Su-57 Russia
@ UAC / Marina Lystseva

Russia Army Forum 2022: Mosca acquista missili balistici, missili intercontinentali, aerei ed elicotteri

Il Ministero della Difesa russo sta firmando tutta una serie di contratti di acquisto e fornitura per nuovi equipaggiamenti militari al forum Army-2022 iniziato il 15 agosto e che terminerà il prossimo 21 agosto. Il forum tecnico-militare “Army” è uno degli eventi più importanti per l’industria militare russa, che, insieme al Ministero della Difesa russo, offre l’opportunità di presentare gli ultimi velivoli militari al pubblico russo e internazionale, parlare di scienza avanzata e sviluppi tecnici, dimostrare il potenziale dell’industria aeronautica russa e promuovere i prodotti delle società locali sul mercato internazionale.

Chiaramente la United Aircraft Corporation (parte della State Corporation Rostec) fa da padrona e la sua esposizione è presentata sia all’UAC Demo Center presso il Patriot Congress and Exhibition Center che all’aeroporto di Kubinka. Il momento clou di quest’anno sarà la dimostrazione del velivolo di quinta generazione Su-57 nelle immediate vicinanze dell’edificio del Patriot Convention and Exhibition Center.

L’UAC Demo Center presenterà un’esposizione multimediale e una linea di aerei da combattimento, da trasporto, strategici e speciali prodotti dalle imprese della società sotto forma di Su-34, Su-35, Su-57, Su-30SM, Yak-130 , Yak-152, Il-78MK-90A, Il-76MD-90A, Il-112V, Tu-160, Tu-22M3, Tu-95MS, MiG-31, MiG-35, MiG-29K e Be-200. I pannelli informativi interattivi operanti nel Demo Center consentiranno ai visitatori di conoscere le caratteristiche di ogni aeromobile.

Ma il Military-Technical Forum “Army-2022” è anche l’occasione per fare acquisti e così Mosca si è data da fare per acquisire nuovi armamenti o implementare quelli già operativi, vediamo gli acquisti più importanti siglati fino a ieri.

Partiamo dal contratto per la fornitura degli ultimi missili balistici intercontinentali (ICBM) Sarmat, annunciato durante la cerimonia di apertura del forum. “È in corso la firma di un contratto statale per la produzione e la fornitura del sistema missilistico strategico Sarmat“. Il contratto è stato firmato dal viceministro della Difesa della Federazione Russa Alexei Krivoruchko e dal direttore generale del Centro missilistico statale Makeeva Vladimir Degtyar.

L’ICBM RS-28 “Sarmat” sostituirà il più potente missile strategico basato su silo RS-20V “Voevoda” (secondo la classificazione NATO – SS-18 “Satan”) a Uzhur (territorio di Krasnoyarsk) e Dombarovsk (regione di Orenburg ) nel comparto delle truppe strategiche delle divisioni missilistiche (RVSN). Ricordiamo che il 20 aprile 2022 il Ministero della Difesa russo aveva annunciato il primo lancio di prova dell’ICBM Sarmat dal cosmodromo di Plesetsk. Il presidente russo Vladimir Putin aveva affermato che il primo complesso con missili intercontinentali “Sarmat” sarà in servizio di combattimento alla fine del 2022.

Rimanendo sul tema missilistico, il Ministero della Difesa russo e il Design Bureau of Mechanical Engineering KBM hanno firmato un contratto per la fornitura di missili per il sistema missilistico Iskander-M. Il documento è stato firmato dal viceministro della Difesa Alexei Krivoruchko e dal direttore generale della KBM Sergei Pitikov. Secondo il ministero, nell’ambito del forum è stato firmato un contratto “per la produzione e la fornitura di missili”.

