Abbiamo trascorso una giornata ospiti dei “Draghi” del Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Pescara entrando a contatto con una realtà professionale del centro Italia di primo livello, una realtà che rappresenta il vanto per l’Abruzzo e non solo. Prima di raccontare le peculiarità di questo reparto vediamo la sua storia.
Il Nucleo Elicotteri VVF di Pescara è stato uno tra i primi ad operare in Italia infatti nei registri storici di volo risultano annotati i primi voli già a partire dal settembre del 1968. Il primo elicottero assegnato al reparto fu un AB 47 G3 B1 rischierato dal Nucleo di Modena. La prima sede provvisoria fu un “posto” condiviso in un hangar della locale Sezione aerea della Guardia di Finanza. Il Nucleo di Pescara, situato geograficamente in posizione centrale ad est della dorsale appenninica, opera sia in ambiente di alta montagna che sul mare.
Esso ha operato attivamente con tutti i tipi di elicotteri in dotazione: dal 47 G3, al 47 J, al AB 206 fino al AB 204 ed all’ultimo AB 412 a tutte le grandi calamità occorse sul territorio nazionale, ed ha partecipato a numerose campagne Anti Incendi Boschivi (A.I.B.). Il fatto di operare in uno degli ambienti geograficamente tra i più variegati ed impegnativi d’Italia rende il Nucleo Elicotteri VVF di Pescara una “palestra operativa” ideale per l’addestramento dei componenti gli equipaggi di volo VVF.
Il 21 aprile 2004 si è svolta la cerimonia d’inaugurazione della nuova sede del Nucleo di Pescara alla presenza dei vertici direttivi del Corpo Nazionale VVF. Il Nucleo porta il nome del pilota Gino Del Zoppo, in memoria del pilota pescarese che ha perso la vita nel tragico incidente del 412 Drago 56 in data 19 giugno 2000, in località Vicovaro.
Quello di Pescara è uno dei 15 “Nuclei Elicotteri” distribuiti sul territorio nazionale, gli altri hanno base rispettivamente ad Arezzo, Alghero, Bari-Palese, Catania-Fontanarossa, Cecina, Lamezia Terme, Roma-Ciampino, Rieti, Genova, Bologna, Salerno-Pontecagnano, Sassari, Torino-Caselle, Varese-Malpensa, Venezia-Tessera.
I Reparti Volo VVF dipendono operativamente dalle Direzioni Regionali dei VVF e logisticamente dai Comandi provinciali del Corpo ed in caso di eventi di particolare rilevanza vengono allertati e coordinati dall’UCSA (Ufficio Coordinamento Soccorso Aereo).
La loro gestione Tecnico operativa è affidata all’Ufficio per il Servizio Aereo del servizio Tecnico Centrale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile e comprendono una flotta di elicotteri composta da Agusta Bell AB 206 “Jet Ranger III”, Agusta Bell AB 412 SP/EP, Leonardo A109E “Power”, Leonardo AW139 e velivoli Piaggio P.180 Avanti, oltre alla flotta nazionale dei velivoli antincendio Canadair CL-415 e degli elicotteri S64F.
Da luglio 2020 presso il reparto volo dei Vigili del Fuoco di Pescara, il servizio di soccorso con elicottero è stato integrato della presenza fissa dei sommozzatori Vigili del Fuoco di Roseto degli Abruzzi (Teramo); avere questi ultimi disponibili presso il locale reparto volo permette ai vigili del fuoco di rispondere in maniera ottimale e tempestiva a eventuali richieste di soccorso anche in ambiente acquatico e iperbarico, andando così a completare la normale attività di soccorso tecnico urgente svolta quotidianamente sul territorio di competenza di Abruzzo, Marche e Molise.
Molise, Abruzzo, e metà del territorio delle Marche, fino a lambire la Campania, il Lazio e l’Umbria, un territorio dove si passa dalla frastagliata costa dei Trabocchi fino ad arrivare alle vaste spiagge del Piceno, dalle irte rocce dei monti Sibillini, passando per l’imponente Gran Sasso d’Italia e per la Majella fino alle dolci colline molisane: queste le zone di competenza del Reparto Volo “Gino Del Zoppo” di Pescara.

Già ma come si fa ad operare in un territorio così vasto? “E’ il nostro lavoro e noi cerchiamo di farlo al meglio” ci dice Igor Cicchelli responsabile del Reparto Volo “Gino Del Zoppo” di Pescara. “Non chiamateci eroi per favore, siamo persone normali che fanno un lavoro speciale niente di più…” ci dice prima di andare in volo con un allievo per un volo scuola.
Vedo Igor e il suo allievo salire su un AB 206 e staccarsi dolcemente da terra diretti verso l’entroterra abruzzese, ma i miei dubbi rimangono: come si fa ad operare in un territorio del genere? Guardo le dotazioni di bordo maniacalmente stoccate in una scaffalatura vicino l’elicottero che manco mia moglie, fanatica dell’ordine, saprebbe organizzare meglio.
Provo a parlare con i tecnici specialisti e gli elisoccorritori, mi faccio spiegare che tipo di attrezzatura utilizzano nelle loro missioni e non posso far a meno di notare la cura con cui ogni componente viene preso e maniacalmente riposto nella scaffalatura, ma è quando iniziamo a parlare di “volo vissuto”, di recuperi, dei tanti interventi che quotidianamente impegnano il personale dei VVF di Pescara che noto qualcosa di diverso: la voce si fa più pacata e lo sguardo si illumina. Sono delle sfumature che solo uno sguardo attento può scorgere, sfumature che rivelano la profonda passione per questo, seppur difficile, lavoro. Una immensa passione unita ad una lunga e scrupolosa preparazione tecnica, che permettono a Igor e alla sua squadra, di operare in un contesto così grande e variegato.
