Lo scorso 14 maggio un B-52H Stratofortress appartenente al 419th Flight Test Squadron della US Air Force ha lanciato con successo un missile ipersonico AGM-183A ARRW – Air-launched Rapid Response Weapon, al largo della costa meridionale della California. Dopo la separazione dall’aereo, il booster dell’ARRW si è acceso ed ha funzionato per la durata prevista, raggiungendo velocità ipersoniche cinque volte superiori alla velocità del suono.
“Questo è stato un risultato importante da parte del team ARRW, per l’azienda sviluppatrice e per la nostra aeronautica“, ha affermato il Brig. Gen. Heath Collins, ufficiale esecutivo del programma dell’aeronautica militare statunitense. “La tenacia, la competenza e l’impegno del team sono stati fondamentali per superare le sfide dell’anno passato e per portarci al recente successo. Siamo pronti a basarci su ciò che abbiamo imparato e continuare a portare avanti lo sviluppo delle tecnologie ipersoniche“.
Il 419th Flight Test Squadron e la Global Power Bomber Combined Test Force, o GPB CTF, entrambi presso la Edwards Air Force Base, in California, hanno eseguito il test. “Il team di test si è assicurato che eseguissimo questo collaudo in modo impeccabile“, ha affermato il tenente colonnello Michael Jungquist, comandante del 419th FLTS e direttore del GPB CTF. “La nostra squadra altamente qualificata ha scritto la storia con questa prima arma ipersonica lanciata da un velivolo. Stiamo facendo tutto il possibile per portare quest’arma rivoluzionaria ai reparti operativi il prima possibile.” Ulteriori lanci e test a tutto tondo continueranno per tutto il 2022, prima di raggiungere la Early Operational Capability (EOC) nel 2023.
Il missile ipersonico AGM-183A ARRW – Air-launched Rapid Response Weapon è progettato per consentire agli Stati Uniti di attaccare obiettivi di alto valore in ambienti contesi da lunghe distanze. Amplierà anche le capacità di colpire con precisione consentendo attacchi a risposta rapida contro obiettivi di terra fortemente difesi.
Il programma Lockheed Martin Hypersonic ARRW – Air-launched Rapid Response Weapon mira a fornire una capacità di armi ipersoniche convenzionali, all’US Air Force, progettate per percorrere 500 miglia in soli 10 minuti una volta lanciate da un bombardiere B-52. Sono 3000 mph, contro circa 500 mph di un’arma convenzionale!
Le armi ipersoniche forniscono una risposta rapida, e una capacità critica per superare il problema della distanza in ambienti contestati utilizzando alta velocità, altitudine e manovrabilità. Un’arma ipersonica operativa lanciata da un aereo consentirà agli Stati Uniti di attaccare bersagli terrestri fortemente difesi e di alto valore in ambienti contestati e da grandi distanze.
Prima di questo lancio l’USAF aveva tentato il collaudo con tre test tutti falliti. Nel primo e nel terzo test, il prototipo dell’AGM-183A non si sganciò nemmeno dal B-52H che lo trasportava. Durante il secondo test, il missile si era separato dal velivolo ma senza l’accensione del motore facendolo cadere in mare.
L’idea alla base del missile ARRW è di sviluppare il più velocemente possibile un’arma ipersonica aviolanciata al fine di tenere il passo con quella che è diventata una corsa alle armi ipersoniche a tutto campo principalmente tra Stati Uniti, Cina e Russia. Il missile ha superato la revisione del progetto critico a febbraio 2020 e lo US Air Force Global Strike Command avrebbe in programma di utilizzarlo anche sul B-1B Lancer.
Non è chiaro quale sarà la portata del missile ARRW o la sua velocità massima, ma visto che il sistema trarrà vantaggio dall’essere lanciato a decine di migliaia di piedi in volo, con il suo booster simile a un missile balistico che lo porterà a velocità molto elevate prima di rilasciarlo con raggio d’azione superiore alle 1.000 miglia e velocità che dovrebbero andare ben oltre la soglia ipersonica di Mach 5. Il sistema d’arma è progettato per fornire la capacità di distruggere obiettivi di alto valore. Espanderà anche le capacità dei sistemi d’arma di precisione consentendo attacchi rapidi contro bersagli terrestri fortemente difesi.
L’US Air Force dovrebbe acquistare inizialmente otto AGM-183, quattro per i test e quattro per i ricambi, alcuni dei quali probabilmente si trasformeranno nelle primissime armi ipersoniche operative della forza armata se non sono tutte fossero necessarie per i test. Nei piani dell’US Air Force l’AGM-183 dovrebbe essere dichiarato operativo entro il 2022, ma allo stato attuale e con questo fallimento vedremo se questo obiettivo potrà essere mantenuto.
L’US Air Force nel 2018 aveva assegnato a Lockheed Martin un contratto del valore di 480 milioni di dollari per le attività di sviluppo dell’ARRW, tra cui la revisione critica del progetto, i test e il supporto per la preparazione alla produzione.
Naturalmente le armi ipersoniche saranno necessarie ma non potranno sempre essere la soluzione più efficace in un conflitto. Le difese aeree integrate avanzate saranno efficaci contro i vecchi missili subsonici da crociera e contro gli aerei non stealth, rendendo quindi attraenti le armi ipersoniche (Mach 5 o superiore). Grazie alle loro elevate velocità, manovrabilità e altre caratteristiche, saranno in grado di sopravvivere meglio in ambienti ad alto rischio.
Queste armi più resistenti potrebbero ridurre il numero totale di armi tradizionali necessarie per attaccare obiettivi ben difesi. Tuttavia, le armi ipersoniche lanciate da grandi distanze saranno meno efficaci contro i bersagli mobili rispetto al munizionamento guidato di precisione PGM ad attacco diretto che possono raggiungere i bersagli in pochi minuti. Le armi ipersoniche saranno costose e gli investimenti dovranno essere molto calibrati basandosi su compromessi tra sopravvivenza, potenza, armi per sortita e target paganti.
Ad oggi l’unico paese che ha utilizzato in combattimento un arma ipersonica è stata la Russia che ha fine marzo 2022, a sostegno dello sforzo bellico di Mosca in Ucraina, ha lanciato due missili Kinzhal da altrettanti MiG-31K contro una infrastruttura militare ucraina. L’obiettivo situato nel villaggio di Delyatyn, nella regione ucraina di Ivano-Frankivsk, vicino al confine con la Polonia, sarebbe stato attaccato da due MiG-31K, del 764th Fighter Aviation Regiment, con due missili ipersonici. Nel deposito ci sarebbe stata una buona parte dei rifornimenti militari per Kiev, e secondo quanto riferito da Mosca, l’attacco avrebbe distrutto notevoli quantità di munizioni e di armi.
Come avevamo spiegato a suo tempo, l’impiego del missile ipersonico in Ucraina su un obiettivo vicino al confine polacco, si poteva ipotizzare come una dimostrazione di forza per la NATO, ed è arrivato dopo che i jet MiG-31K erano stati rischierati nelle basi aeree in Siria e Kaliningrad poco prima dell’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Restano comunque delle domande su questo attacco e sulla gestione e sull’andamento del conflitto da parte di Mosca.
Photo credits: US Air Force photo by Matt Williams, US Air Force photo by Giancarlo Casem
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