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Reportages

Rifornimento in volo con il KC-767 dell’Aeronautica Militare

Siamo fortunati e la giornata si presenta buona, climaticamente parlando, anche se siamo a metà Febbraio quando arriviamo all’ingresso dell’aeroporto. Un’ora dopo siamo sul piazzale alla base della scaletta che ci porterà all’interno del nostro Boeing in attesa del decollo. Ad attenderci al portellone d’ingresso non c’è la solita hostess in tacchi alti e cappellino, ma uno specialista dell’Aeronautica Militare in tuta di volo.

Avrete capito, ormai, che il nostro Boeing non è un aereo di linea che ci porterà in qualche paradiso vacanziero, ma un aereo da rifornimento in volo KC-767A assegnato all’8° Gruppo Volo del 14° Stormo, e il piazzale è quello della base aerea di Pratica di Mare, vicino a Roma.

Siamo in attesa del decollo per una nuova missione di addestramento al rifornimento in volo che vedrà l’equipaggio del nostro “tanker” impegnato in due zone diverse adibite alle attività di rifornimento, la prima all’altezza dell’isola di Ponza, la seconda sull’Adriatico in area veneta. La programmazione vedrà la partecipazione di dodici caccia ad alte prestazioni, suddivisi in diversi slot, che si riforniranno di carburante.

Dopo il decollo ci dirigiamo verso Ponza e ci mettiamo in attesa del rendez-vous, circuitando con il tipico profilo a biscotto. All’improvviso il comandante avvisa che le operazioni di rifornimento stanno per iniziare. All’interno del “tanker”, allestito in configurazione Full Pax, si iniziano ad avvertire distintamente i rumori dei tubi del sistema a sonda e imbuto che vengono fatti filare dai pod sub-alari all’esterno dell’aereo.

Ecco apparire alla nostra sinistra, i primi “clienti”. Una coppia di Eurofighter Typhoon, un monoposto e un biposto, del 36° Stormo Caccia provenienti da Gioia del Colle. I due aerei dopo essersi fatti identificare ed avere avuto l’ok dal comandante si spostano dietro i punti di rifornimento alari e iniziano a caricare il  carburante, per poi spostarsi alla nostra destra e riprendere il loro tragitto.

A seguire ecco la slot più nutrita. Ben quattro Eurofighter Typhoon del 37° Stormo Caccia di Trapani ci affiancano e due alla volta iniziano il rifornimento. Come prima, completate le operazioni i caccia Typhoon ci affiancano sul lato destro e ci accompagnano per alcuni minuti per poi riprendere, anche loro, la missione assegnata.

La prima fase si conclude e ci dirigiamo, attraversando la nostra bella Italia, verso l’alto Adriatico dove incontreremo  gli altri caccia che riforniremo. Arrivati in zona di operazioni riprendiamo il nostro solito circuito a biscotto in attesa, questa volta dei Tornado. I caccia bombardieri bisonici non si fanno attendere molto. I due aerei provenienti da Ghedi riforniscono e ci affiancano anche loro per qualche minuto per poi allontanarsi ad alta velocità verso il loro obiettivo.

E’ la volta di una coppia di AMX, un monoposto ed un biposto, del 51° Stormo Caccia di Istrana che riforniscono dalla stazione centrale sotto la coda del “tanker”. Li possiamo seguire anche dai monitor della stazione RARO II dei due operatori addetti al rifornimento. A fine operazione i due caccia ci salutano con una bella apertura sfogata verso destra e si allontanano verso l’entroterra veneto.

Ancora qualche minuto ed ecco l’ultima coppia di clienti di oggi. Una coppia di Typhoon biposto del 4° Stormo Caccia di Grosseto si materializzano ancora sulla nostra sinistra. Le operazioni di questi due caccia prenderanno qualche minuto in più rispetto a tutti gli altri. Abbiamo ipotizzato la presenza a bordo di piloti ancora in addestramento sul caccia europeo.

Conclusa anche la seconda fase della missione, il nostro KC-767 mette la prua in direzione di Pratica di Mare e dopo circa mezz’ora di volo con il sole calante e un accenno di tramonto poggiamo nuovamente le ruote a terra dopo 6 ore di volo.

