Come abbiamo detto più volte rispetto alla Russia, l’aviazione militare ucraina ha affrontato il conflitto in corso con uno svantaggio significativo. L’inadeguatezza della forza aerea di Kiev è stata attribuita alla sua anziana e non aggiornata flotta di aerei da combattimento, alla carenza di piloti e alle basi aeree altamente esposte agli attacchi missilistici.
Questa disparità è emersa e ha fortemente influenzato le tattiche del paese per combattere i caccia russi, ed è così grave che alcuni ufficiali dell’aviazione militare ucraina hanno fatto appello ai loro alleati affinché fornissero prima i MiG-29, con cui hanno già familiarità, in servizio presso i paesi ex Patto di Varsavia ed ora nella NATO ed ora i caccia occidentali dotati di radar e missili migliori.
Il 26 aprile scorso il colonnello Yuri Bulavka, un pilota di Su-27 Flanker, ha chiesto F-15, F-16 o F-18 di fabbricazione americana in un video diffuso sui social media dall’aviazione militare di Kiev, aerei che servirebbero ad aiutare lui ed i suoi compagni piloti a competere con i Su-30 e Su-35 russi. “Dopotutto, questi velivoli hanno potenti radar, apparecchiature tecnologiche e, soprattutto, missili a guida radar attiva“, ha detto Bulavka.
Anche un ex comandante dell’aviazione militare ucraina, Serhii Drozdov, aveva scritto che “… per proteggere efficacemente il nostro territorio, l’Ucraina richiede almeno uno squadrone di moderni jet da combattimento, come gli F-16 di fabbricazione americana o gli F -15. Secondo le nostre stime, i nostri piloti possono imparare a pilotare tali jet ad un ritmo accelerato di due o tre settimane“, aveva aggiunto Drozdov. Tuttavia, si tratta di una linea temporale estremamente accelerata, che pone numerosi problemi. Il corso base su F-16 presso la Luke Air Force Base, in Arizona, dura circa nove mesi e coinvolge istruttori, addestramento al simulatore e sortite di volo.
Come sappiamo prima di arrivare sulla base aerea di Luke, i cadetti devono sottoporsi a sei mesi di addestramento di volo di base nel T-6, sette mesi nel T-38 e da sei a otto settimane nell’AT-38. Questo serve per studiare i fondamenti e le manovre di base del combattimento aereo.
Drozdov ha affermato che i MiG polacchi di fabbricazione sovietica avevano subito alcuni aggiornamenti per soddisfare gli standard NATO, ma che la loro tecnologia radar e missilistica era ancora obsoleta. “I piloti continuerebbero a stare seduti su questi aerei, facili bersagli per il nemico“, aveva detto. La Polonia dispone di 23 MiG-29M e UBM aggiornati. L’armamento include un cannone da 30mm GŠ-30-1 posizionato alla radice dell’ala sinistra, con una scorta di 150 colpi e una cadenza di 1500 colpi/min. Le armi aria-aria in dotazione sono i missili R-27 (nome in codice NATO: AA-10 “Alamo”), gli R-73 (AA-11 “Archer”) e anche i meno recenti R-60 (AA-8 “Aphid”), tutte ottime armi, agili e moderne per distanze utili tra 1 e 50 km. La configurazione QRA prevede 2 missili R-73 oppure due R-60 e il serbatoio ventrale.
Al momento, i paesi alleati avrebbero inviato solo pezzi di ricambio con i quali l’aviazione militare ucraina avrebbe aggiunto circa 20 aeromobili in più alla sua flotta. Secondo il portavoce del Dipartimento della Difesa, John Kirby, l’Ucraina avrebbe ricevuto parti aggiuntive di aeromobili per consentire a Kiev di poter operare più aerei. “Vorrei solo dire, senza entrare in ciò che le altre nazioni stanno fornendo, che hanno ricevuto piattaforme e parti aggiuntive per poter aumentare le dimensioni della loro flotta di aeromobili.“, aveva affermato il Pentagono tramite il suo segretario stampa John Kirby durante una conferenza stampa.
