1982 sul sedime aeroportuale di Catania-Fontanarossa da un’esigenza ormai improrogabile di poter disporre di un’unità aerea specializzata in missioni di soccorso tecnico urgente che potesse contare sulla celerità d’intervento su tutta la vasta superficie dell’isola nonché in occasione di eventi calamitosi e/o di soccorso spesso legati al vulcano Etna… inizialmente il Nucleo era operativo  nei locali del Distaccamento Aeroportuale VVF e gli elicotteri si affiancavano ai mezzi idroschiuma del Servizio Antincendio. I primi assetti assegnati furono 2 AB206 (versione civile) a cui nel 1992 si aggiunsero 2 AB204 ex Marina Militare riconfigurati dall’Augusta per il ruolo specifico. Nel 1997 fu costruita l’attuale sede del Nucleo di Catania e nel 2001 furono assegnati i primi assetti  AB412-SP. Il reparto siciliano è caratteristico per la duplice valenza di “Nucleo Marittimo e di Alta Montagna” per la frequenza degli inetrventi sia sul vulcano  Etna che sul mare. Oggi il Reparto volo VVF Catania dipende Operativamente e Amministrativamente dalla Direzione Regionale VVF Sicilia con sede a Palermo, funzionalmente invece dall’UCSA (Ufficio Coordinamento del Soccorso Aereo) a Roma. L’area di competenza del Reparto Volo VVF Catania copre tutta la Sicilia, isole minori comprese, e della Calabria meridionale sino a Lamezia Terme. Tra le onorificenze assegnate al reparto ricordiamo le quattro Medaglie d’Argento al Valor Civile conferite all’equipaggio che con AB412-SP riuscì a trarre in salvo un uomo in condizioni molto critiche in una parete rocciosa all’interno della Calabria.

I compiti d’istituto del Nucleo Elicotteri Etneo sono suddivisi in due categorie principali:  

  • interventi in caso di calamità naturali: gli assetti ad ala rotante e gli operatori intervengono in missioni di ricognizione delle aree interessate dall’evento calamitoso, effettuando i primi rilievi avvalendosi dei sistemi di ripresa video imbarcati, per l’intervento in urgenza e soccorso tecnico in zone di non facile accesso, per il coordinamento delle operazioni di soccorso, per il trasporto e rilascio di Elisoccoritori, personale specializzato e materiali di primo soccorso.
  • interventi durante i normali servizi istituzionali del Corpo: gli assetti ad ala rotante vengono normalmente impiegati per la ricerca e il soccorso di persone disperse, per il trasporto urgente di malati e/o feriti, per rilievi e misurazione della radioattività, in concorso ad interventi particolari operati dalle squadre dei Comandi provinciali a terra.

Struttura e articolazione del reparto

Il Nucleo Volo  VV.F Catania è articolato su :

  • Reparto Volo
  • Reparto Operativo
  • Reparto Sicurezza Volo
  • Reparto Manutenzione Aeromobili

La flotta in carico al reparto è composta da due AB412 SP/EP e due  AB206  “Jet ranger III” versione civile. La manutenzione degli assetti  è curata dai tecnici specialisti-manutentori  in forza al reparto che sono in grado di eseguire ispezioni sino alla 100 ore/motore e sulla cellula degli  AB412SP/EP rispettivamente con cadenza semestrale e annuale. Nonostante le oggettive difficoltà di approvvigionamento delle parti di rispetto legate all’anzianità degli assetti impiegati i tecnici del Elinucleo catanese riescono a tenere alto il livello di efficienza e sicurezza degli AB412SP/EP curando attentamente l’approvvigionamento ricambi con ampio margine di anticipo per rispettare le manutenzioni programmate

A causa delle elevate richieste di interventi su emergenza, esclusivamente nel periodo estivo vengono incaricate ditte terze che eseguono  le manutenzioni nelle strutture del reparto Etneo o presso quella di Lamezia Terme che attualmente opera esclusivamente su rischieramenti. Nonostante i non pochi problemi gestionali e la carenza di fondi assegnati la media delle ore volate nell’anno precedente, si attesta sulle 400-500 ore per l’AB412-SP/EP e di circa 120 ore con gli anzianotti AB206, la maggior parte di queste in missioni di soccorso e istituto, il resto in addestramento per il mantenimento delle capacità operative. L’assorbimento degli assetti ad ala rotante dell’ex Corpo Forestale di Stato, ha portato una “ventata di aria fresca” alla rotazione delle macchine molto stressate dai numerosi interventi e alleggerendone un po’ il carico di lavoro, anche se ancora sia le macchine che gli uomini devono integrarsi agli standard operativi imposti dal Dipartimento VVF … ci si sta lavorando e attualmente l’integrazione è circa al 75%.