Il rifornimento in volo in Italia

Potremmo far risalire la nascita dell’esigenza di dotare l’Aeronautica Militare della capacità di rifornimento in volo dopo l’entrata in servizio del caccia bombardiere bisonico Panavia PA-200 Tornado, il primo aereo ad alte prestazioni, in servizio in Italia, ad avere la possibilità di essere rifornito in volo per incrementare il suo raggio d’azione e le sue capacità belliche.
Abbiamo tutti nella memoria la famosa missione avvenuta la notte tra il 17 e il 18 gennaio 1991 quando un velivolo Tornado italiano, l’unico ad aver effettuato con successo il rifornimento in volo in condizioni meteo proibitive fu abbattuto dalla contraerea irachena, in fase di disimpegno, dopo aver bombardato con successo il proprio obiettivo.

Questa esigenza unita a quella di disporre di un velivolo da trasporto strategico da affiancare ai C-130 e G-222 fece scaturire, dopo varie valutazioni, l’ordine di acquisto per quattro Boeing B-707/320C di seconda mano appartenuti alla compagnia di bandiera portoghese TAP Portugal. Gli aerei furono inviati alle Officine Aeronavali per la loro conversione in B-707 T/T Tranport Tanker, due in versione Full Pax e due in versione Combi, ed assegnati all’8° Gruppo Volo. Dotati di tre punti di rifornimento probe and drogue i B-707T/T volarono dal 1992 al 2008 per circa 23.000 ore di volo.

Oggi il rifornimento in volo in Italia viene gestito tramite la flotta dei nuovi KC-767A e da alcuni C-130J Hercules che vengono allestiti ad hoc quando utilizzati come “tanker” e rinominati KC-130J, utilissimi in missioni aero-tattiche e di rifornimento di elicotteri per operazioni speciali o per il Combat SAR.

L’aereo per il rifornimento in volo italiano: Boeing KC-767A

L’Aeronautica Militare ha acquistato nel 2002 quattro esemplari del velivolo da rifornimento in volo KC-767, provenienti dalla conversione militare di altrettanti aerei Boeing 767-200 quali sostituti di altrettanti anziani Boeing 707T/T Transport/Tanker (KC-707A) in servizio dal marzo del 1992 fino al 3 aprile 2008.

I KC-767A sono impiegati in operazioni di rifornimento in volo e trasporto strategico in condizioni ognitempo e contesti operativi di proiezione delle forze in supporto ai contingenti italiani o alleati impegnati in operazioni NATO/ONU. Inoltre possono essere utilizzati in operazioni di trasporto sanitario e bio-contenimento di pazienti altamente infettivi. Sono quindi assetti di volo preziosi e dei veri moltiplicatori di forze già utilizzati più volte anche in scenari operativi reali quali la Libia, l’Afghanistan e la Siria.
A conferma di questo concetto i KC-767 sono stati inseriti anche nel comando unificato europeo EATC (European Air Transport Command) a sottolineare la fondamentale importanza ricoperta da questi velivoli, per la sicurezza della Difesa Europea e NATO.

Il KC-767A, come già detto, deriva dal velivolo commerciale Boeing 767-200ER Extended Range. L’aereo è in grado di garantire un’elevata autonomia di volo ed una notevole capacità di carico unite alla possibilità di rifornire altri assetti aerei e di essere a sua volta rifornito in volo incrementando così il proprio raggio d’azione. Le potenzialità e la flessibilità di utilizzo del velivolo gli permette di operare in contesti operativi complessi, mettendo a disposizione la sua elevata capacità di proiezione della componente aerea nazionale permettendogli un ruolo di rilievo nell’ambito di operazioni multinazionali o di emergenza sanitaria e umanitaria.

Il primo KC-767A è giunto al 14° Stormo di Pratica di Mare il 26 gennaio 2011, dopo un programma di sviluppo piuttosto complicato. Nel 2002 l’Italia firmò il contratto per quattro velivoli con le consegne previste dal 2005. Per problemi di sviluppo e collaudi i velivoli ritardarono ad essere consegnati e l’Aeronautica Militare si ritrovò senza questa componente strategica per qualche anno, fino alla consegna del primo aereo nel 2011.

