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Un C-17 americano decolla con 800 (823 aggiornato) persone a bordo durante un volo per l’evacuazione da Kabul

C-17 Globemaster III (@ Master Sgt. Matt Hecht / 108th Wing/Public Affairs)

Come ormai sappiamo l’Afghanistan è nelle mani dei Talebani dopo il ritiro delle truppe occidentali e da ieri anche la capitale Kabul è sotto il controllo del gruppo radicale islamista formato prevalentemente da tribù di etnia pashtun sunniti. L’aeroporto internazionale di Kabul è diventato in poche ore il centro dell’evacuazione degli occidentali (personale delle ambasciate, militari, giornalisti ….) e degli afghani che hanno collaborato con  loro in questi venti anni di guerra.

Gli elicotteri statunitensi hanno ripetutamente trasportato il personale dalle ambasciate nel centro della città all’aeroporto, dove il personale del Dipartimento di Stato (CH-46 Sea Knight) e dell’Esercito (CH-47F Chinook) hanno coordinato le evacuazioni. Secondo quanto riferito, la bandiera americana è stata rimossa dall’ambasciata nel pomeriggio del 15 agosto.

Abbiamo visto scene di disperazione di migliaia di civili che si sono riversati in aeroporto cercando disperatamente un aereo per scappare dall’Afghanistan. Gli Stati Uniti hanno predisposto un ponte aereo con elicotteri ed aerei per il trasferimento del personale ed abbiamo appreso che un loro velivolo da trasporto C-17A Globemaster III è decollato con un carico di 800 persone che, se confermato, pur nella tragica situazione potrebbe essere un record per il velivolo icona della flotta da trasporto aereo dell’US Air Force.

Un audio confermerebbe il carico del C-17 della US Air Force. Il controllo del traffico aereo del Qatar avrebbe chiesto: “Ok, quante persone pensi che ci siano sul tuo jet?” Quindi dopo aver ricevuto una risposta da RCH 871, risponde “800 persone sul tuo jet?! Holy … Holy Cow… Ok…“. Il volo è stato uno dei tanti effettuati dalle forze statunitensi e alleate sin dalle prime ore del mattino del 15 agosto quando i talebani sono entrati a Kabul e hanno preso il controllo della città dichiarando l’istituzione dell’Emirato Isla/mico dell’Afghanistan.

AGGIORNAMENTO 20/08/2021

Il 20 agosto 2021 con un post l’US Air Force Air Mobility Command ha confermato, in una dichiarazione del 20 agosto, che il conteggio iniziale di 643 includeva solo adulti seduti dopo che il C-17 è atterrato ad Al Udeid. Non includeva però i 183 bambini seduti sulle ginocchia degli adulti.

Il C-17A nella normalità ha una capacità di trasporto di circa 150 passeggeri o di circa un centinaio di paracadutisti equipaggiati. Con quel numero di passeggeri a bordo, l’aereo lungo 53 metri è in realtà vicino al suo carico utile massimo di 77.500 chilogrammi. RCH (Reach) 871, un C-17A della Dover Air Force Base in Delaware, assegnato al 816th Expeditionary Airlift Squadron, visto il peggioramento della situazione ha imbarcato il maggior numero di persone possibile ed è decollato verso la base aerea di Al Udeid in Qatar. Tutti i velivoli impiegati sono supportati anche da un flotta di aerei per il rifornimento in volo KC-135, uno dei quali ha rifornito Reach871 decollato con poco carburante e il suo grande carico di anime.

Non è la prima volta che un velivolo di questo tipo si rende protagonista di un trasporto come questo di Kabul. Ricordiamo, infatti, che nel novembre del 2017 un C-17A del 535th Airlift Squadron della Joint Base Pearl Harbor-Hickam, Hawaii, imbarcò 670 persone per evacuarli dopo il passaggio del tifone Haiyan che devastò le Filippine.

@ U.S. Air Force Photo/Staff Sgt. Ramon Brockington

Il Presidente USA Joe Biden ieri aveva detto: “Nei 20 anni di guerra del nostro paese in Afghanistan, l’America ha inviato i suoi migliori giovani uomini e donne, ha investito quasi 1 trilione di dollari, ha addestrato oltre 300.000 soldati e poliziotti afgani, li ha dotati di attrezzature militari all’avanguardia e ha mantenuto la loro forza aerea come parte della guerra più lunga della storia degli Stati Uniti. Un anno in più, o cinque anni in più, di presenza militare degli Stati Uniti non avrebbe fatto la differenza se l’esercito afghano non potesse o non volesse tenere il proprio paese. E un’infinita presenza americana nel mezzo del conflitto civile di un altro paese non era accettabile per me“.

I filmati provenienti dall’aeroporto di Kabul sono drammatici e possono ricordare quelli della caduta di Saigon, capitale del Vietnam del Sud, del 1975. Sebbene le circostanze dei due eventi siano significativamente diverse sotto molti aspetti le immagini, invece, sono molto simili ed oggi mostrano centinaia di civili correre vicino ai velivoli in movimento che sono appoggiati da alcuni elicotteri da combattimento AH-64 Apache in funzione di apri pista per far spostare la folla e poter permettere agli aerei da trasporto di rullare e decollare in sicurezza.

E’ da segnalare anche che alcuni civili aggrappati ad un altro C-17 americano, sembrerebbero essere precipitati dal velivolo una volta decollato e purtroppo alcuni filmati lo confermerebbero. In questa prima fase del ponte aereo su Kabul, anche un KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare è arrivato ieri in Afghanistan per imbarcare un primo gruppo di italiani. Il velivolo dovrebbe atterrare a Fiumicino intorno alle 14:30 di oggi dopo due scali in Pakistan e in Kuwait. Anche il Regno Unito, la Francia e la Germania hanno dichiarato di aver dispiegato velivoli e soldati a Kabul per evacuare i propri connazionali appena visto il peggioramento della situazione.

Nel frattempo lo spazio aereo sull’Afganistan è stato dichiarato incontrollabile ed aperto solo ai voli militari. Le principali compagnie aeree hanno iniziato a deviare i voli per evitare lo spazio aereo dell’Afghanistan utilizzando quello dei vicini Pakistan e Iran.

Redazione di Aviation Report: Dalla redazione di Aviation Report // From editorial staff

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