Secondo quanto circolato sui social media, il sistema di difesa aerea a lungo raggio S-400 della Russia ha visto il suo primo impiego in combattimento e ottenuto il suo primo abbattimento durante l’intervento militare del paese in Ucraina, ingaggiando e neutralizzando un caccia Su-27 Flanker dell’aeronautica militare ucraina vicino alla capitale del paese Kyiv [Kiev], a 150 km di distanza dalla batteria della difesa aerea russa. Riportiamo questa notizia sempre tenendo presente che in questi giorni la disinformazione da entrambe le parti è a livelli elevatissimi e avere riscontri è molto complesso.
L’abbattimento del velivolo da combattimento ucraino sarebbe avvenuto il 25 febbraio 2022, un giorno dopo l’inizio delle operazioni militari russe in Ucraina, quando l’aviazione militare ucraina doveva ancora subire perdite più gravi. Secondo quanto riferito, l’S-400 non è stato schierato sul suolo ucraino, ma ha ingaggiato e neutralizzato il suo obiettivo dal territorio della vicina Bielorussia, dove le forze russe mantengono una grande presenza.
Il caccia ucraino sarebbe stato pilotato dal colonnello dell’aeronautica militare ucraina Oleksandr Oksanchenko, un pilota ben noto in Occidente per le sue esibizioni nei più importanti airshow internazionali, a cui è stato conferito postumo il titolo di “Eroe dell’Ucraina” del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Oksanchenko si era addestrato in epoca sovietica, ma partecipava al conflitto nonostante alla sua età di 53 anni a causa della carenza di piloti addestrati in Ucraina.
Avevamo parlato di lui alcuni giorni fa nell’articolo sul “Fantasma di Kiev”, il famoso “Ghost of Kyiv” che nel suo aereo avrebbe terrorizzato i piloti russi nei cieli dell’Ucraina i primi giorni dell’invasione abbattendo ben sei caccia russi in pochissime ore. Il colonnello Oleksandr “Grey Wolf” Oksanchenko, ex pilota collaudatore tra il 2013 e il 2018 del Flanker Solo Display dell’aeronautica militare ucraina, lo avevamo incontrato al Royal International Air Tattoo 2017 quando vinse il premio “As the Crown Flies” quale miglior display assoluto. “Grazie mille per la vostra ospitalità, la vostra collaborazione e tutto il personale che organizza il Royal International Air Tattoo. Qui viene fissato uno standard molto elevato e siamo molto felici di esserci. Tutto è ben organizzato. Il tempo inglese ha apportato alcune correzioni ma abbiamo mostrato un buon risultato.”
Queste le sue parole al ricevimento del premio, alle quali fece seguito nel 2020 con la sua ultima intervista ad alcune testate ucraine nel corso della quale descrisse la sua prima esperienza ai comandi del Sukhoi Su-27 Flanker, quasi un testamento. Volò anche all’edizione successiva 2018 e in altri airshow europei prima del ritiro definitivo e il drammatico ritorno in servizio. Per noi rimarrà nella storia come “The Ghost of Kyiv”.
L’S-400 è stato progettato per ingaggiare bersagli fino a 400 km di distanza utilizzando i missili 40N6, anche se di norma schiera il missile 48N6 con una portata di 250 km. Il 48N6 ha dimostrato la capacità di neutralizzare i missili ipersonici Mach 8 che volano al limite della sua portata e può ingaggiare bersagli a velocità superiori a Mach 14. L’S-400 è apprezzato per la sua capacità di ingaggiare fino a 80 bersagli contemporaneamente e per la sua gestione della situazione sul campo di battaglia fornita da più radar complementari che gli consentono di ingaggiare obiettivi in modo affidabile.
Contro il Su-27 di Oksanchenko , un caccia degli anni ’80 sul quale, come abbiamo detto più volte in questi giorni, l’Ucraina non ha fatto alcun investimento degno di nota nella modernizzazione da quando è stato ereditato dall’Unione Sovietica, l’S-400 può quindi essere un nemico temibile che può combattere in modo molto affidabile da 150 km o distanze maggiori.