Il velivolo, spinto da due turbofan General Electric CF6-80C2, consente un carico utile di 25.000 kg. e grazie alla sua modularità può essere allestito nelle configurazioni:
– Cargo, si possono imbarcare 19 pallet NATO standard.
– Combi, si possono imbarcare 100 passeggeri e 10 pallet NATO standard.
– Full Pax, si possono 200 passeggeri e relativi bagagli.

Per quanto riguarda la sua missione principale e cioè quella del rifornimento in volo o AAR (Air to Air Refueling), questa viene gestita tramite una stazione, con monitor multifunzione e computer, altamente automatizzata che, tramite due operatori, gestisce quattro punti di rifornimento: un punto centrale ad asta rigida con capacità di flussaggio fino a 4.091 litri al minuto e 50psi oppure con tubo e cestello da 2.727 litri al minuto e 50psi,  due punti di estremità alare WARPS (Wing Air Refuelling Pod) a tubo e cestello con capacità di flussaggio fino a 1.818 litri al minuto e 50psi e un ricettacolo universale UARRSI (Universal Aerial Refueling Receptacle Slipway Installation), posizionato sul dorso della fusoliera all’altezza della cabina di pilotaggio, con capacità di imbarcare fino a 4.091 litri al minuto.

I KC-767A italiani sono in grado di rifornire quindi sia velivoli dotati di sonda, tramite il sistema a cestello (probe and drogue), sia i velivoli dotati del ricettacolo, tramite il sistema ad asta rigida (boom). Gli aerei militari europei ed americani possono, quindi, rifornirsi da un’unica stazione qual’è il tanker italiano come certificato nel corso di questi ultimi anni dai Mirage 2000 e dai Rafale francesi, dai Gripen svedesi, dagli F-18, AV-8B, EA-6B della US Navy/US Marines, dagli F-18 della Swiss Air Force o dagli F-35 americani ed italiani.

Durante le fasi di rifornimento nel KC-767A i movimenti del boom avvengono tramite joystick e la manovra viene supervisionata tramite il “Remote Vision System” (un casco visore che consente una visione stereoscopica e ad altra definizione su un campo di 185°), mentre durante l’utilizzo del sistema probe and drogue il ruolo del boomer è essenzialmente di supervisione sui movimenti dei “receivers” in coda al tanker.

Gli schermi touch screen, RARO II (Remote Air Fueling Operator Station), dei boom operators offrono una situational awareness completa sulle stazioni di rifornimento grazie alle immagini (nello spettro visibile e/o infrarosso) inviate dalle telecamere esterne.

Il 14° Stormo dell’Aeronautica Militare

Il 14° Stormo ha sede presso l’Aeroporto Militare di Pratica di Mare ed è posto alle dipendenze del Comando delle Forze di Supporto e Speciali di Roma. Lo stormo conduce missioni aeree di supporto nel settore della Difesa Aerea, del rifornimento in volo, radiomisure e SIGINT, con i velivoli KC-767A, P-180 Avanti I e II e G-550 CAEW, in aderenza alle pianificazioni e alle direttive del Comando Squadra Aerea.

Il 14° Stormo di norma partecipa a tutte le missioni ed esercitazioni nazionali nelle quali sono coinvolti assetti aerei dell’Aeronautica Militare e a tutte le esercitazioni e missioni internazionali sotto egida ONU e NATO. Tra queste ricordiamo la Deny Flight (Balcani), Kosovo, Iraq, ISAF – Afghanistan, Thailandia (tsunami), Leonte (Libano), Unified Protector (Libia), Anatolian Eagle (Turchia),Trident Juncture 2015, Red Flag 2015 e 2016 (USA), Serpentex 2016 (Francia), EART 2013, 2014,2015 e 2016, Prima Parthica – Inherent Resolve (Kuwait).

Negli anni, in Italia, i mezzi e il personale sono stati impegnati a servizio della comunità durante alcune calamità naturali quali il terremoto dell’Irpinia e in Umbria o le alluvioni del Polesine e del Sarno, oltre a tante attività di trasporto sanitario ed umanitario.