Il budget 2023 della US Air Force prevede di ritirare più di 200 F-15, ma l’US Air Force ritiene che l’aereo sia oltre la sua vita utile e, in alcuni casi, gli aerei avrebbero problemi di sicurezza del volo e non sarebbero più in grado di volare. In un briefing del 28 aprile, un alto funzionario della difesa ha detto che gli Stati Uniti continueranno a fornire o facilitare il trasferimento di pezzi di ricambio dell’era sovietica per far volare i jet ucraini. “Questa è una forza aerea che si basa principalmente su vecchi aerei sovietici. Questo è ciò con cui sono abituati a volare e quello che hanno nella loro flotta. Questo è ciò che stiamo facendo per aiutarli a volare“, ha detto il funzionario. “Non ho intenzione di speculare sul future consegne di aeromobili in un modo o in un altro“.
Il Comandante delle forze aeree statunitensi in Europa, il Generale Jeffrey L. Harrigian ha aggiunto che “… semplicemente non puoi dare a qualcuno un F-16 e augurargli buona fortuna … questa non è una ricetta per il successo“.
Oltre ad evitare i sistemi di difesa terra-aria del nemico, gli esperti ritengono che lo squilibrio dei missili aria-aria sia un altro motivo per cui i piloti militari ucraini non tentano nemmeno di volare vicino alle forze aeree russe.
Per le missioni di combattimento aereo contro i Su-27 ucraini delle quali si parlava in apertura il Su-35S russo è armato con i missili per il combattimento aria-aria R-73 e R-77-1. L’R-73 (NATO AA-11 Archer) è un missile a infrarossi a ricerca di calore a corto raggio che può essere lanciato utilizzando un mirino montato sul casco visore (HMS), che consente ai piloti di contrassegnare i bersagli semplicemente osservandoli. L’R-73 è un missile molto agile e con elevate capacità di combattimento, anche se molti analisti lo ritengono inferiore agli equivalenti missili occidentali AIM-9X o ASRAAM.
L’R-77-1 (NATO AA-12 Adder), invece, è un missile a ricerca radar attivo a medio raggio (BVR), il che significa che ha un piccolo sistema che invia impulsi radar per rilevare il bersaglio e quindi utilizza tali informazioni per puntare su di esso. Può essere lanciato anche durante manovre di combattimento ad angoli di attacco molto elevati. Anche in questo caso le prestazioni sarebbero inferiori agli equivalenti AIM-120D o Meteor. Questo missile era stato precedentemente avvistato in Siria, su un aereo Su-35S, dove Mosca sostiene il regime di Bashar al Assad nella guerra in corso con i gruppi jihadisti.
Con un velivolo pari classe o inferiore, come già detto, il Su-35S da il meglio di se come ad esempio per gli abbattimenti avvenuti tra la notte del 4 e 5 marzo durante la quale si sarebbe svolta una battaglia aerea nei cieli ucraini con i Su-27 di Kiev che avrebbero avuto la peggio con quattro velivoli abbattuti.
Tra le qualità del Su-35S però manca un radar di tipo AESA, più potente e più resistente ai disturbi. Il Su-35S è infatti equipaggiato con il radar Irbis-E che oltre ad avere scarse prestazioni di scoperta radar, tracciamento e inseguimento dei bersagli è vulnerabile al jamming delle moderne suite EW. Combinato con missili sostanzialmente a corto o medio raggio, il Su-35 si trova in uno svantaggio significativo nel combattimento BVR soprattutto contro un eventuale avversario equipaggiato con un radar AESA che offre non solo una portata superiore, ma è anche altamente resistente ai disturbi del sistema di guerra elettronica L-175V Khibiny del Su-35S.
D’altra parte, i piloti ucraini impiegano l’R-27, che è prodotto in Ucraina in una fabbrica dell’era sovietica a Kiev ed è la migliore arma per MiG e Sukhoi di vecchio modello. L’R-27 da 550 libbre è disponibile in diverse versioni, le più degne di nota sono l’R-27ER e l’R-27ET.
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