Il messaggio che il rapporto sul tema della difesa tra gli Stati Uniti e la Grecia è al livello più alto di tutti i tempi e che gli Stati Uniti stanno lavorando per rafforzarlo ulteriormente, compresa la futura acquisizione degli F-35 da parte di Atene, è stato inviato dall’ambasciatore statunitense Jeffrey Payat, confutando le voci contrarie.
Gli Stati Uniti hanno accolto con favore l’interesse della Grecia nell’acquisizione degli F-35 per l’aviazione militare greca, ha affermato Jeffrey Payat in una nota. Questo futuro programma di acquisizione, che rafforzerà le capacità di difesa della Grecia, garantirà l’interoperabilità con le forze armate statunitensi e migliorerà la stabilità regionale. La strada per l’acquisizione dell’F-35 è un processo pluriennale che ovviamente si baserà sui successi ottenuti nel programma di upgrade dell’F-16 Viper.
Come è noto, il ministero della Difesa della Grecia sta procedendo con il rafforzamento dell’aeronautica militare ellenica con aerei da caccia Rafale francesi e possibilmente con gli F-35 americani, nonché con velivoli senza pilota (UAV), tutto possibilmente entro il 2021. Allo stesso tempo, l’aggiornamento dei sistemi esistenti stanno procedendo rapidamente, il che allevierà l’onere di mantenere l’equilibrio nel Mar Egeo e nel Mediterraneo orientale rispetto alla Turchia.
L’obiettivo finale è la creazione delle condizioni per la trasformazione dell’Hellenic Air Force in una forza aerea che, oltre al comprovato valore delle sue risorse umane, sarà in grado di supportare una gamma significativa di operazioni in tutto il Mediterraneo orientale. Se questa pianificazione andrà avanti, l’equilibrio tra l’aeronautica militare greca e quella turca cambierà in un tempo relativamente breve. Atene si sta imbarcando in un’importante revisione della sua aeronautica militare, sicuramente con un occhio alle crescenti ambizioni militari della Turchia nel Mediterraneo orientale e altrove.
E tutto ciò segnerebbe una svolta ironica nella saga in corso greco-turca nell’Egeo, dopo che la Turchia stessa è stata estromessa dal programma Joint Strike Fighter nel 2019. Inoltre le voci dei media ellenici hanno affermato che la Grecia potrebbe ricevere un certo numero di velivoli che erano destinati proprio alla Turchia, altra ironia della sorte! Il potenziale arrivo del Joint Strike Fighter nell’Egeo fornirebbe all’aeronautica militare ellenica un significativo aumento delle capacità in qualsiasi conflitto futuro, anche contro la Turchia.
A livello pratico, l’Hellenic Air Force avrà accesso ad attrezzature e tecnologie di tre diversi paesi, Stati Uniti, Francia e Israele. Atene vorrebbe richiedere agli USA l’acquisizione immediata di sei caccia F-35 di quinta generazione, un “usato” sicuro con poche ore di volo, che potrebbero addirittura essere consegnati alla Grecia entro il 2021. A questi saranno implementati altri 12/18 nuovi aeromobili di questo tipo a tempo debito, in modo da strutturare una flotta di 18/24 F-35 Joint Strike Fighter.
Per quanto riguarda la fornitura dei jet francesi, Rafale, i primi sei aeromobili sono attesi entro la prima metà del 2021. Come avevamo già riportato dieci velivoli designati Rafale C F3-R versione dotata della tecnologia AESA e dei missili BVR Meteor saranno acquistati e consegnati direttamente dallo stabilimento di Dassault, mentre otto velivoli saranno ex aerei dell’Armée de l’Air con radar RBE2 (Radar à Balayage Electronique 2) che utilizza un array passivo a scansione elettronica PESA e missili MICA EM/IR. Gli otto velivoli “usati”, saranno donati alla Hellenic Air Force. Sia gli F-35 che i Rafale affiancheranno i Mirage 2000-5 e gli F-16 Fightning Falcon attualmente in servizio.