Il sistema missilistico 9K720 Iskander (codice NATO SS-26 Stone) è un missile balistico a corto raggio (SRBM) su veicolo stradale mobile con una portata fino a 500 km. Utilizzando un comune trasportatore-erettore-lanciatore (TEL) e veicoli di supporto, il sistema può anche sparare i missili da crociera 9M723, 9M728 (R-500, SSC-7) e 9M729 (SSC-8). I missili hanno una portata massima di 500 km e trasportano carichi utili compresi tra 480 e 700 kg. e possono manovrare fino a 30g durante il volo che non segue una traiettoria balistica. Possono rilasciare falsi bersagli per eludere le difese aeree nemiche e si dice che il missile 9M723 abbia una testata che può manovrare in modo indipendente nella fase terminale del volo.

Chiudiamo il tema dei sistemi missilistici con il contratto firmato dal Ministero della Difesa della Federazione Russa e l’Almaz-Antey Aerospace Defense Concern per la fornitura del sistema di difesa aerea S-500, l’evoluzione del noto S-400 oggi in azione sul fronte del conflitto con Kiev. La Russia sta sviluppando l’S-500 in vista del suo utilizzo per i prossimi 25 anni. Come riportato dai media occidentali, il nuovo sistema missilistico russo, nei test, avrebbe colpito un obiettivo a una distanza di 481,2 km circa 80 km in più rispetto a qualsiasi sistema missilistico esistente. Il viceministro della Difesa aveva dichiarato a dicembre 2019 che l’inizio delle consegne in serie all’esercito era previsto per il 2025.

Passando agli aerei ed elicotteri il Ministero della Difesa ha firmato un contratto per la fornitura di un lotto di velivoli da combattimento Su-34. I contratti sono stati firmati dal viceministro della Difesa della Federazione Russa Alexei Krivoruchko e dal vicepresidente della United Aviation Corporation Alexander Bobryshev.

Sebbene il Su-34 “Fullback” mantenga molto in comune con il Su-27 Flanker da cui è originariamente derivato, il design del cockpit e del muso è radicalmente diverso e il potente jet russo incorpora una varietà di modifiche che lo ottimizzano per svolgere il suo ruolo primario, quello dell’attacco. L’aereo Su-34 è progettato per attaccare bersagli terrestri, aerei e di superficie in qualsiasi condizione meteorologica di giorno come di notte con armamenti missilistici aria-superficie e aria-aria a lungo raggio.

Spinto da due motori Lyulka AL-31FM1 da 13.500 kg, il cacciabombardiere bireattore supersonico Su-34 ha prestazioni di volo elevate, efficacia in combattimento e manovrabilità. Il Su-34 ha un’autonomia massima di 4.000 km e un raggio di combattimento di circa 1100 Km, può sviluppare una velocità massima di 1.900 km/h in quota e di 1400 Km/h a livello del mare, ed è in grado di trasportare un carico utile di armi fino a 8 tonnellate.

Per la flotta elicotteri, Mosca ha firmato contratti per la fornitura di elicotteri Ka-52M e Mi-28NM modernizzati. I contratti sono stati firmati dal viceministro della Difesa della Federazione Russa Alexei Krivoruchko e dal primo vicedirettore generale per la produzione di elicotteri di elicotteri russi Oleg Gulyaev.

ll Kamov Ka-52 (codice NATO: Hokum-B) anche noto come “Alligator”, è un elicottero da combattimento di fabbricazione russa sviluppato negli anni novanta a partire dal Kamov Ka-50 ed entrato in servizio con l’allora Aeronautica militare russa nel 2009. Monta 2 turbine Klimov VK-2500 che gli permettono di sviluppare una potenza fino 1,985 kW (2,699 hp), a seconda della versione.

L’elicottero può raggiungere circa 310 km/h di velocità massima e una velocità di crociera di 260 km/h,  una velocità di salita di 12 m/s, con una autonomia stimata di 1.110 km e un’altitudine massima di volo di 5.500 metri. L’Alligator è una macchina potentissima ognitempo dal design molto particolare con i classici due rotori principali contrapposti e senza il rotore di coda tipico del costruttore Kamov.

