La NATO sta pattugliando da settimane i confini con l’Ucraina e tra gli aerei pilotati e non da ricognizione, intelligence e sorveglianza dell’Alleanza Atlantica, che si alternano soprattutto nei cieli di Polonia e Romania, troviamo il G550 CAEW della nostra Aeronautica Militare. Il sito flightradar24.com ha tracciato più voli dei nostri aerei nello spazio aereo dell’Europa dell’Est.
I velivoli G550 CAEW del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare, stanno effettuando alcune missioni di sorveglianza all’interno dello spazio aereo rumeno e polacco a sud del confine con l’Ucraina. Una missione è stata effettuata l’8 marzo 2022 e un’altra il 25 marzo 2022. Il velivolo italiano G550, come detto, si unisce agli altri assetti della NATO, tra cui gli E-8 JSTARS e RC-135V/W americani, agli E-3 Awacs della NATO e agli RC-135W Rivet Joint britannici che monitorano quasi costantemente la situazione a terra e in aria in Ucraina e lungo i confini con Bielorussia e Moldova.
L’Aeronautica Militare ha in servizio presso il 71° Gruppo Volo, l’unità che è stata sempre focalizzata sulle missioni SIGINT (Signal Intelligence) e EW (Electronic Warfare), del 14° Stormo di Pratica di Mare due velivoli Gulfstream G550 CAEW dei quali il primo consegnato il 19 Dicembre 2016 e il secondo il 26 gennaio 2018.
Con il velivolo CAEW, l’Aeronautica Militare ha acquisito una contenuta ma importante capacità. Contenuta per il numero ancora limitato dei velivoli, importante perché la capacità in grado di esprimere è di estrema importanza strategica per l’Italia e per la NATO, e non si limita solamente a quella Early Warning, poiché il Sistema d’Arma CAEW è in grado di svolgere anche attività di intelligence, sorveglianza e ricognizione (non-traditional ISR).
L’assett0 CAEW italiano è sostanzialmente un “radar volante” anche se, come detto, può fare molto di più. Il sistema di missione del CAEW è stato realizzato dalla ditta israeliana Elta che ha montato dei sistemi radar molto diversi da quelli che equipaggiano il più attempato ma più conosciuto velivolo AEW, ovvero l’ AWACS della NATO. Sul CAEW non troviamo il noto radar a forma di disco che ruota sul dorso del velivolo AWACS, ma abbiamo un radar phased array applicato sui lati del velivolo, con garantisce una copertura a 360° attraverso una tecnologia molto più avanzata. Basta pensare che viene gestito da un equipaggio formato da soli due piloti e da sei operatori, ovvero circa la metà dell’equipaggio previsto per il cugino in servizio presso la NATO.
Attraverso questo sistema gli operatori DAMI (Difesa Aerea Missilistica Integrata) che operano a bordo del CAEW sono in grado di gestire il controllo tattico del Battle Management Airspace, quindi in sintesi, lo spazio aereo di un’operazione sia aerea che joint, ovvero interforze. L’assetto è un sensore avanzato per la catena di comando e controllo nazionale che oggi risiede presso il Comando delle Operazioni Aerospaziali a Poggio Renatico e che, se necessario, potrebbe essere rischierata anche lontano dai confini nazionali. E’ importante capire che questo Sistema d’arma lavora come un elemento di una rete, ma può anche diventare uno snodo avanzato di comando e controllo.
Il valore aggiunto di impiegare un tale velivolo, soprattutto nelle operazioni Joint, risiede nella capacità di comunicare con diversi tipi di interlocutori appartenenti a tutti i domini: marittimo, aereo e terrestre, non solo attraverso l’inviluppo di volo sfruttando la terza dimensione per superare i limiti dell’orografia del terreno o quella della “Line of Sight” su cui si basano molti sistemi di comunicazione, ma abilitando le comunicazioni digitali anche Beyond Line of Sight, oltre la linea di vista, attraverso la connessione satellitare e un’ importante struttura a terra di reachback, per la diffusione selettiva dei segnali, garantendo l’efficacia delle comunicazioni ed del flusso informativo anche quando impiegato molto lontano da casa.
