Il Ministero della Difesa di Mosca ha rilasciato un nuovo video riguardante i velivoli da combattimento Su-25SM3 Frogfoot in azione sul territorio dell’Ucraina. I velivoli russi, coma abbiamo visto in questi mesi, lavorano sempre in coppia volando ad alta velocità ma soprattutto a quote molte basse che li proteggono dai sistemi di difesa aerea a lungo raggio, ma li espongono al fuoco degli ormai famigerati Manpads, i missili terra-aria spalleggiabili, che Kiev ha ricevuto in grandi quantità.
Proprio a causa del forte utilizzo e del suo profilo di volo il Su-25 è, insieme all’elicottero da combattimento Ka-52 Alligator, il velivolo russo al momento più abbattuto del conflitto. Infatti Mosca avrebbe perso, secondo le fonti OSInt e le referenze fotografiche/video dal campo di battaglia, 11 Su-25 e 14 Ka-52. Nel video che inseriamo qui di seguito gli aerei militari russi operano con la grande “Z” bianca dipinta sui velivoli, forse quale segno di riconoscimento per evitare situazioni di fuoco amico, ricordiamo che anche l’Ucraina utilizza i Su-25, oppure solo per spavalderia delle forze russe.
Queste immagini ci danno l’idea della solidità di questo velivolo che, come sappiamo, è l’equivalente del noto A-10 Warthog americano con il quale condivide una forte corazzatura del cockpit per salvaguardare il pilota, una incredibile robustezza generale e la tipologia di missione CAS – Close Air Support ravvicinata con le truppe di terra. Nel video i velivoli russi sono equipaggiati con due pod B-13L ognuno con cinque razzi S-13 da 122mm e due pod ECM subalari (il sistema ECM L370-3S-K25 è parte della suite di autoprotezione L370K25 Vitebsk). Il complesso di autodifesa rileva l’avvicinamento dei Manpads utilizzando sensori ultravioletti. Sull’aereo è installato un ampio set di contromisure che vengono selezionate automaticamente in base all’angolo da cui arriva la minaccia.
Attualmente le forze aerospaziali russe hanno una flotta attiva di circa 130-140 Su-25/BM/SM/SM3 monoposto (dei quali tra 50 e 60 SM e 20+ SM3) e da 25 a 30 Su-25UB e attualmente l’utilizzo operativo del velivolo durante l’invasione russa in Ucraina include missioni CAS nonché l’interdizione aerea sul campo di battaglia e la scorta alle colonne blindate e corazzate di terra.
Il Su-25 iniziò la sua carriera di combattimento in Afghanistan con due velivoli che furono schierati a Shindand nell’aprile 1980. Nel giugno 1981 vi fu schierato il primo squadrone operativo completo di 12 aerei. Durante la guerra in Afghanistan il Su-25 maturò come velivolo CAS robusto e resistente al fuoco nemico. L’esperienza della guerra afgana annunciò molti cambiamenti nel design per aumentarne le capacità di combattimento e le prestazioni. Secondo Sukhoi, i Su-25 hanno effettuato 60.000 sortite in Afghanistan e le perdite in combattimento furono di 23 aerei.
Il Su-25 Frogfoot
Il Su-25 Frogfoot è un velivolo subsonico monoposto pesantemente corazzato ed è il primo jet da combattimento sovietico prodotto in serie, appositamente progettato per il ruolo di supporto aereo ravvicinato (CAS); in quanto tale rappresentava un cavallo di battaglia semplice, efficace e solido. Nella sua forma originale, il Frogfoot è stato progettato per volare in missioni CAS a corto raggio/bassa quota e, dall’inizio degli anni ’80, questo velivolo si è dimostrato una macchina potente ed economica per questo lavoro piuttosto pericoloso. Il robusto, agile e semplice Su-25 è un velivolo d’attacco corazzato in grado di raggiungere bersagli fino a 160 nm dal suo aeroporto di decollo quando opera con un massimo di tre tonnellate di ordigni e due serbatoi di carburante esterni.
La produzione tra il 1978 e l’inizio degli anni ’90 ha rappresentato non meno di 582 Su-25, 50 Su-25BM leggermente migliorati e 182 Su-25K per clienti esportatori costruiti nello stabilimento TAM di Tbilisi. Inoltre, presso l’Ulan-Ude Aviation Plant (U-UAP) in Russia sono stati prodotti da 140 a 150 biposto Su-25UB/UBK, mantenendo la piena capacità di combattimento.
Lo standard di aggiornamento SM, sviluppato all’inizio degli anni 2000, ha portato la suite di missione analogica nell’era digitale moderna. Incorpora la suite di navigazione/attacco PrNK-25SM Bars che utilizza un computer di missione BTsU-25 per facilitare l’integrazione di sistemi digitali e armi. Il pacchetto avionico comprende anche un nuovo HUD KAI-1-01 e un display multifunzionale a colori per migliorare la consapevolezza della situazione, con una mappa digitale, informazioni di volo/navigazione e tattiche, oltre a un sistema di navigazione molto più accurato, basato su un sistema di riferimento giroscopico Ts-061K, che riceve le correzioni dal ricevitore di navigazione satellitare A-737-01 GPS/GLONASS.
La capacità di autoprotezione contro le minacce radar è stata potenziata grazie all’integrazione del nuovo sistema e avviso radar L-150-16 Pastel (RHWS) e la suite di armi guidate è stata ampliata con il missile aria-aria R-73 (AA-11 Archer ) utilizzato sostanzialmente per autodifesa. Ben 84 velivoli sono stati aggiornati, di cui 40 al Su-25SM2 leggermente migliorato.
A metà degli anni 2010 è stato sviluppato l’aggiornamento SM3, al momento il più sofisticato della flotta russa. Mirato principalmente a rafforzare le capacità di autoprotezione e di utilizzo notturno del Frogfoot, integra nuovo hardware e software che gli consentono di impiegare nuove armi guidate di giorno come di notte. L’SM3 vanta anche un collegamento dati crittografato da utilizzare in scenari CAS per lo scambio di informazioni sul targeting con i controllori di volo (FAC) e altri velivoli.
Il Frogfoot aggiornato è inoltre dotato della suite di navigazione/attacco PrNK-25SM-1 migliorata, del sistema di controllo del fuoco SUO-39M, del nuovo sistema di puntamento e designazione IR/TV/laser SOLT-25 installato sul muso per fornire capacità diurne e notturne. All’arsenale di munizioni guidate del Su-25SM3 è stato aggiunto il missile Kh-29T/ TD/TE e la bomba KAB-500Kr, nonché le bombe a guida satellitare KAB-500S.
Inoltre, il Frogfoot migliorato SM3 è dotato della suite di autoprotezione integrata Vitebsk-25 che incorpora l’L-150-16M Pastel RHWS, sensori di avviso di avvicinamento missilistici, distributori di contromisure UV-26M in aggiunta al sistema di disturbo radar dual-pod L-370-3S, che copre la banda di frequenza da 7 a 10 GHz. Gli avvertitori di avvicinamento missilistico sono incorporati nel sottosistema elettroottico Zakhvat che utilizza una coppia di sensori installati in un gruppo a forma di V sotto la coda. Il Su-25SM è stato introdotto in servizio regolare nel 2006 mentre il Su-25SM3 è arrivato nel 2017.
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