I droni, noti come aerei da combattimento collaborativi (Collaborative Combat Aircraft – CCA), affiancheranno l’F-35 e il caccia di sesta generazione NGAD ancora segreto, il Next Generation Air Dominance. Dopo anni di lavoro per sviluppare un futuristico caccia stealth di sesta generazione e droni in grado di volare e combattere al suo fianco, l’US Air Force ha ora raggiunto una stima di quanti di ciascuno vorrebbe inizialmente acquistare come prima tranche.
Il Segretario dell’US Air Force Frank Kendall ha dichiarato che il l’USAF sta pianificando di schierare 200 caccia NGAD e 1000 droni gregari autonomi CCA, una “quantità nominale” secondo i funzionari che servirà come primo lotto, ma è ancora una prima stima. Ha anche suggerito che ogni caccia di sesta generazione NGAD dovrebbe volare con una coppia di droni gregari autonomi.
“Questa cifra è stata derivata da un calcolo di previsione, due CCA per 200 piattaforme NGAD e altri due per 300 F-35 per un totale di 1.000“, ha spiegato Kendall durante un discorso programmatico all’Air Warfare Symposium dell’Air and Space Force Association, aggiungendo che i CCA saranno dei moltiplicatori di forza, ma a basso costo, “non avranno alcun impatto sull’inventario pianificato per i caccia …. possiamo pensare ai CCA come se fossero delle versioni controllate a distanza dei pod di acquisizione obiettivi o dei pod di guerra elettronica o delle armi ora trasportate sotto le ali dei nostri aerei con equipaggio“, ha detto Kendall.
Kendall ha affermato che lui e il Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica militare, il Generale CQ Brown, hanno recentemente fornito ai pianificatori dell’aeronautica questa cifra “nominale” dei CCA a fini di pianificazione. La quantità indicato per i CCA è “solo un punto di partenza ragionevole“, ha detto Kendall, aggiungendo che più di due dei droni potrebbero comunque essere collegati ad un caccia durante le missioni di volo.
Il capo dell’acquisizione dell’USAF Andrew Hunter ha affermato che la prima tranche di CCA è “molto a portata di mano“, con capacità che potrebbero essere fornite entro la fine del decennio. Kendall ha lasciato pochi dubbi sul fatto che il caccia di sesta generazione NGAD sarà proibitivo, facendo riferimento a precedenti proiezioni secondo cui costerà una cifra multipla dell’F-35. “È un aereo molto costoso“, ha detto.
Vale la pena sottolineare che i 200 caccia di sesta generazione NGAD sono approssimativamente equivalenti al numero di caccia stealth F-22 Raptor in servizio e che, come aveva annunciato l’US Air Force, oltre a supportare lo sviluppo del NGAD dovevano iniziare ad essere ritirati dal servizio gradualmente a partire dal 2021, con la chiara intenzione di sostituirli con il nuovo aereo da combattimento di sesta generazione.
Ma i CCA avrebbero proprio lo scopo di migliorare questo problema, ha sottolineato Kendall. Se l’US Air Force acquistasse solo velivoli attualmente in produzione, incluso NGAD, renderebbe la flotta dei jet da combattimento praticamente inabbordabile. I CCA offriranno invece alla forza aerea una “massa accessibile” per integrare la capacità dei caccia d’attacco, ha affermato Kendall, con costi guidati dal requisito che siano una frazione del costo di un F-35.
La richiesta di bilancio per l’anno fiscale 2024 includerà alcune disposizioni per far avanzare il programma e consentire alcune sperimentazioni nelle unità dell’aeronautica, ha detto. “Acquisteremo alcune risorse che non sono il CCA definitivo, ma che possiamo utilizzare per una varietà di cose per sviluppare concetti operativi, sviluppare tecnologia, ridurre il rischio del programma per il CCA“, ha aggiunto Kendall. “E servirà per iniziare anche a pensare ad alcune cose come l’addestramento, le strutture organizzative, ecc…”

Il programma per il CCA sarà una gara completa e ci sono “molti candidati” che hanno lavorato al concetto sulla base delle informazioni che l’US Air Force ha rilasciato fino ad oggi, ha concluso. Uno di questi è sicuramente il Kratos XQ-58A Valkyrie già acquistato in un paio di esemplari, un altro potrebbe essere il Boeing MQ-28 Ghost Bat sviluppato in Australia ed acquistato in almeno un esemplare, altri due ancora potrebbero essere i GA-ASI MQ-20A Avenger o un drone della famiglia Gambit.
Tipico di un programma all’avanguardia, l’US Air Force ha finora rivelato pochi dettagli sullo sforzo di approvvigionamento dei sistemi della famiglia NGAD, come ancora non è chiaro quali siano le industrie della difesa in gara per il contratto. Come sappiamo però almeno un dimostratore di caccia NGAD avrebbe effettuato il suo volo inaugurale nel 2020.
I funzionari dell’US Air Force hanno rifiutato di fornire ulteriori dettagli sul produttore di quell’aereo o sulle sue capacità, sebbene abbiano chiarito che l’ingegneria digitale è stata una tecnologia fondamentale che ha permesso di svilupparlo molto più rapidamente di quanto ci si aspettasse. “Quello che abbiamo fatto è stato un prototipo sperimentale“, aveva detto Kendall lo scorso anno. “Fondamentalmente avevamo un programma X-plane progettato per ridurre il rischio di alcune delle tecnologie chiave di cui avremmo avuto bisogno per un programma di produzione“.