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Svizzera: firmato il contratto di acquisto degli aerei da combattimento stealth F-35A

@ Aviation Report / Silvano Zampieri

Lo scorso 19 settembre 2022, il capo dell’armamento Martin Sonderegger e il capoprogetto Darko Savic hanno firmato presso Armasuisse a Berna il contratto d’acquisto con il governo statunitense. La Svizzera entra così a far parte del club F-35. La fornitura di 36 aerei da combattimento F-35A è stata così formalizzata contrattualmente dopo che il 15 settembre il Parlamento aveva approvato il credito d’impegno. Gli aerei saranno consegnati dal 2027 al 2030 e sostituiranno l’attuale flotta di F/A-18 Hornet e F-5 Tiger.

Ne è convinta la maggioranza del Consiglio Nazionale del Parlamento Svizzero che, nonostante l’opposizione del campo rosso-verde cui è stato anche rimproverato di mirare all’abolizione pura e semplice dell’esercito, ha approvato i crediti corrispondenti (rispettivamente 6,1 miliardi e 2 miliardi di franchi, la maggiore spesa finora per l’esercito svizzero), salvando “en passant” la Patrouille Suisse che il governo, ma non la commissione, voleva smantellare assieme agli oramai vetusti F-5 Tiger utilizzati per le esibizioni. Per la maggioranza si tratta anche di garantire l’addestramento dei futuri piloti militari.

Il contratto per l’acquisto di 36 F-35A ammonta a 6,035 miliardi di franchi svizzeri e rientra quindi nel volume di finanziamento massimo approvato dall’elettorato svizzero. Il documento è stato firmato dal capo dell’armamento, Martin Sonderegger, e dal capo progetto responsabile per l’acquisto del nuovo aereo da combattimento, Darko Savic. Da parte loro, le autorità americane avevano già firmato il contratto di acquisto lo scorso ottobre.

Oltre ai velivoli, i costi d’acquisto dell’F-35A comprendono anche equipaggiamento per usi specifici, armamento e munizioni, pacchetti logistici, nonché sistemi di pianificazione e valutazione di missioni, d’istruzione e di formazione iniziale. Inoltre, sono compresi i costi per l’integrazione nei sistemi di condotta e informazione svizzeri (ad esempio gli adeguamenti ai sistemi logistici esistenti), per le prestazioni di supporto da parte dell’industria, i rischi, l’inflazione negli USA e l’IVA sulle importazioni.

La Svizzera acquista gli aerei dal governo degli Stati Uniti tramite il programma «Foreign Military Sales» (FMS) alle stesse condizioni valide per quest’ultimo. Il governo statunitense, a sua volta, gestisce l’acquisto mediante un proprio contratto specifico, accessibile al DDPS, con il costruttore Lockheed Martin. Prezzi e condizioni di questo contratto sono vincolanti e il loro rispetto è sottoposto a una sorveglianza rigorosa.

Inoltre, la Svizzera e gli Stati Uniti hanno negoziato una clausola specifica e firmato una dichiarazione separata in cui viene confermato il prezzo fisso contrattualmente concordato. Contemporaneamente al contratto di acquisto, il responsabile del programma Air2030, Peter Winter, e il capo progetto, Darko Savic, hanno firmato l’accordo di compensazione con Lockheed Martin, grazie al quale il produttore statunitense può concludere con l’industria elvetica affari che compensino i costi di acquisto. In questo modo, le aziende svizzere ricevono ordini per un volume di circa 2,9 miliardi di franchi.

Questa è anche una buona notizia per l’Italia poiché, come sappiamo, la Svizzera farà produrre a Cameri (Italia), dalla Leonardo, almeno 24 dei complessivi 36 aerei da combattimento F-35A. I primi 8 saranno prodotti negli Stati Uniti, essendo utilizzati in loco per la formazione iniziale di piloti e manutentori, mentre 4 potrebbero essere assemblati direttamente in Svizzera nell’ambito di un progetto di compensazione.

Come sappiamo a Cameri si trova una delle due linee di produzione dell’F-35 fuori dagli Stati Uniti e l’unica in Europa (l’altra è in Giappone). La F.A.C.O. di Cameri è gestita da Leonardo, Lockheed Martin e dal Ministero della Difesa, con l’Italia che ha partecipato al programma F-35 fin dall’inizio. L’Aeronautica Militare e la Marina Militare utilizzano già gli aerei F-35A e F-35B prodotti a Cameri che, inoltre, già produce gli F-35A per le forze aeree olandesi e le ali di tutto il programma F-35. A tutto questo si dovrebbero aggiungere gli F-35 svizzeri e molto probabilmente gli F-35 tedeschi, o parte di essi.

La Svizzera si unirà all’elenco in espansione delle nazioni europee che hanno selezionato l’aereo F-35 di quinta generazione prodotto dalla Lockheed Martin, tra cui Belgio, Regno Unito, Danimarca, Finlandia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Polonia.

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Categorie: News Militari
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