Nell’ambito del programma italiano JAMMS (Joint Airborne Multi-sensor Multi-mission System), l’Aeronautica Militare prevede di operare una flotta di 10 G550 configurati per missioni speciali: insieme ai due velivoli G550 CAEW, sono previsti due nuovi velivoli AISREW (Airborne Intelligence, Surveillance, Reconnaissance, and Electronic Warfare) per le missioni SIGINT e sei altre cellule che potranno essere convertite in una fase successiva sia in configurazione JAMMS che CAEW.
In particolare questo programma attiene ad un sistema multi missione, basato su piattaforma aerea Gulfstream G550, equipaggiato con moderni sensori per la raccolta informativa strategica e la superiorità elettronica, idoneo a integrarsi in un’architettura net-centrica di C4ISTAR per la condivisione in real time delle informazioni, in grado di operare sia in contesto autonomo che, soprattutto, di complessa struttura interforze. In futuro si prevede l’ampliamento delle capacità del sistema al settore Comando e Controllo multi dominio nonché alla protezione elettronica delle forze, attraverso la scoperta in profondità della minaccia.
Il programma, strutturato per successive tranche persegue la realizzazione progressiva della capacità avviando una prima fase il cui fabbisogno complessivo ammonta a 1.223,1 M€, interamente finanziati sul Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa. Il completamento avverrà in una fase successiva, utile a beneficiare dell’ulteriore sviluppo tecnologico e del maturare degli accordi di cooperazione internazionale già in itinere.
Il primo dei due G550 AISREW (MM62329 e codice 14-13) è stato consegnato al 14° Stormo di Pratica di Mare lo scorso 7 marzo 2022 dopo un volo di nove ore partito da Dallas. Questo primo aereo non è ancora dotato di tutte le apparecchiature e le carenature esterne previste per questa tipologia di aereo e di missione poiché sarà inizialmente utilizzato per scopi di addestramento e convertito alla configurazione finale di missione in un secondo momento. Il governo italiano aveva richiesto l’acquisto di equipaggiamenti per supportare l’integrazione di due sistemi di missione di intelligence aerea, sorveglianza, ricognizione e guerra elettronica (AISREW) su due nuovi aeromobili Gulfstream G550 forniti dal Ministero della Difesa italiano.
Il 15 dicembre 2020 il Dipartimento di Stato americano aveva deciso di approvare un’eventuale vendita militare straniera al governo italiano di aeromobili Gulfstream G550 con sistemi di missione di intelligence, sorveglianza, ricognizione e guerra elettronica AISREW – Aircraft with Airborne Intelligence, Surveillance, Reconnaissance and Electronic Warfare e relative apparecchiature per un costo stimato di 500 milioni di dollari.
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I due sistemi di missione saranno costituiti da:
- quattro sistemi multifunzionali di distribuzione delle informazioni – sistema radio tattico congiunto (MIDS JTRS) (2 installati più 2 di riserva)
- tre embedded / GPS / INS (EGI) con dispositivi di sicurezza GPS (2 installati più 1 di riserva)
- quattro RIO™ Communications Intelligence Systems (2 installati più 2 di riserva).
- sensori di allarme missilistico
- set di lanciatori di contromisure AN / ALE-47 (CMDS)
- sistemi elettro-ottici e infrarossi MX-20HD
- radar Osprey 50 AESA
- apparecchiature ISR AISREW
- apparecchiature di comunicazione sicure
- sistemi di identificazione amico o nemico
- modifica e integrazione degli aeromobili
Inoltre saranno forniti anche sistemi di terra per l’elaborazione dei dati e l’addestramento dell’equipaggio, apparecchiature di supporto a terra, pubblicazioni e dati tecnici, servizi di supporto tecnico e logistico, test di volo e certificazione e altri elementi correlati di supporto logistico e di programma. Il costo totale stimato del programma è di 500 milioni di dollari. Non sono noti accordi di compensazione proposti in relazione a questa potenziale vendita. L’appaltatore principale sarà l’azienda L3Harris di Greenville in Texas.
Questo progetto sosterrà la politica estera e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti contribuendo a migliorare la sicurezza di un alleato della NATO, l’Italia, che è un partner importante per la stabilità politica e il progresso economico in Europa. Il programma inoltre supporta e integra gli sforzi in corso dell’Italia per modernizzare le sue capacità di Intelligence, Sorveglianza, Ricognizione e Guerra Elettronica aviotrasportate e aumenta l’interoperabilità tra l’US Air Force e l’Aeronautica Militare.
Immagini: Archivio Aviation Report / Stefano Monteleone