La storia dello Stormo risale agli albori della storia dell’Arma Azzurra . Costituito nel gennaio del 1927 a Ferrara su due gruppi di volo svolse attività addestrativa fino al 1935, quando fu trasferito in Africa Orientale prima e in Africa Settentrionale dopo. Nel 1940 con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale i velivoli S.79 e S.81 effettuarono diverse missioni di attacco e bombardamento sul Nord Africa, nel deserto fino a Creta e Alessandria d’Egitto.
In una di queste missioni cadde in combattimento il Tenente Pilota Sergio Sartoff, al quale dal 1985 è intitolato il 14° Stormo. Nel 1941 lo stormo rientro in Italia e nel 1942 su posto in posizione quadro.
La storia dello stormo inizia nuovamente il 1 giugno 1976 a Pratica di Mare, sua attuale sede.
Oggi il 14° Stormo ha alle sue dipendenze due gruppi di volo, 8° e 71°, un Centro Addestramento Equipaggi, un Gruppo Efficienza Aeromobili ed un Centro Equipaggi di Missione.

I due gruppi di volo 8° e 71° hanno in dotazione rispettivamente quattro KC-767A e quindici P-180 Avanti I e II (addestramento e radiomisure). Il nuovo arrivato è il CAEW (Conformal Airborne Early Warning) piattaforma multi-sensore con funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni, strumentale alla supremazia aerea e al supporto alle forze terrestri. Basato sul velivolo Gulfstream G-550, il CAEW è un condensato di tecnologia allo stato dell’arte.
Senza entrare troppo nel dettaglio tutte le informazioni AEW-BM&C (Airborne Early Warning, Battlefield Management & Communication) fornite dall’aereo rappresentano un indispensabile strumento per assicurare l’adeguata estensione della capacità di sorveglianza dello spazio aereo nazionale e quella di supporto alle operazioni militari di teatro. Con la tecnologia “sensor fusion” tutti i dati raccolti vengono letteralmente “fusi” ed elaborati dai sistemi di bordo per renderli disponibili real-time via datalink ai comandanti di teatro, che essi siano in volo a terra o in mare, per fornire un’ampia situazione sui targets e sullo scenario.

Conclusioni

Cosa resta della giornata trascorsa nei cieli italiani con il KC-767? Resta l’estrema convinzione dell’elevata capacità tecnica e dell’elevato addestramento che questi uomini e donne dell’Aeronautica Militare dimostrano tutti i giorni durante il loro lavoro, che sia esso in volo a terra. Vedere queste macchine operare con successo in spazi ristretti e spesso in condizioni e situazioni complesse conferma ancora una volta il prezioso contributo dell’Arma Azzurra alla sicurezza dei nostri cieli e alla protezione degli interessi del nostro paese siano essi all’estero o sul nostro territorio.

Testo, immagini e video: Stefano Monteleone

Aviation Report e l’autore desiderano ringraziare l’UCOM Aeronautica Militare, il Comandante del 14° Stormo Colonnello pilota A. Caruso, gli addetti Pubblica Informazione del 14° Stormo M.llo Marcello M. e Serg. Alessandra T. e tutto l’equipaggio del nostro KC-767.

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Stefano Monteleone

Direttore editoriale e Capo redattore di Aviation Report. Ho volato a bordo di aeromobili militari quali: AB-212, EH-101, SH-90 (Marina Militare); AW-139 (Guardia Costiera); HH-139A, HH-101A, G-222, C-27J, KC-767A, KC-130J (Aeronautica Militare); CH-47C, CH-47F, NH-90, AB-412, AB-205 (Esercito AVES); ATR-42, HH-412, AW-139 (Guardia di Finanza); ACH130 Aston Martin (Airbus). // Editorial Director and Chief Editor of Aviation Report. I have flown aboard military aircraft such as: AB-212, EH-101, SH-90 (Italian Navy); AW-139 (Coast Guard); HH-139A, HH-101A, G-222, C-27J, KC-767A, KC-130J (Italian Air Force); CH-47C, CH-47F, NH-90, AB-412, AB-205 (Italian Army Aviation); ATR-42, HH-412, AW-139 (Italian Custom Police).

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