Il personale del reparto Etneo è composto da:

  • 12 Piloti
  • 12 Operatori Tecnici-Manutentori di Bordo  
  • 11 Operatori Elisoccorritori

Tutto il personale opera distribuito in 4 turni di servizio con orario dalle 07.00 alle 20.00 compresi i responsabili di ogni reparto. Gli appartenenti al reparto provengono dagli organici del Corpo. La formazione e l’addestramento basico dei piloti viene curato presso il 72° stormo AM di Frosinone e la Scuola Agusta. Mentre i tecnici specialisti frequentano la Scuola specialisti A.M. di Caserta (e in alcuni casi anche quella  Agusta) per il corso formativo di base e, poi, un ulteriore corso di qualificazione presso le Ditte costruttrici delle macchine e delle loro componenti. Alla bisogna il Reparto Volo Catania può operare in sinergia con il Nucleo Sommozzatori del Comando Provinciale di Catania grazie ad operatori abilitati al verricello. Generalmente il  in caso di intervento congiunto, si effettuano randez-vous lungo il percorso, con atterraggi in fuori campo, hovering in mare o direttamente sul luogo dell’intervento.

Ogni  assetto ad ala rotante dei VVF imbarca un equipaggio di soccorso composto da 5 operatori: un Pilota Operativo Capo Equipaggio, un Copilota Pronto Impiego, un Tecnico di Bordo e due Elisoccorritori/Sommozzatori. Tutti gli li equipaggi di volo sono formati e addestrati per il soccorso ad esseri umani in difficoltà sia su terra che a mare, servizio antincendio, salvataggio/recupero animali, ricognizioni, trasporto squadre VVF (Sommozzatori, cinofili, NBCR) e materiali. L’operatività è garantita 365 l’anno con tempi medi di approntamento alla missione e decollo che vanno da 5 a 30 minuti al massimo.

Elisoccorritori

Come abbiamo visto presso il Reparto Volo Catanese sono in forza ben 11 Elisoccorritori, figura professionale sempre più importante negli interventi portati dal reparto Etneo. L’Elisoccorritore del Corpo innanzi tutto è un Vigile del Fuoco oltre che un professionista altamente addestrato e preparato nell’ effettuare missioni di salvataggio e recupero in contesti diversi che opera le proprie attività utilizzando come piattaforma assetti ad ala rotante. Il loro percorso formativo-addestrativo contempla l’avere superato i quattro livelli operativi SAF (1a, 1b, 2a, 2b), il corso “SAF fluviale-alluvionale” quello di soccorso sanitario TPSS e anche quello di Soccorritore Acquatico. Oltre alla ordinaria attività di addestramento gli Elisoccorritori VVF mantengono il loro addestramento in esercitazioni mensili. Solo da quest’anno gli operatori Elisoccorritori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sono stati riconosciuti come specialità del CNVVF ed inquadrati giuridicamente come tali, anche i processi di revisioni  sono ancora molto lunghi.

I Reparti Volo dei VVF sono stati tra le prime unità aeree  ad impiegare operativamente questa figura in risposta alle necessità dettate dagli eventi calamitosi. Ai nostri giorni sempre più spesso gli assetti ad ala rotante dei Vigili del Fuoco sono chiamati ad intervenire in “emergenze” nate dal progressivo aumento delle attività ludico-sportive di appassionati che, non curanti delle elementari  regole di sicurezza, incappano in situazioni dove lo scenario rende l’intervento degli operatori davvero  rischioso. Questa “nuova” necessità  ha imposto una rimodulazione nel training degli Elisoccorritori tant’è che nel corso degli anni Il C.N.V.V.F. ha rimesso a punto  i corsi  S.A.F. per i suoi operatori, con tecniche di derivazione Speleologica, Alpinistica, Fluviale, Marina e Alluvionale con l’obiettivo di aumentare l’efficacia degli interventi operati in ambienti “poco raggiungibili” e diminuire i rischi per l’operatore. I corsi S.A.F. vengono effettuati all’interno dell’organizzazione delle Direzioni Regionale, è sono  articolati su 4 livelli.

  •  S.A.F. Basico:  prevede la formazione di personale specializzato mediante la dotazione e l’utilizzo dei D.P.I anti caduta necessari per la propria sicurezza.
  •  S.A.F. Avanzato: prevede la formazione di personale specializzato mediante l’acquisizione di tecniche di soccorso complesse e di squadra e l’utilizzo di attrezzature speciali.
  • S.A.F. Elisoccoritore:  prevede la formazione di personale tecnico specializzato nel soccorso mediante il mezzo aereo e l’utilizzo del verricello.

“AVIA PERVIA” (L’impervio Accessibile) così recita il motto dei reparti volo dei CNVVF che in oltre mezzo secolo di attività, hanno volato in missioni di soccorso a seguito dei più gravi eventi  di calamità naturali che hanno devastato il territorio nazionale o in attività antincendio a salvaguardia del patrimonio boschivo o ancora per portare aiuto a popolazioni rimaste isolate per le condimeteo avverse… purtroppo anche i “pompieri del cielo” hanno dovuto pagare il loro pesante  tributo di vite umane in incidenti avvenuti nel corso di attività operative di soccorso o in circostanze collegate ad interventi … a loro, che volano in cieli più limpidi va un commosso ricordo e la nostra eterna gratitudine.

