La Rostec Corporation avrebbe annunciato che la produzione in serie dell’ultimo velivolo tattico monomotore di quinta generazione Su-75 Checkmate dovrebbe essere lanciata entro il 2027, lo ha detto l’amministratore delegato di Rostec Sergey Chemezov dopo un incontro con il presidente russo Vladimir Putin il 18 maggio. “Sono in corso lavori sulla documentazione di progettazione per il caccia leggero“, ha aggiunto la Rostec, che spera di vendere il nuovo modello al ministero della Difesa russo, oltre a clienti internazionali.
“Abbiamo preso in prestito l’equipaggiamento e il motore dal Su-57, ma li abbiamo riconfigurati“, ha confermato Chemezov. Ma cosa sappiamo di questo velivolo, al momento sempre ben poco! A metà novembre 2021 il Checkmate era stato presentato e fotografato con il fratello maggiore, il Su-57. Ma anche questo che fine ha fatto?
Presentato per la prima volta al salone aereo MAKS 2021 di Mosca a luglio scorso, il Su-75 “Checkmate” è ancora una specie di enigma. Svelato con poco preavviso e nessun requisito, l’aereo mostrato a Mosca era chiaramente un mock-up, sebbene utilizzasse i principali sottogruppi di una cellula del Sukhoi Su-57 Felon.
Questo era, di per sé, sorprendente, poiché con le moderne tecniche di progettazione e produzione, la costruzione di una nuova cellula è relativamente economica e l’uso di ala, muso e pinne caudali di un caccia esistente molto più grande sembrerebbe probabilmente imporre limitazioni significative in termini di peso e resistenza. Ciò ha portato molti analisti a chiedersi se il Checkmate fosse un vero aereo da combattimento, o se fosse poco più di una trovata pubblicitaria fortemente pubblicizzata.
L’aspetto del velivolo tenderebbe a suggerire che si tratta, in effetti, del mock-up di un vero e proprio progetto per i clienti esteri, inteso come alternativa a basso costo al Su-57, e forse come utile complemento a quel velivolo per le forze aerospaziali russe, sacrificando il raggio di combattimento e il carico utile per costi operativi significativamente inferiori.
Il Sukhoi Su-75 “Checkmate” utilizza una configurazione monomotore e una tecnologia ispirata al Su-57 e al Su-35, insieme a tecniche di progettazione e produzione computerizzate basate su modelli avanzati, al fine di ridurre i costi. Per certi versi questo rende il Checkmate un successore di velivoli come quelli della famiglia MiG-21, MiG-23 e Su-17/20/22, e per l’industria aerospaziale russa segna un ritorno alla configurazione dei caccia monomotore per il prima volta in più di 40 anni. Secondo il costruttore russo, il caccia tattico leggero avrebbe una portata, una velocità e un carico utile eccezionali per gli aerei della sua classe, nonché caratteristiche uniche per quanto riguarda l’equipaggiamento di bordo, la bassa visibilità e sarebbe in grado di contrastare i più moderni e promettenti sistemi di difesa aerea.
Rostec e la sua controllata, la United Aircraft Corporation (società madre di Sukhoi), hanno affermato che il nuovo velivolo sarebbe un nuovo caccia tattico leggero sviluppato come impresa privata, su iniziativa della compagnia, senza fondi di bilancio statali. Si era anche detto che si trattava di un programma interno russo, sebbene Yuri Slyusur, capo della United Aircraft Corporation, abbia affermato che i requisiti di progettazione erano stati guidati da vari requisiti dei partner stranieri, ed aveva accennato alla possibilità di cooperazione internazionale e trasferimento tecnologico.
I video di presentazione e gli altri sforzi di marketing pre-lancio avevano suggerito che i principali obiettivi di vendita per il “Checkmate” erano Emirati Arabi Uniti, India, Vietnam e Argentina, e si era ipotizzato che l’aereo fosse in qualche modo correlato al contratto firmato tra Russia e Emirati Arabi Uniti nel 2017. Le caratteristiche chiave del primo aereo monomotore di quinta generazione russo sono la sua furtività, il basso costo di un’ora di volo, le alte prestazioni in termini di economicità e l’architettura aperta, così se il cliente lo desiderasse sarà possibile installare a bordo altre apparecchiature di produzione russa o straniera.
