Il 10 settembre scorso gli F-35A Joint Strike Fighters e gli F-15E Strike Eagles della US Air Force hanno lanciato circa 36.000 chilogrammi (80.000 libbre) di bombe su un’isola nel fiume Tigri in Iraq utilizzata dell’ISIS come hub di transito per spostare uomini e materiali dalla Siria e altre località verso l’interno dell’Iraq. Un comunicato stampa ufficiale della coalizione guidata dagli Stati Uniti che combatte i terroristi in Iraq e in Siria non ha confermato che gli attacchi hanno ucciso militanti o distrutto obiettivi specifici.
Gli attacchi si sono verificati sull’isola di Qanus nel fiume Tigri. Qanus si trova a circa 175 miglia a nord-ovest di Baghdad, a circa 55 miglia a sud-ovest della capitale regionale curda di Erbil e circa 100 miglia a est del confine siriano. Le sortite stavano sostenendo l’operazione del 2nd Iraqi Special Operations Forces Battalion nell’operazione denominata “Black Dirt”, per sradicare elementi dell’ISIS presenti nell’area e che si stavano spostando dalla Siria e dal deserto di Jazeera verso Mosul, Makhmour e la regione di Kirkuk. Sebbene la coalizione guidata dagli Stati Uniti, conosciuta formalmente come operazione Inherent Resolve (CJTF-OIR) della Joint Task Force congiunta, abbia dichiarato di aver distrutto il “califfato fisico” dei terroristi nel dicembre 2017, il gruppo ha continuato a essere una costante minaccia alla sicurezza sia in Iraq che in Siria.
Quali fossero i reali obiettivi di questi attacchi aerei non è chiaro e la coalizione non ha rilasciato informazioni ufficiliale e dettagliate su quanti aerei hanno effettivamente condotto gli attacchi o quali munizioni hanno impiegato. I tweet che hanno accompagnato il breve comunicato stampa e alcune immagini rilasciate dallo U.S. Air Forces Central Command hanno confermato l’utilizzo degli F-35A e degli F-15E, entrambi attualmente rischierati sulla base aerea di Al Dhafra negli Emirati Arabi Uniti. Attualmente ci sono anche i bombardieri strategici B-52H schierati sulla base aerea di Al Udeid in Qatar, che forse sarebbero stati sicuramente molto adatti a questa missione, ma non vi è alcuna indicazione che abbiano partecipato.
Da alcune immagini rilasciate gli F-15E sembravano trasportare carichi di almeno cinque bombe guidate GPS (JDAM) da 2.000 libbre GBU-31/B. I Joint Strike Fighters avevano le loro rotaie alari esterne per il Sidewinder AIM-9X, ma senza i missili aria-aria. Non trasportavano altri ordigni esterni, suggerendo che probabilmente ciascuno portava due GBU-31/Bs aggiuntive in stiva. Secondo quanto dichiarato quindi i velivoli avrebbero sganciato 40 GBU-31 per raggiungere le 80.000 libbre di bombe che sarebbero state sganciate sull’isola. Il bombardamento è stato supportato anche dai tanker americani KC-135.
Photo credits: U.S. Air Force photo by Master Sgt. Russ Scalf, U.S. Air Force photo by Tech. Sgt. Jocelyn A. Ford, U.S. Air Force Photo by Staff Sgt. Chris Thornbury