Le macchine in carico: note storiche e tecniche

AB206 B2 “Jet Ranger”

L’elicottero leggero AB206 nella versione civile B2 entrò in linea presso i Nuclei Volo del Dipartimento Nazionale Vigili del Fuoco a partire dal 1968 con 19 esemplari.  Si tratta di un assetto  che date le ridotte dimensioni è adatto principalmente per missioni di ricognizione, monitoraggio, trasporto e collegamento mentre risulta fortemente limitato per quelle i in cui vi è necessità di sollevare carichi consistenti oppure effettuare recuperi in hovering in quanto sprovvisto di verricello di sollevamento.Il Jet Ranger è un elicottero monomotore a turbina T/M Allison 250 C20-C20B con rotore principale bipala semirigido così come il rotore di coda. La cellula ha una struttura in alluminio a nido d’ape con le portiere che si aprono tutte verso l’esterno. Può portare cinque persone di equipaggio compreso il pilota e lo specialista. Ha la possibilità di imbarcare due barelle sovrapposte longitudinalmente aprendo il montante centrale delle portiere. Attualmente gli esemplari in servizio operativo dovrebbero essere intorno le 12 unità.

DATI TECNICI
Motore T/M Allison 250 C20-C20B
Velocità max 241 Km\h
Potenza max 420 CV
Velocità di crociera 220 Km\h
Potenza max al decollo 317 CV
Velocità di salita max 10.2 m\sec
Potenza max continua 270 CV
Quota di tangenza max in effetto suolo (IGE) 4000 m
Quota di tangenza max 4200 m
Quota di tangenza max fuori effetto suolo (OGE) 1950 m
Autonomia KM 660 Km circa
Peso a vuoto 744 kg
Peso max 1450 kg
Peso max con carichi esterni  1520 kg
Gancio baricentrico 674
Serbatoio  288 lt

AB412 SP/EP (HH-412)

L’elicottero  AB412 HP è entrato in linea presso i Nuclei Volo del Dipartimento Nazionale Vigili del Fuoco a partire da 1984 in circa 13 esemplari  a cui tra il 2003/2004 si aggiunsero ulteriori 10 macchine nella versione SP/EP. Il “Quattroedodici” ancor oggi è l’assetto ad ala rotante medio-multiruolo  che svolge le missioni più “pesanti” operando come vettore per le squadre di Elisoccorittori SAF forte della sua capità interna di ben 15 uomini equipaggiati. Tutti gli AB412 dei VVF sono equipaggiati con un verricello con portata di circa 300Kg e dispongono di avionica completa anche per il volo IFR.  L’elicottero è equipaggiato con due motori a turbina Pratt & Whitney PT6T-3B, con il rotore principale quadripala di tipo articolato e costruito parte in compositi. Il rotore di coda è bipala. La cellula è in costruzione tradizionale con longheroni longitudinali e ordinate trasversali in lega di alluminio, mentre la trave di coda ha una struttura a semiguscio. La cabina è dotata di doppi comandi con due posti di pilotaggio, inoltre è dotata di quattro porte, le anteriori incernierate, le due posteriori sono scorrevoli.

DATI TECNICI
Motore  2 Pratt & Whitney PT6T-3D
Velocità max. di salita al livello del mare 9.04 m/s
Potenza max. al decollo 1800 CV
Quota di tangenza in effetto suolo (IGE)  3109 mt.
Potenza max. continua 1600 CV
Quota di tang. fuori effetto suolo (OGE) 1585 mt.
Potenza max. motore singolo  1140 CV (per 2,30 min.)
Quota di tang. max.  5395 mt.
Potenza max. motore singolo 970 CV  (per 30 min.)
Capacità serbatoio 1200 lt
Potenza max. continua motore singolo  800 CV
Autonomia  3 ore senza serbatoi ausiliari
Velocità max. 140 nodi (260 km\h)
Peso a vuoto   2914 kg
Velocità di crociera 122 nodi (226 km\h)
Peso max.  5400 kg
Gancio baricentrico  2040 kg
Verricello  Portata 270 kg
Lunghezza cavo     70 mt.
Larghezza   2,34 mt

L’autore e Aviation Report esprimono il loro ringraziamento per la cortesia e disponibilità dimostrate per la realizzazione del reportage: Dott. Luca Cari Ufficio Relazioni Esterne Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Ufficio Coordinamento del Soccorso Aereo a Roma, Direzione Regionale VVF Sicilia, Dott. Luigi De Luca Centro Polivalente Catania, Cmt. Prov. VVF Catania Ing. Giuseppe Verme, Direttore Coordinatore Speciale Pil. Claudio Miano Cmt. il Nucleo Elicotteri VVF Catania-Fontanarossa. In ultimo ma non questo ultimi un sincero ringraziamento al personale del reparto Etneo per l’accoglienza la gentilezza e la disponibilità dimostrate durante la nostra visita.  

Testo: Gianni Scuderi
Immagini: Gianni Scuderi, Sergio Bottaro