La Russia ha condotto ieri l’esercitazione “Grom” ovvero un’esercitazione su larga scala delle sue forze nucleari strategiche. L’esercitazione russa chiamata “Grom”, che si traduce approssimativamente in “Tuono”, viene condotta ogni anno, nel periodo autunnale e comprende il lancio di missili e un dispiegamento di risorse strategiche.
Sebbene l’esercitazione russa sia di routine, arriva dopo che il presidente americano Joe Biden aveva emesso un duro avvertimento all’inizio di questo mese sul pericolo delle minacce nucleari del presidente Vladimir Putin.
Il ministro della Difesa russo Generale dell’esercito Sergei Shoigu e il Capo di Stato Maggiore delle forze armate russe, primo viceministro della difesa della Federazione russa Generale dell’esercito Valery Gerasimov hanno riferito al Comandante Supremo delle forze armate russe Vladimir Putin in merito al progresso dell’addestramento delle forze di deterrenza strategiche terrestri, marittime ed aeree, le quali oggi hanno lanciato per questioni addestrative missili balistici e da crociera.
“Compagno comandante in capo supremo! In conformità con il piano di addestramento per le forze armate della Federazione Russa, sotto la sua guida, è stato condotto un addestramento per controllare le forze armate della Federazione Russa, durante il quale si sono addestrati nei compiti di sferrare un massiccio attacco nucleare da parte delle forze offensive strategiche in risposta ad un attacco nucleare nemico“, ha affermato il Generale Sergei Shoigu nel corso del rapporto.
Il Capo di Stato Maggiore, Generale Valery Gerasimov, ha informato il comandante supremo Vladimir Putin della composizione delle forze coinvolte nell’evento di addestramento al combattimento. “Sono coinvolti nell’addestramento: il sistema missilistico mobile di terra delle Forze Missilistiche Strategiche “Yars”; il sottomarino missilistico strategico della Flotta del Nord “Tula” e due bombardieri missilistici strategici a lungo raggio Tu-95MS”, ha confermato Gerasimov.
Durante l’addestramento, il missile balistico intercontinentale Yars è stato lanciato dal cosmodromo di Plesetsk. Inoltre, un missile balistico “Sineva” è stato lanciato dal Mare di Barents dal sottomarino “Tula”, mentre gli equipaggi dell’aviazione a lungo raggio Tu-95MS hanno effettuato lanci di missili da crociera.
Secondo il Ministero della Difesa della Federazione Russa i compiti previsti durante l’addestramento delle forze di deterrenza strategica sono stati completati integralmente. Tutti i missili hanno raggiunto i loro obiettivi, confermando le caratteristiche specificate. Sono stati testati il livello di preparazione degli organi di comando e controllo militari e le capacità della dirigenza e del personale operativo nell’organizzazione del comando e del controllo delle truppe.
Come sappiamo questi missili fanno parte della triade nucleare di Mosca che, al pari di quella americana, comprende i missili lanciati da terra, dai bombardieri strategici e dai sottomarini nucleari. Come avevamo riportato alcuni mesi fa in un altro articolo, studi ed analisi occidentali hanno stimato che la Russia (ai primi mesi del 2022), dovrebbe avere una scorta di circa 4.477 testate nucleari assegnate all’uso da parte di lanciatori strategici a lungo raggio e forze nucleari tattiche a corto raggio, una leggera diminuzione rispetto allo scorso anno.
Delle testate accumulate, vengono schierate circa 1.588 testate strategiche: circa 812 su missili balistici terrestri ICBM, circa 576 su missili balistici lanciati da sottomarini SSBN e forse 200 su basi di bombardieri strategici pesanti. Circa altre 977 testate strategiche sono in deposito, insieme a circa 1.912 testate non strategiche. Oltre alle scorte militari per le forze operative, un gran numero – circa 1.500 – di testate in pensione ma ancora in gran parte intatte attende lo smantellamento, per un inventario totale di circa 5.977 testate.
Nel frattempo la NATO non resta a guardare e il 17 ottobre scorso ha lanciato l’esercitazione annuale “Steadfast Noon” durante la quale le forze aeree di tutta la NATO esercitano la capacità di deterrenza nucleare coinvolgendo dozzine di aerei nell’Europa nord-occidentale. L’esercitazione, che durerà fino al 30 ottobre, è un’attività formativa di routine, ricorrente e non direttamente collegata ad alcun evento riconducibile al conflitto tra Russia ed Ucraina anche se si svolgerà nel pieno del conflitto e dopo che Mosca aveva minacciato l’uso di armi nucleari come risposta alla controffensiva ucraina.
L’esercitazione “Steadfast Noon” coinvolge 14 paesi e fino a 60 velivoli di vario tipo, inclusi jet da combattimento di quarta e quinta generazione, oltre a velivoli di sorveglianza e tanker per il rifornimento in volo. Come negli anni precedenti, prenderanno parte i bombardieri strategici a lungo raggio B-52H Stratofortress statunitensi che quest’anno voleranno dalla base aerea di Minot nel North Dakota. I voli di addestramento si svolgeranno sul Belgio, paese che ospita l’esercitazione, sul Mare del Nord e sul Regno Unito. Naturalmente non verranno utilizzate armi reali.
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