Il Su-27 ha prestazioni di volo eccellenti, ma la sua mancanza di contromisure di guerra elettronica o capacità di furtività lo rendono particolarmente vulnerabile. Questa notizia arriva quando l’aviazione ucraina avrebbe perso altri quattro Su-27 il 4 marzo in una grande battaglia aerea sulla città di Zhytomir, che si pensa siano stati abbattuti dai caccia Su-35, e altri tre Su-27 persi il 5 marzo.
La capacità delle risorse russe di neutralizzare gli aerei ucraini da distanze così elevate e nelle regioni occidentali del paese lontane dalla presenza delle forze di terra russe, fornisce un indicatore importante di come l’equilibrio di potere nell’aria sull’Ucraina sia diventato rapidamente unilaterale da quando i russi hanno iniziato le operazioni, anche nonostante le perdite di aerei ed elicotteri subite da Mosca.
Ricordiamo che il sistema missilistico di difesa aerea russo S-400 è stato acquistato anche dalla Turchia, paese della NATO, questione che ha innescato i ben noti problemi con gli Stati Uniti e che hanno portato l’esclusione di Ankara dal programma F-35 Joint Strike Fighter. Come sappiamo, la Turchia, avrebbe dovuto acquistare un centinaio di velivoli stealth di quinta generazione americani (ma ne aveva ordinati solo 30 quando Washington ha escluso Ankara dal progetto), ma la messa in servizio del sistema di difesa aerea russo ha portato ad una crisi con l’alleato americano. Washington era preoccupata che l’impiego del S-400 con l’F-35 avrebbe consentito alla Russia di ottenere troppe informazioni interne sul sistema stealth, sul radar e sull’avionica dell’aeromobile di Lockheed Martin.
La Russia aveva annunciato nel settembre 2017 di aver firmato un accordo da 2,5 miliardi di dollari con la Turchia per la consegna di sistemi missilistici antiaerei S-400 ad Ankara. L’accordo prevede anche il trasferimento parziale della tecnologia di produzione alla contro parte turca. La Turchia è il primo stato membro della NATO ad acquistare tali sistemi missilistici di difesa aerea dalla Russia con le consegne dei che sono iniziate il 12 luglio 2019.
S-400 Air Defense Missile System “Triumph”
L’S-400 Air Defense Missile System “Triumph” (SA-21 Growler per la NATO) è il sistema missilistico di difesa aerea a lungo raggio più avanzato entrato in servizio nel 2007 in Russia. È progettato per distruggere aerei, missili da crociera e balistici, comprese le armi a medio raggio, e può anche essere utilizzato contro installazioni terrestri. Il sistema può ingaggiare contemporaneamente 36 bersagli ed è due volte più efficace dei precedenti sistemi di difesa aerea russi e può essere schierato in cinque minuti.
L’S-400 può essere costituito da 4 oppure 8 sistemi TEL – Transporter Erector Launchers della serie MAZ-79100 ognuno composto da 4 tubi di lancio, da un un radar di acquisizione 91N6E Big Bird capace di rilevare e tracciare aerei, elicotteri, missili da crociera, missili guidati, droni e razzi balistici entro una distanza di 600 km tracciando simultaneamente fino a 300 bersagli, da un radar di controllo del fuoco e di localizzazione del bersaglio 92N6E Grave Stone e dal sistema di controllo del tiro 30K6E.
Può colpire bersagli a una distanza di 400 km e ad un’altitudine fino a 30 km. E’ equipaggiato con i missili anti aerei a lungo raggio 48N6E3 (48N6E2) e 40N6E, con missili anti aerei a corto raggio 9M96E2 e 9M96E. Il sistema è anche in grado di scambiare dati con altri sistemi di difesa come SA-12, SA-23 e S-300.
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Photo credits: Russian MoD