F-35, F-22, XQ-58
Formazione F-35, F-22, XQ-58 (@ US Air Force / Kratos)

Una saldatura difettosa alla base del problema di comunicazione tra il drone XQ-58 Valkyrie e i jet F-35 e F-22 durante in recenti test del gatewayONE

Come avevamo già riportato su Aviation Report lo scorso 17 dicembre, durante la dimostrazione del 9 dicembre 2020 a Yuma Proving Ground in Arizona, il velivolo autonomo a pilotaggio remoto XQ-58A Valkyrie è stato dotato del sistema gatewayONE, un sistema di comunicazioni in grado di tradurre le informazioni del MADL – Multifunctional Advanced Data Link dell’F-35 e dell’IFDL – Intra-Flight Data Link dell’F-22 in un formato che può essere compreso e gestito da altri velivoli, il tutto mantenendo una bassa probabilità che le forze nemiche intercettino quei dati e superando così i limiti di connettività tra i due caccia di quinta generazione.

Questo test è stata l’ultima dimostrazione dell’impatto trasformativo di combattimento dell’architettura aperta alla base dell’Advanced Battle Management System del governo USA. I test avevano incluso un F-35B del Corpo dei Marines, un F-22 Raptor e un F-35A dell’US Air Force che volavano per la prima volta con un attritableONE XQ-58A Valkyrie, uno dei tre velivoli volti allo sviluppo del programma Skyborg. I test primari si sono svolti a Yuma Proving Ground, in Arizona, con i test preparatori che si sono svolti presso la Nellis Air Force Base in Nevada.

Come abbiamo detto se un F-22 e n F-35 avessero bisogno di condividere i dati tra loro in volo o di trasmetterli a un centro di comando e controllo, dovrebbero utilizzare connessioni tattiche legacy, come il Link 16, che sono più facilmente rilevabili dalle forze nemiche, rinunciando al vantaggio della furtività dei velivoli. L’F-22, ad esempio, non è ancora in grado di trasmettere sul Link 16, ma può ricevere informazioni da esso.

Così il nuovo gateway di comunicazione e dati GatewayONE non solo è in grado di tradurre questi formati, ma per la prima volta in questo test ha spostato i dati che normalmente vengono relegati a un centro operativo o un nodo di terra tattico, spingendoli direttamente nella cabina di pilotaggio dei velivoli all’interno dello spazio di battaglia multi-dominio, mantenendo la bassa osservabilità dei velivoli e delle loro comunicazioni.

Poco dopo il decollo, però la comunicazione ha perso la connettività, lasciando incompleti nove obiettivi di test sui diciotto previsti. I primi feedback del team di test hanno indicato che durante il decollo del Valkyrie, assistito dai razzi, parte dell’hardware del gatewayONE si è staccato dal punto in cui era agganciato al drone, ha affermato Will Roper, US Air Force Acquisition Executive.

Pensiamo di aver avuto un connettore che si è allentato durante il decollo perché il gateway stesso stava funzionando quando il Valkyrie è atterrato.” ha detto Roper ai giornalisti il ​​18 dicembre durante una tavola rotonda del Defense Writers Group. “La prossima volta che faremo decollare il Valkyrie dalla rampa controlleremo quei punti di saldatura più di una volta.” Nonostante le battute d’arresto, l’US Air Force ha comunque raggiunto un certo numero di obiettivi durante l’attività di collaudo.

Poiché il l’aeronautica militare aveva una seconda versione terrestre del gatewayONE, è stata in grado di utilizzare quel sistema per passare le comunicazioni da un F-35 ad un F-22 e scambiare altri dati tra i due velivoli. Il GatewayONE ha anche condiviso dati che di solito sono limitati ai centri operativi a terra all’F-35 e all’F-22, consentendo al tempo stesso ai velivoli di inviare dati precisi sulla loro posizione attraverso il sistema di traduzione al centro operativo.

La prossima opportunità per l’USAF di sperimentare il payload gatewayONE a bordo del Valkyrie sarà durante il secondo test del sistema di gestione della battaglia avanzato, Advanced Battle Management Sysytem, previsto per il mese di maggio 2021.

Kratos XQ-58-Valkyrie
@ U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Joshua King

Creando un sistema piccolo e modulare come il gatewayONE che può essere trasportato da un certo numero di velivoli con e senza pilota, l’US Air Force avrà più opzioni per gestire e condividere i dati tra le cabine di pilotaggio di tutti i suoi aerei favorendo l’accesso alle informazioni in un modo che sia operativamente rilevante e utile per gli equipaggi di volo. Non sono ancora disponibili tutti i dati necessari, ma questa tecnologia ha aperto una porta sorprendente nella gestione dei dati di battaglia tra i velivoli di quinta generazione.

Il test del 9 dicembre è stato effettuato dal personale dell’Air Force Research Laboratory, dell’Air Force Life Cycle Management Center e del 46th Test Squadron della base aerea di Eglin, in Florida.