Convinto di aver trovato tutte le risposte alle mie domande, mi fermo a mangiare un boccone con Igor e i suoi collaboratori ma poi l’occhio si sofferma a guardare i “ragazzi” ridere e scherzare, un clima sereno e goliardico (seppur relegato al solo momento del pranzo) che mi fa capire la cosa più importate: i VVF di Pescara sono un gruppo molto sereno ed affiatato.
I VVF di Pescara operano in un contesto molto impegnativo, ma la preparazione, la passione e, non ultimo, un grade lavoro di squadra, gli permettono di operare quotidianamente con successo in uno degli ambienti più ostici d’Italia.
Gli elicotteri del Reparto Volo “Gino Del Zoppo” di Pescara
Il nucleo elicotteri Pescara dispone due AB206 “Jet ranger III” versione civile e due AB412 SP/EP .
AB206 B2 “Jet Ranger”
L’elicottero leggero AB206 nella versione civile B2 entrò in linea presso i Nuclei Volo del Dipartimento Nazionale Vigili del Fuoco a partire dal 1968 con 19 esemplari. Si tratta di un assetto che date le ridotte dimensioni è adatto principalmente per missioni di ricognizione, monitoraggio, trasporto e collegamento mentre risulta fortemente limitato per quelle i in cui vi è necessità di sollevare carichi consistenti oppure effettuare recuperi in hovering in quanto sprovvisto di verricello di sollevamento.
Il Jet Ranger è un elicottero monomotore a turbina T/M Allison 250 C20-C20B con rotore principale bipala semirigido così come il rotore di coda. La cellula ha una struttura in alluminio a nido d’ape con le portiere che si aprono tutte verso l’esterno. Può portare cinque persone di equipaggio compreso il pilota e lo specialista. Ha la possibilità di imbarcare due barelle sovrapposte longitudinalmente aprendo il montante centrale delle portiere. Attualmente gli esemplari in servizio operativo dovrebbero essere intorno le 12 unità.
Dati tecnici
- Motore T/M Allison 250 C20-C20B
- Velocità max 241 Km\h
- Potenza max 420 CV
- Velocità di crociera 220 Km\h
- Potenza max al decollo 317 CV
- Velocità di salita max 10.2 m\sec
- Potenza max continua 270 CV
- Quota di tangenza max in effetto suolo (IGE) 4000 m
- Quota di tangenza max 4200 m
- Quota di tangenza max fuori effetto suolo (OGE) 1950 m
- Autonomia KM 660 Km circa
- Peso a vuoto 744 kg
- Peso max 1450 kg
- Peso max con carichi esterni 1520 kg
- Gancio baricentrico 674
- Serbatoio 288 lt
AB412 SP/EP (HH-412)
L’elicottero AB412 HP è entrato in linea presso i Nuclei Volo del Dipartimento Nazionale Vigili del Fuoco a partire da 1984 in circa 13 esemplari a cui tra il 2003/2004 si aggiunsero ulteriori 10 macchine nella versione SP/EP. Il “Quattroedodici” ancor oggi è l’assetto ad ala rotante medio-multiruolo che svolge le missioni più “pesanti” operando come vettore per le squadre di Elisoccorittori SAF forte della sua capacità interna di ben 15 uomini equipaggiati.
Tutti gli AB412 dei VVF sono equipaggiati con un verricello con portata di circa 300Kg e dispongono di avionica completa anche per il volo IFR. L’elicottero è equipaggiato con due motori a turbina Pratt & Whitney PT6T-3B, con il rotore principale quadripala di tipo articolato e costruito parte in compositi. Il rotore di coda è bipala. La cellula è in costruzione tradizionale con longheroni longitudinali e ordinate trasversali in lega di alluminio, mentre la trave di coda ha una struttura a semiguscio. La cabina è dotata di doppi comandi con due posti di pilotaggio, inoltre è dotata di quattro porte, le anteriori incernierate, le due posteriori sono scorrevoli.
Dati Tecnici
- Motore 2 Pratt & Whitney PT6T-3D
- Velocità max. di salita al livello del mare 9.04 m/s
- Potenza max. al decollo 1800 CV
- Quota di tangenza in effetto suolo (IGE) 3109 mt.
- Potenza max. continua 1600 CV
- Quota di tang. fuori effetto suolo (OGE) 1585 mt.
- Potenza max. motore singolo 1140 CV (per 2,30 min.)
- Quota di tang. max. 5395 mt.
- Potenza max. motore singolo 970 CV (per 30 min.)
- Capacità serbatoio 1200 lt
- Potenza max. continua motore singolo 800 CV
- Autonomia 3 ore senza serbatoi ausiliari
- Velocità max. 140 nodi (260 km\h)
- Peso a vuoto 2914 kg
- Velocità di crociera 122 nodi (226 km\h)
- Peso max. 5400 kg
- Gancio baricentrico 2040 kg
- Verricello Portata 270 kg
- Lunghezza cavo 70 mt.
- Larghezza 2,34 mt

L’autore, il direttore Gianluca Vannicelli e tutta la redazione di Aviation Report, esprimono il loro ringraziamento per la cortesia e disponibilità dimostrate per la realizzazione del reportage: Dott. Luca Cari Ufficio Relazioni Esterne Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Igor Cicchelli comandante della base VVF di Pescara e, non ultimo, al personale del reparto di Pescara per l’accoglienza la gentilezza e la disponibilità dimostrate durante la nostra visita.
Testo: Emanuele “Mané” Ferretti
Immagini: Gianluca Vannicelli
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