Il primo gruppo d’attacco della Royal Navy britannica in 38 anni ha raggiunto la IOC – Initial Operating Capability, la capacità operativa iniziale, prima del suo primo dispiegamento operativo che avverrà entro la fine dell’anno, ha annunciato il 4 gennaio 2021 il governo britannico .
La dichiarazione del raggiungimento della IOC significa che tutti gli elementi del CSG – Carrier Strike Group, dalla stessa portaerei al gruppo aereo imbarcato, fino ai sistemi di combattimento e difesa e tutti i sistemi che operano nei domini aria, superficie e subacqueo sono stati sviluppati e gestiti con successo.
“Sia gli elementi aerei che navali del CSG hanno ora raggiunto questo obiettivo, che include piloti qualificati ed equipaggi di bordo che anche con breve preavviso sono addestrati alle operazioni su portaerei e per maneggiare gli armamenti e manutenere l’equipaggiamento“, si legge nel comunicato stampa del Ministero della Difesa britannico. “Un altro indicatore di successo in questa fase include la capacità di schierare capacità di guerra anti-sottomarino come fregate e cacciatorpedinieri, nonché velivoli ad ala fissa e rotante, compresi gli elicotteri Merlin, per operare a fianco della portaerei“.
Il gruppo d’attacco, che comprende anche uno squadrone di F-35B dei marines americani, è già andato in mare per l’addestramento e per partecipare alle esercitazioni congiunte della NATO nel mese di ottobre 2020. Durante questi eventi di addestramento, la Royal Navy ha operato al fianco di 13 alleati – Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Lettonia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Turchia, Giappone, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti. Questi eventi hanno inoltre raggiunto l’obiettivo di aver imbarcato il maggior numero di velivoli su una portaerei della Royal Navy dal 1983 e il maggior numero di jet F-35B in mare nella storia del programma del caccia di quinta generazione della Lockheed Martin.
“Questa è una pietra miliare estremamente significativa per la HMS Queen Elizabeth, la Royal Navy e l’intero paese“, ha detto il ministro della Difesa Jeremy Quin nel comunicato stampa. “Questo risultato è una testimonianza della determinazione del nostro personale militare e della forza lavoro del settore che ha fornito questa capacità militare di prim’ordine, una capacità detenuta solo da una manciata di nazioni. Auguro a tutto il Carrier Strike Group un buon lavoro rispetto al loro primo dispiegamento operativo di quest’anno.”
Come avevamo riportato un mese fa, a partire da questa primavera la portaerei Queen Elizabeth e il suo Carrier Strike Group sarà impegnata in uno schieramento globale che dovrebbe coprire l’Europa, il Medio Oriente e il Pacifico. La Royal Navy si aspetta che il gruppo d’attacco della portaerei raggiunga la piena capacità operativa entro dicembre 2023. L’HMS Queen Elizabeth è attualmente a Portsmouth per sottoporsi al suo ultimo periodo di integrazione delle capacità operative, che include ulteriori lavori sulla superficie del ponte di volo e l’installazione di quattro cannoni da 30 mm, a completamento del suo equipaggiamento di armi di autodifesa.
La HMS Queen Elizabeth II, è la prima di una classe di 2 portaerei STOVL da 65.000 tonnellate, un bestione di 280 metri di lunghezza e 70 metri di larghezza; la seconda unità che ha recentemente preso il mare, è la HMS Prince of Wales. La portaerei britannica dopo una serie di esercitazioni appena concluse, con gli F-35B inglesi e del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, è ormai pronta per schierarsi a supporto delle operazioni globali dal 2021.
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