Molte caratteristiche del velivolo non sono state ancora rese note, ma quelle annunciate alla presentazione a Mosca descrivono una velocità fino a 1,8 Mach e un’autonomia di volo massima senza serbatoi esterni non inferiore a 2800 km. L’aereo sarebbe equipaggiato con un radar di bordo con un’antenna phased array attiva con il quale potrebbe attaccare contemporaneamente fino a sei bersagli aerei e tracciarne fino a 30. Il cockpit è dotato di un touchscreen widescreen che trasmette lo stato di tutti i sistemi, oltre a fornire informazioni su percorso, obiettivi e minacce.
A metà gennaio 2022 l’edizione vietnamita del giornale Soha aveva annunciato l’intenzione del Ministero della Difesa del paese di acquistare 12 esemplari del velivolo da combattimento russo Su-75 Checkmate. Al momento della notizia si prevedeva che il Vietnam avrebbe avviato i negoziati con la Russia a metà di quest’anno, ora con la guerra in Ucraina, sarà tutto da vedere. Ricordiamo ancora che questo aereo non è ancora mai andato in volo, ma grazie alle roboanti presentazioni dell’industria aerospaziale russa, è già diventato un protagonista indiscusso nel mondo dell’aviazione militare.
Il Su-57
Il Su-57 Felon è la prima vera incursione del paese nello sviluppo di caccia di quinta generazione. Sebbene si sappia sempre relativamente poco dell’aereo rispetto ad altri velivoli della stessa generazione, è comunque uno degli strumenti aerei più moderni della Russia. Dall’inizio del suo sviluppo, ciò che sappiamo sul caccia russo Su-57 si basa su congetture e le cifre ufficiali della Russia potrebbero esagerare le capacità dell’aereo per attirare futuri clienti e gonfiare la percezione della forza aerea russa.
Il Su-57 è il tentativo della Russia di costruire un caccia di quinta generazione che tenga il passo con quelli costruiti da Stati Uniti e Cina. Ma la Russia ha lottato per sviluppare e produrre l’aereo. Non è chiaro se la Russia supererà mai gli ostacoli che deve affrontare per fare del Su-57 un pilastro delle sue forze aerospaziali.
Sebbene la definizione di caccia di quinta generazione possa variare, alcune delle caratteristiche ormai concordate includono la capacità stealth, l’avionica avanzata, motori ad alte prestazioni con capacità di supercruise e sofisticate capacità di calcolo e netcentriche. I funzionari dell’industria e delle forze armate russe affermano che il Su-57 avrebbe la maggior parte o tutte le caratteristiche sopra elencate, ma probabilmente non è del tutto vero o comunque mancano chiare evidenze sul tema.
L’aereo è in fase di sviluppo dal 2002, ma numerosi ritardi e l’innalzamento dei costi hanno rallentato notevolmente il processo. Sebbene lo sviluppo del Felon fosse inizialmente un progetto congiunto tra Russia e India, l’India si è ritirata dal programma nel 2018, citando controversie sulla condivisione dei costi e della tecnologia, nonché sul design dell’aereo stesso. Anche le sanzioni imposte alla Russia dopo l’annessione della Crimea nel 2014 sembrano aver rallentato lo sviluppo di tecnologie critiche da incorporare nel Su-57 e oggi non è ancora chiaro se le ulteriori sanzioni imposte a seguito dell’invasione dell’Ucraina rallenteranno ancora di più la produzione e l’immissione in servizio del velivolo.
Ad oggi, sono stati prodotti in serie solo una manciata di Su-57, oltre ai circa 10 prototipi. Nonostante questi numeri bassi, i leader russi hanno affermato che le forze aerospaziali russe riceveranno 22 Su-57 entro il 2024 e 76 entro il 2028, una valutazione estremamente ottimistica rispetto alla situazione attuale. L’agenzia di esportazione della difesa russa ha anche cercato di vendere il Su-57 a potenziali clienti come Cina, Turchia e Algeria, ma nessun accordo è andato a buon fine.
Oltre alle apparizioni di quattro esemplari alle parate del Giorno della Vittoria in Russia, anche alle prove di quest’anno, due Su-57 sarebbero stati schierati in Siria come parte della campagna aerea russa in quel paese, anche se probabilmente non hanno partecipato ai combattimenti e non stanno attualmente partecipando alle operazioni militari in Ucraina.
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