Il Mi-28 (codice NATO: Havoc) anche noto come “Hunter”, è stato sviluppato come risultato di una gara tra il Mil Design Bureau e il Kamov Design Bureau per il diritto di creare un nuovo elicottero d’attacco in grado di resistere all’americano AH-64 Apache e sostituire l’obsoleto Mi-24. L’elicottero d’attacco Mi-28 ha un potente sistema di armamento, che include un cannone automatico da 30 mm con un raggio di oscillazione sinistra-destra di ± 110 °, missili guidati anticarro di tre tipi con una portata di 6 e 10 chilometri, e missili guidati aria-aria, razzi non guidati di due tipi, cannoni e mitragliatori in pod esterni, bombe fino a 500 kg.

Utilizza motori VK2500-01 potenziati di fabbricazione russa al posto dei motori TV3-117VMA originali, prodotti in Ucraina. L’elicottero è stato progettato per operare in condizioni difficili e ha una fusoliera parzialmente corazzata, offrendo una significativa tolleranza ai danni da battaglia con un’elevata capacità di sopravvivenza e può volare anche con un solo motore se l’altro è danneggiato.

Il Su-34, il Ka-52 e il Mi-28 come sappiamo sono attualmente impegnati nel conflitto in Ucraina. Nonostante la robustezza di queste tre macchine, hanno sofferto delle perdite dovute al fuoco della contraerea e dei missili terra-aria. Non ci sono dati ufficiali su queste perdite, ma se ci teniamo per buoni i dati delle fonti OSInt sui social media, ad oggi la situazione è la seguente:

  • Su-34: 1o perdite
  • Ka-52: 16 perdite
  • Mi-28: 7 perdite

Anche i droni sono equipaggiamenti che Mosca sta acquistando in grandi quantità. Il drone più ambito dalle forze aeree russe è sicuramente l’UAV S-70 Okhotnik. Il capo della United Aircraft Corporation, Yuri Slyusar, ha affermato che la firma di un contratto per l’inizio delle consegne dei droni S-70 Okhotnik a partire dal 2024 è prevista per la fine del 2022. “Ad oggi, nell’ambito del lavoro di sviluppo in corso, sono stati costruiti due prototipi”.

Il drone S-70 Okhotnik sviluppato dall’ufficio di progettazione di Sukhoi è realizzato secondo il design ad “ala volante” utilizzando la tecnologia stealth, che riduce la sua visibilità radar. Secondo fonti aperte, il peso al decollo del velivoli è fino a 20 tonnellate, la velocità massima di volo è di circa 1.000 km/h. Le consegne in serie dovrebbero iniziare nel 2024. L’Okhotnik (Hunter) è decollato per la prima volta il 3 agosto 2019, il volo è durato più di 20 minuti sotto il controllo dell’operatore. Il 27 settembre 2019, l’UAV ha effettuato un volo insieme al caccia Su-57.

Per quest’ultimo, il Su-57 caccia multiruolo russo di quinta generazione, sono in corso colloqui tra la United Aircraft Corporation e il Ministero della Difesa russo per la creazione di una versione biposto. “Siamo nella fase attiva di interazione con il cliente. Un vantaggio significativo della versione biposto del Su-57 possono essere le nuove capacità tattiche quando si opera con gli UAV, che ci consentono di ottenere un effetto sinergico durante l’esecuzione di compiti speciali”, ha detto il capo della UAC.

Il Su-57 è stato testato per la prima volta in un vero combattimento in Siria nel 2018, ma alcune dichiarazioni lasciano pensare che sia intervenuto anche in Ucraina. Come riportato in precedenza, entro la fine del 2024, le forze aerospaziali russe riceveranno 22 velivoli Su-57 e entro il 2028 il loro numero sarà aumentato a 76 unità. Il primo è entrato in servizio nel 2020.

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